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Quelli che seguono il calcio in tutte le sue espressioni, trasmissioni e conseguenti reti e canali, anche se la Squadra del cuore perde, ricorderanno i sorrisetti di circostanza che accompagnarono  , dallo studio di Sky, la ritardatissima (come al solito) intervista a Bortolo Mutti in occasione della sua prima panchina “di ritorno” nella partita Novara – Palermo. 

Tutti contenti di rivedere Mutti, con un pizzico forse di sarcasmo verso “il vecchietto” nell’era di Mourinho, e pronti quasi a scommettere sui turni di permanenza in panchina in considerazione dei volubili umori di Zamparini.

Il Presidente, invece, ha dimostrato intendimenti saldi e duraturi anche a seguito delle consecutive sconfitte con il Napoli, in casa, e il Chievo, fuori.

altZamparini ha pure aggiunto nelle due occasioni “Mutti non rischia”(questa però non è una novità) e “Mutti ha riconosciuto di avere sbagliato i cambi nel secondo tempo con il Napoli”.

 “Il buon allenatore è colui che sbaglia meno “dice il commentatore sportivo Morello, e “riconosce i suoi errori” apprezza il Presidente Zamparini.

Di fatto é probabile poi che Zamparini, nella ricerca estenuante dell’allenatore “che non sbaglia e che lo convince al 100%” alla prima sconfitta del suo ultimo preferito, si sia sempre più convinto della correttezza antica e della saggezza calcistica delle richieste di Mutti nei tanti contatti che si sono sicuramente succeduti tra i due nel tempo:

un portiere che dà sicurezza alla difesa; un difensore centrale che marca e anticipa l’attaccante avversario; un mediano che smista i palloni e detta i tempi di giuoco; una mezzala che manda in porta il centrattacco e che vede la porta; un centravanti che segna e tiene alta la squadra.

A completare la formazione ci pensa l’allenatore con l’organico già presente a libro paga.

In effetti dal mercato di gennaio arrivano a Palermo, oltre alle giovani e belle speranze, soltanto:

Viviano, rivale di Sirigu in nazionale, e Donati, rimasto a Bari in attesa della chiamata di Mutti; ma dalla naftalina degli spogliatoi vengono ripuliti e mandati in campo il centrale Mantovani e il centravanti Budan che con il riconfermato, per tutti i 90 minuti a partita, Miccoli forma una coppia tutta palermitana Sivori - Charles d’altri tempi.

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I giuochi sono fatti: Balzaretti è un valore aggiunto del Palermo, Ilicic può anche restare fuori per scelta tecnica, i mediani finalmente vanno in avanti e puntano la porta…ma soprattutto il Palermo può proporsi nelle partite fuori casa senza incorrere in ridicole presunzioni e senza mortificare i propri tifosi.

Questa idea semplice ed elementare di giuoco del calcio era quella del Paròn Nereo Rocco attuata nella sua Triestina, nel Padova e nel Milan che vinse la prima Coppa dei Campioni.

Bortolo Mutti, che è uomo del secolo scorso e d’annata, tutto questo lo sa e lo ripropone, con le debite differenze, nel suo Palermo.

Ora avanti con il Cagliari e con il sogno di Europe League in attesa degli arabi di Zamparini….

                                                                                                                                                              Il Gianni ridotto                                                                                                                                                                                                                                  

Brusca e inaspettata battuta d’arresto per il Sant’Isidoro di Mister Mineo, sconfitto in casa del Sicily Futsal, fanalino di coda della classifica. C’è molta delusione negli ambienti della società biancorossa, la quale stava attraversando un invidiabile stato di forma che le aveva permesso di scalare la classifica grazie a 4 vittorie consecutive. La delusione arriva dal fatto che il trend positivo si sia interrotto a causa di una prestazione di squadra davvero scadente e contro un avversario sicuramente alla portata dei bagheresi.

Una sconfitta che, inoltre, mette in luce i tantissimi limiti caratteriali di una squadra che non riesce a fare il salto di qualità che la porterebbe stabilmente nelle prime 3/4 posizione della graduatoria.

Privo degli infortunati Tripoli e D’Antoni, mister Mineo si affida a capitan Speciale e al “furetto” D’Angelo.

A passare in vantaggio sono i padroni di casa con Prestigiacomo, che supera Scianna su una ripartenza ben orchestrata dai cefaludesi. Spinti dall’entusiasmo e aiutati da un avversario a dir poco inesistente, la Sicily Futsal raddoppia le distanze ancora con Prestigiacomo, bravo a finalizzare al meglio un’azione corale dei propri compagni. Gli ospiti hanno uno scossone d’orgoglio con D’Angelo e accorciano le distanze, che poi vengono nuovamente allungate dai padroni di casa che, con Nicolicchia, approfittano della superiorità numerica seguita all’espulsione di Scianna. Speciale, sul finire della prima frazione, mette a segno la rete del 3-2 che ridà speranza agli uomini di Mineo.

La ripresa si apre con gli ospiti costretti nuovamente a giocare con un uomo in meno, causa l’espulsione per doppia ammonizione di D’Angelo. I padroni di casa sono inesorabili e cinici e con Fuschi mettono dentro la palla del 4-2. A questo punto i bagheresi si svegliano dal torpore che li ha accompagnati per quasi tutta la partita e, con Losanno e Piero Fricano, arrivano addirittura ad agganciare gli uomini di Mercanti, sul 4-4 parziale.

