Sul Piano Regolatore il consiglio comunale decide: avanti tutta

Sul Piano Regolatore il consiglio comunale decide: avanti tutta

Politica
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E’ questa la decisione uscita dai due consigli comunale di mercoledì e venerdì della scorsa settimana,

che hanno reso chiara la scelta che intende compiere l’amministrazione Lo Meo, procedendo nella strada già tracciata dalla amministrazione precedente.

E cioè, dopo le direttive generali e l’approvazione dello schema di massima, procedere a tappe forzate verso l’adozione del Piano regolatore generale da parte del consiglio, di modo che nel breve periodo Bagheria possa tornare ad avere un Piano regolatore generale, che consentirà sia pure all’interno di norme di salvaguardia di dare certezze ai cittadini e agli operatori.

E’ stato anche chiarito sia da un punto di vista legale che dal punto di vista degli orientamenti maturati dai consiglieri, che è improponibile l’ipotesi di considerare "reviviscente" il Piano Regolatore del 1976, interpretazione cui si stanno appigliando una serie di cittadini che in base alla previsioni di quel piano risalente a 35 anni fa stanno presentando una serie di piani di lottizzazione, intimando al comune di dare sollecita e puntuale risposta.

In questo momento è come se l’ attività di programmazione urbanistica del territorio non sia normata, e si possa operare secondo l’articolo 9 che consente delle forme di attività urbanistica molto limitata ( lavori di manutenzione, conservazione e altro).

A conclusione del consiglio si contrapponevano due ordini del giorno il primo presentato dal PD e il secondo presentato dal PID: si è tentata una mediazione per unificare le due proposte che si è però rivelata impraticabile.

Il primo prevedeva infatti di continuare sulla strada intrapresa e di portare al più presto, e comunque entro giugno, il progetto di revisione generale di Piano regolatore in consiglio per l’adozione.

Questo o.d.g. è stato presentato dal Pd, da Bagheria popolare ed FLI e condiviso da altri consiglieri ed è stato approvato, a larghissima maggioranza con 18 voti favorevoli(i 4 consiglieri del Partito democratico, i due di Bagheria popolare, i due di FLI, i tre dell’UDC ,3 i tre de l'Altra Bagheria, i tre del PDL , e dal consigliere Scaduto) contrari i 3 consiglieri del PID, ed un astenuto, Antonio Passarello.

Il secondo ordine del giorno a firma di Gino di Stefano, Giammanco e Prestigiacomo, puntava ad una revisione-integrazione delle direttive generali e dello schema di massima già approvati, con un inevitabile dilatazione dei tempi necessari per portare il nuovo strumento urbanistico in consiglio.

Questa proposta è stato bocciato dall'aula: solo tre infatti i voti favorevoli, quelli dei consiglieri presenti del PID, cinque i voti contrari ( i quattro consiglieri del Partito democratico e Antonio Scaduto), astenuti gli altri.

Va segnalato che i consiglieri Raspanti e Di Quarto si sono allontanati al momento del voto.


 

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