Occorre la brava gente per riparare i disastri- di Vincenzo Provino

Occorre la brava gente per riparare i disastri- di Vincenzo Provino

Politica
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E' la volta del candidato a sindaco Vincenzo Provino, che sarà sostenuto da due liste civiche:" Il Patto", "Sviluppo e Legalità" e da "Sicilia Vera", che è una lista autonomistica che fa riferimento al deputato regionale Cateno De Luca.

 

E' un disegno, quello tuo al quale lavori da diverso tempo; non hai cominciato l'altro ieri, perché è da almeno un anno che lavori a questo progetto.

Esattamente: ho iniziato a elaborare questo progetto un po' più di un anno fa, che è quello di mettere in campo le forze sane e pulite, la brava gente onesta che questa città ha in serbo e che ora vuole spendersi in un progetto disinteressato di sviluppo e di legalità per Bagheria.

 

Cosa ti ha mosso? perchè un professionista ampiamente gratificato dal lavoro, ad un certo punto decide di parlare alla brava gente perbene per guidarla alla riscossa?

lo sfascio di questa città è sotto l'occhio di tutti, anzi devo dire che chiunque entri in questa città vede uno spettacolo desolante; tutto questo si mescola anche con un certo degrado dei costumi e della mentalità di questo paese che io non ho mai conosciuto, almeno fino a dieci anni fa.

Questo deve indurre la brava gente a dare un contributo fattivo per il risveglio delle coscienze e allora io sono partito da quella frase di Camus che ripeto tante volte: "quando bisogna riparare i disastri bisogna ricorrere alla gente onesta, alla brava gente, non ai maestrini del pensiero che formano i propri pensieri nel supermercato del conformismo politico.

Li albergano sempre le vecchie idee.
Nella brava gente invece ci sono i motivi di pensare che ci forniscono idee nuove di sviluppo, legalità" e cambiamento

 

Partecipando, da cronista, alle vostre iniziative ho notato che tra le vostre file c'è un grande ottimismo,dovuto probabilmente al fatto che in città esiste una grave situazione di disagio sociale evidente,di malcontento diffuso.

Però poi l'esperienza, la mia come la tua (dato che sei stato,anche se per un periodo breve e in tempi lontani, consigliere comunale), ci dice che nell'elezioni amministrative prevale la parentela, l'amicizia e molto spesso gli interessi e le promesse; e quindi che ci sia poco spazio per un voto d'opinione. Vi preoccupa questa prospettiva?

Io eviterei di dire che c'è poco spazio, perché questo aggrava il pessimismo della gente e la speranza nel cambiamento: non ci sarebbe mai cambiamento se non ci fosse una maggioranza della popolazione, della gente che la pensa diversamente da quelli che detengono il potere.

 

Quindi voi pensate che dall'indignazione la brava gente debba passare alla proposta. A quale elettorato vi rivolgete in particolare?

Noi ci rivolgiamo alla società civile, che è fatta da gente che studia,lavora, fa ricerca e cerca ogni giorno di sbarcare il lunario; questa gente non ha riferimenti politici stabili e sono persone che vogliono soltanto una amministrazione corretta,decente, dove non vengono scambiati i diritti con i favori: chiedere qualcosa per clientela vuol dire scambiare il diritto col favore,significa ledere la dignità delle persone.
I diritti fondamentali dell'essere umano sono la libertà e dignità, e io come Presidente dell'Associazione Medica Bagherese,ben un anno e mezzo fa ho fatto un convegno all'Oratorio di Santa Cita dal titolo "Dignità e libertà a confronto" e a quell'epoca non avevo nessuna intenzione di proporre la mia candidatura a sindaco.

 

Nel vostro caso la grandissima parte dei candidati, tranne qualche raro caso, è estraneo alla politica e digiuna di amministrazione. Pensi che questo possa essere una difficoltà in più o possa essere una carta in più?

Io penso una carta in più. Perchè Camus dice di ricorrere alla gente comune per riparare i danni,non dice di ricorrere ai politici di vecchio stampo. Evidentemente ognuno in maniera autoreferenziale pensa di essere insostituibile eppure i cimiteri sono piene di gente che pensava di essere insostituibile; chiunque è stato messo da parte ha trovato quasi sempre qualcuno che l'ha sostituito ancora meglio.

