E la nave va, ma con qualche rollìo.....

E la nave va, ma con qualche rollìo.....

Politica
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Ancora interlocutori i passaggi politici e amministrativi delle prime settimane della sindacatura di Vincenzo Lo Meo, con il nuovo sindaco impegnato per intere giornate

a prendere conoscenza e familiarità con le problematiche amministrative e gestionale dell'ente, i partiti ancora alla ricerca di una loro identità all'interno dello scacchiere politico, gli assessori che si sforzano di far quadrare i conti e le spese dei loro assessorati, ed i partiti o frazioni di essi che rumoreggiano per i primi scalpi e trofei da distribuirsi.

Ma andiamo con ordine.

La priorità, dettata dalle circostanze, che si è giustamente data Lo Meo riguarda il problema Coinres con annessa raccolta e smaltimento rifiuti.

E' stato compiuto qualche passo, il primo fra questi è stato quello di cercare di capire chi e quanti sono i lavoratori Coinres effettivamente distaccati e che realmente lavorano a Bagheria.

Sono state anche avviate le concrete procedure di liquidazione del Consorzio, ed è stata trovata una formula già sperimentata con Sciortino di separare dalla contabilità comune consortile  il problema dei pagamenti delle spettanze dei dipendenti dal Consorzio, provvedendo il nostro comune a liquidare direttamente a chi lavora a Bagheria una parte della retribuzione.

E' stato fatto un affidamento diretto all'unica azienda del territorio che si occupa di differenziata, la SERECO impresa e ambiente, per sei mesi e per un importo di circa 80.000 euro di un servizio di pulizia delle discariche abusive del nostro territorio, determina che sta suscitando scontri e polemiche con i partiti dell'opposizione che si preparano a dare battaglia sull'argomento in consiglio comunale.

Naturalmente non vengono meno le questioni politiche, in relazione anche al fatto che il sindaco, di concerto con la segreteria  e la presidenza del consiglio, avrebbe dato disposizioni per una radicale contenimento delle spese della politica riducendo come da tempo viene richiesto da più parti il numero di sedute settimanali di consiglio comunale e di commissioni, e abolendo il gettone per la rituale, settimanale, canonica, e inevitabile come le feste comandate, riunione dei capigruppo.

Questi suggerimenti dettati dal buon senso, dalle necessità di bilancio e dall'indignazione che monta nell'intero paese sui privilegi e i costi della politica, pare che non abbiano trovato entusiastica accoglienza da parte di alcuni capigruppo, tant'è che, valutando ad occhio, si viaggia sempre su ritmi settimanali molto sostenuti per le sedute di alcune commissioni.

Speriamo di sbagliarci.

Ma un sindaco che si appresta a varare un bilancio di lacrime e sangue, non può "esonerare" dai sacrifici proprio quelli che i sacrifici si apprestano a chiederli ai cittadini tartassati.

Ed ancora bussano alle porte alcune nomine di legge che il sindaco e il consiglio dovranno approvare nelle prossime settimane.

Ci riferiamo al Collegio dei revisori dei conti, due componenti e il presidente, che dovranno essere scelti all'interno di nomi che verranno fuori da un bando pubblico, e i due componenti del nucleo di valutazione dei dirigenti comunali, anche queste figure che dovrebbero avere una serie di requisiti, esperienze professionali e curriculum di tutto rispetto.

Ma già le mosse dei partiti con pretese, con veti e controveti, lasciano intuire che intendono mettere, senza tanti complimenti, e se necessario alla faccia della trasparenza e del rispetto delle competenze, le mani su questi primi trofei, che riconosciamolo, sinora di fatto, sono state materia clientelare e di sottogoverno.

Sarebbe un vero miracolo se stavolta non accadesse.

Per chiudere, una vera e propria tegola sulla testa del sindaco Vincenzo Lo Meo , va detto assolutamente incolpevole, è stato il sequestro per motivi di carattere igienico-ambientale dell'area dell'autoparco, sulla quale però va lamentata l'assoluta assenza di un comunicato e di una presa di posizione dell'amministrazione sull'avvio di questa procedura giudiziaria contro gli amministratori succedutisi negli ultimi anni.

Pare che la vera trasparenza per affermarsi abbia pure bisogno di un discreto periodo di rodaggio.

ANGELO   GARGANO

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