 

Parliamo delle cose concrete. Partiamo da quello che ha diviso l'opinione pubblica in maniera trasversale ed è la questione del Corso Umberto chiuso al traffico. Tanti l'hanno apprezzata,tanti l'hanno osteggiata. Qual è la vostra posizione chiara, senza i soliti sotterfugi.

Il Corso Umberto doveva avere due obiettivi: essere il salotto buono della città ed evitare che sia intasato da un traffico che in qualche maniera lede la possibilità della gente di usufruirne in quanto tale.

L'amministrazione non ha saputo coniugare le due esigenze, perché è rimasto un posto senza iniziativa culturale di alcun tipo e peraltro ha leso alcune esigenze degli operatori economici della zona che si vedono decurtato parte del loro incasso giornaliero in virtù del fatto che la mancanza del traffico porta a un minor utilizzo dello spazio in essere.
Allora la proposta deve essere formulata in modo diverso.

Noi non siamo disposti ad obbedire a una domanda del tipo "ti piace l'acqua buona ma poca o salata e abbondante". Noi abbiamo un progetto in mano di qualcosa che è di diverso.

 

Allora rifaccio la domanda:ipotizziamo che Vincenzo Provino venga eletto sindaco di Bagheria;il giorno dopo la tua nomina il Corso Umberto rimane chiuso o viene riaperto al traffico?

V.P.: Viene riaperto al traffico perché nessuna strada può rimanere perennemente chiusa al traffico.

Noi chiuderemo una piccola parte del Corso Umberto con un progetto che dovrà essere studiato attentamente. Il resto deve essere sicuramente riaperto al traffico; si potrà ricorrere a una chiusura parziale del Corso per alcune ore,per successivamente riaprirlo.

Quindi il nostro progetto non risponde alla domanda "aperto o chiuso" perché rimarrà sempre una parte chiusa che deve diventare il salotto della città, amche perché noi vogliamo che Bagheria sia sede del "Festival dei Saperi" e in questa cornice devono essere esercitate tutte le attività culturali, attrattive , pubblicitarie che rendano il centro storico quello di una volta, quando si andava in piazza per discutere, fare comizi,parlare con la gente. Essere posto attivo di comunicazione:piazza intesa come agorà.

 

Altra questione difficile, quella che solleva l'indignazione dei cittadini per una città che viene mortificata da cumuli di rifiuti aldilà di ogni pensabile. Ogni mese il Comune spende 400 mila euro. Che proposta farai nell'eventualità che verrai eletto sindaco?come pensi di rendere concretamente attuabile la legge di riforma, la legge 9 del 2010?

V.P.: La legge di riforma prevede che nel 2012 il 40% dei rifiuti solidi urbani deve essere differenziata .Noi abbiamo detto al Supercinema durante il primo incontro che noi la porteremo al 60% perchè utilizzeremo due strumenti:quello della premialità e quello della ordinanza.
L'immondizia la producono soprattutto gli esercizi commerciali; su questo noi eserciteremo un doppio binario:quello della premialità ,ovvero se operano la differenziata ridurremo le tariffe a loro carico; e poi quello dell'ordinanza ovvero imporremo comunque che venga fatta la differenziata da tutti,a partire dai grandi complessi condominiali.

E poi passeremo successivamente a una raccolta porta a porta.

Questo ci consentirà di risparmiare circa 2,500,000 euro: 2 milioni di euro per il conferimento e 500,000 euro grazie alla partecipazione al consorzio CONAI. Vale la pena di ricordare che S.Flavia in pochi mesi ha raggiunto il 12% di differenziata.

Allora noi diciamo:perchè non essere migliori di Santa Flavia?L'obiettivo del 60 % a noi sembra fattibile;inoltre ci saranno le isole ecologiche...insomma abbiamo un programma preciso che noi abbiamo espresso in quella sede e che troverete descritto dettagliatamente nel programma già mandato in stampa.

 

Il piano regolatore generale. L'amministrazione rivendica come fatto importante l'approvazione all'unanimità del P.R.G. e questo ridurrà quell'incertezza venutasi a creare con quelle sentenze del T.A.R. . Voi avete fatto un convegno,un'assemblea specifica sui problemi del P.R.G. .In breve,quale sono le prospettive che voi volete dare per lo sviluppo del territorio?

Noi abbiamo detto che qual vecchio Piano Regolatore del '76 è stato sostituito da un Piano Regolatore imposto da lobbies autoritarie che hanno cambiato la destinazione di molte aree, imponendo una logica secondo cui venissero privilegiate alcune esigenze e mortificate altre.
Noi abbiamo detto che il nuovo Piano Regolatore deve recuperare tutti i diritti acquisiti dal vecchio Piano Regolatore. Quest'ultimo Piano di Massima non l'ha previsto in nessun modo.

 

I meccanismi della perequazione e compensazione secondo te,renderanno più celere la realizzazione di opere pubbliche e in qualche modo sarà un indennizzo per chi avrà delle aree vincolate a interesse pubblico?

Certamente! La legge è fondamentale perchè si riduca il contenzioso che rende impossibile l'utilizzo delle aree non edificabili. Perchè alla fine si mettono i vincoli ma il Comune non ha i soldi per esercitare su quella zona le previsioni urbanistiche previste in quella zona, ed in tal modo si comgelano interessi legittimi.

Noi abbiamo detto che sulle aree sottoposte a vincoli, che sono decaduti col nuovo Piano Regolatore, non cambierà la destinazione urbanistica, ma verrà mantenuta perchè il fondamento di tale legge è che le cubature di quella zona vanno trasferite in un comparto compensatorio dove esercitare tutti interi i diritti edificatori che sono la somma delle aree circostanti a quel terreno.

 

L'amministrazione però parla di diritto come un certo "bonus edificatorio" o su una apre dell'area vincolata o su un terreno del proprietario ricadente su un'area ricadente all'interno del territorio comunale.

Si, è vero. Però doveva prevedere un comparto edificatorio di tutte le aree sottoposte a compensazione,che non è stato previsto. Ciò comporta che a fronte di una cessione di una parte del terreno l'altra parte ottiene le possibilità edificatorie, in questa stessa area però! Ciò conduce ulteriormente confusione, perchè non si può fare mezza scuola, mezza piazza, mezza strada, mezza chiesa. Su quell'area,diversamente da come è specificato nell'atto di Indirizzo 13 che stabilisce che, salvaguardato il piano urbanistico locale allora si vede se c'è la possibilità. Ciò è impossibile. Noi abbiamo detto chiaramente che tutte le aree sottoposte a vincoli vengono mantenute tali e i diritti edificatori di quella zona verranno spostati in un comparto edificatorio compensatore che deve essere tra le migliori del nostro territorio.

 

Andiamo ad una domanda su un tema che ti è particolarmente caro e sul quale avete assunto un impegno pubblico importante, parliamo dei costi dei politici.

Tu hai annunciato che nell'eventualità  venissi eletto rinuncerai all'indennità di sindaco; naturalmente è un atto estremo perchè non possiamo chiederlo a chi vive di stipendio e rinuncia a questo per dare alla politica la propria passione e le proprie professionalità.

Però sicuramente c'è un problema serio di eccesso di sedute, talvolta non necessarie che comporta un aumento smodato dei costi. Voi vi siete impegnati in questo senso. Avete qualche proposta precisa da fare?

A ogni eccesso corrisponde un altro eccesso. Il mio è l'eccesso opposto: allo sperpero io rispondo con l'opposto, che è il dare tutto. E questo è un esempio per gli altri, perchè anche loro dovranno comportarsi in una questa maniera.

Tutti i consiglieri comunali tutti gli assessori che possono permetterselo dovranno obbedire a tale regola; ovviamente non chiederò una decurtazione totale dell'indennità, ma almeno del 10%.

 

Ti do un dato su cui riflettere: il costo complessivo di indennità degli assessori,sindaco,consiglieri,rimborso aziende ecc... arrivano a Bagheria a poco più o poco meno di un milione di euro. Quale somma secondo te può essere recuperata tagliando i costi della politica?

Dobbiamo però pure considerare quelli indotti! perchè eccesso di consiglio comunale significa anche eccesso di consumo di luce, straordinari, poi consideriamo anche l'eccesso di telefonate che arriva a circa 80 mila euro...facciamo il conto globale e probabilmente arriveremo a 1,500,000 euro.

Noi ci impegniamo a ridurre tali spese del 50 % perchè noi non andiamo lì ad allungare il sugo: faremo le riunioni di consiglio comunale quando non comportano eccessive spese per le aziende eventualmente, faremo riunioni di consiglio comunale brevi arrivando subito al sodo, siamo tutta gente che lavora e non abbiamo tempo da perdere e interesse ad andare in Consiglio per aumentare i nostri gettoni.

Io ricordo che sono stato consigliere comunale nel '79 e io ho ricevuto circa 78 mila lire all'anno! Con l'inflazione potranno essere 170,200 o magari anche 400 euro..ma in un anno però!e ci bastava così...

 

Andiamo alle ipotesi per lo sviluppo di Bagheria. L'amministrazione sostiene di aver speso tutte le risorse che erano state impegnate, e realizzato un insieme di opere pubbliche anche importanti, sono state riaperte o completate manufatti architettonici di grande valore (oltre Cutò,Villa Cattolica,la Certosa,Palazzo Butera e altro). Quali sono secondo voi le direttrici lungo le quali si può rilanciare l'economia di questa città?

Noi abbiamo detto cose molto semplici. Ovvero che questo territorio è stato consumato abbondantemente e sono molti a sostenere che questo territorio in quanto tale non consenta ulteriore sviluppo.

Questa è un'idea un pò...antica dello sviluppo,che in questo senso viene legata esclusivamente alla terra e all'edificazione. Bagheria ha esaurito le capacità di sviluppo su questo versante.

Bisogna ricorrere a uno spazio intellettuale che è il capitale umano! Il capitale umano non subisce le regole dei cicli economici, questo deve essere tenuto a mente sempre.

Noi valorizzeremo il capitale umano in tutti i suoi aspetti, quindi nell'attività scientifica,artistica, umanistica e anche amministrativa.

Seconda cosa è che noi abbiamo un patrimonio architettonico di estrema importanza che intendiamo conferire a una fondazione e chiederemo ai privati di buon senso di partecipare a tale fondazione in modo da poter intercettare i fondi per l'utilizzo di tali ville in un disegno più grande, non come passeggiata estemporanea che non conduce a nulla ma a un progetto globale di utilizzo delle ricchezze architettoniche in cui il partenariato pubblico-privato consentirà di ottenere i fondi necessari per riportare agli antichi splendori le nostre ville.

Ed è una proposta veramente innovativa che noi lanciamo alla città.

È' l'unica che permette ciò perchè i privati non possono ottenere i finanziamenti per ristrutturarle e il comune non può ottenere i finanziamenti per comprarle; quindi ad uno mancano i soldi per comprarle all'altro mancano le possibilità di intercettare i fondi:se li mettiamo assieme entrambi avranno benefici.

 

Il tema delle legalità. Sciortino sostiene che dopo 20 anni si ritorna al voto in grande serenità. Su questo punto cosa avete intenzione di fare?

Sulla legalità noi abbiamo un'idea molto precisa. Legalità è all'interno di uno dei due simboli;anzi volevamo scrivere all'inizio "Legalità e Sviluppo",ma poi abbiamo pensato che nel senso comune lo sviluppo è la prima cosa e la legalità la seconda.

Ma io dico che questa scritta la possiamo leggere sia in senso orario che in senso antiorario. Per dire che la legalità è il nostro punto di partenza ed è un concetto che è sopratutto nel senso dell'antimafia, ma è anche,e ciò è molto importante, trasparenza amministrativa!

Trasparenza amministrativa è quel valore aggiunto  che rende veramente efficace la legalità. Non c'è vera legalità se non c'è trasparenza amministrativa.

 

Un breve appello ai bagheresi perchè votino Vincenzo Provino il 29-30 Maggio.

A me certe volte piace parlare per metafore. Non ci sono sei candidati a sindaco a Bagheria. C'è ne sono due: il medesimo e l'altro.

Il medesimo è l'acqua corrente, 'altro è l'acqua stagnante.

Il medesimo è l'aria pulita, l'altra è l'aria fritta.

Il medesimo sono io, questo volto, il volto della brava gente, l'altro è l'album di famiglia; o per meglio dire: gruppo di famiglie in un interno dai rapporti equivoci.

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