I minuti finali di gioco sono un assedio del Sant’Isidoro alla porta cefaludese, rimasta imbattuta nonostante le numerose occasione nitide da gol per gli ospiti. E nel finale, la beffa: contropiede della Sicily Futsal, che con il sempreverde Fuschi segnano il gol del definitivo 5 a 4.

Bisogna nuovamente voltare pagina per il Sant’Isidoro, che sabato prossimo ospiterà al “Principi di Rammacca” la capolista Melilli.

Commento mister Mineo:

"Sono deluso dalla prestazione, anche perché ritenevo superate alcune cose che invece sono tornate prepotentemente in auge quando meno me lo aspettavo. La mia squadra è come me: non riesce a fare il salto di qualità, ed è un peccato. Credo che oggi si sia visto un calcio a 5 non da C1, con infiniti errori di impostazione oltre che la mancanza di cattiveria agonistica. Credo davvero che abbiamo toccato il fo ndo. Adesso i play-off diventano difficili per noi, visto il distacco dalla terza. Ero convinto che potevamo fare un altro campionato, ma a quanto pare mi sbagliavo. Non voglio neanche sentire nulla sulle squadre che ci precedono: è vero che le tre compagini sopra noi hanno investito tanto, ma noi prima riuscivamo a sopperire questo gap con la voglia e con l'unità del gruppo, cosa che quest’anno manca. La salvezza, che è un traguardo comunque importante, dista soltanto 5 punti. Non fissiamoci degli obiettivo, quello che verrà ci prenderemo”.

Salvatore Orifici

Bagheria 5 febbraio 2012– Certo che se l’Aspra avesse giocato così anche contro l’Igea nessuno avrebbe potuto dire nulla, questa era la frase sulla bocca dei tifosi bagheresi alla fine del derby che l’Aspra ha fatto suo con merito.

I locali hanno disputato ieri la peggiore partita della stagione lasciando così campo libero all’Aspra che senza fare nulla di trascendentale ha fatto suo l’incontro. E dire che le cose si erano messe decisamente bene per gli uomini di Rinaudo visto che al 9’ Correnti lanciava sul filo del fuorigioco Ferrara; questi si presentava a tu per tu con il portiere e dopo averlo fatto sedere con una finta lo infilava con un preciso sinistro.

Il Bagheria a questo punto premeva sull’acceleratore nel tentativo di trovare la rete della sicurezza ma la troppa precipitazione degli avanti bagheresi si scontrava sistematicamente con la retroguardia ospite. E così al piccolo trotto si giungeva al 40’ quando l’Aspra catturata palla a centrocampo con Centineo lanciava Agiato che si presentava a tu per tu con Mancuso e lo infilava con un preciso tocco di interno sinistro. 

Tutto da rifare per il Bagheria mentre l’Aspra cominciava a credere di potere osare di più. Nella ripresa Rinaudo cercava di dare maggiore peso in avanti inserendo Matarazzo al posto di Ballarò ieri in ombra. Al 50’ il Bagheria conquistava un corner e Correnti serviva Arrigo che calciava a volo ma un difensore riusciva a respingere la conclusione destinata in fondo al sacco e sul capovolgimento di fronte Bracco insaccava la rete del vantaggio ospite.

Il Bagheria punto nell’orgoglio si catapultava in avanti ma ieri la scarsa vena di qualche suo uomo…ma Ferrito era in campo??... complice anche il terreno reso viscido dalla pioggia, non consentiva ai locali di mettere in opera il solito gioco. Pochi minuti dopo l’arbitro fischiava un sacrosanto fallo a Greco che falciava l’avversario ricevendo il cartellino giallo da lì è un susseguirsi di insulti tra i vari calciatori che dalle parole però, grazie anche ad un arbitro che dimostrava di non avere pugno fermo né personalità si passava ai fatti. Cominciavano a volare pugni e calci.

Tutti i membri delle panchine di entrambe le compagini si riversavano in campo con l’arbitro semplice spettatore……il portiere dell’Aspra partiva addirittura dalla propria porta per partecipare alla scazzottata che ormai era in atto….i dirigenti a loro volta venivano pure coinvolti…..mentre dagli spalti si grida “vergogna!!”….ristabilita la calma l’arbitro estraeva il cartellino rosso per entrambi i portieri e per il difensore Lo Medico e così si tornava a giocare.

Il Bagheria a questo punto in vantaggio di un uomo cercava almeno di pervenire al pareggio che riusciva anche ad ottenere con Correnti ma la rete veniva annullata dall’arbitro che ravvisava un fallo ai danni di un difensore. L’Aspra dal canto suo ha anche la palla del tre a uno ma Vasta si esaltava mandando in angolo un colpo di testa di Tomasello.

A pochi minuti dalla fine il Bagheria ha l’ultima occasione per raggiungere almeno il pareggio con Ferrara, ma la punizione veniva mandata in angolo dall’ex Fricano che volava sulla sua destra per togliere la palla destinata in fondo al sacco. Subito dopo ancora due espulsioni nel Bagheria di Lo Coco per fallo di reazione e di Correnti che rimediava il secondo giallo.

Dunque finiva due ad uno per l’Aspra che fa un grosso balzo in avanti in classifica mentre il Bagheria mastica amaro per avere buttato alle ortiche la possibilità di mantenere inalterato il distacco dall’Igea che ieri ha strapazzato il Casteldaccia…….e dire che il derby era cominciato con la premiazione fatta dal Sindaco e dall’Assessore allo Sport Cirafici ad entrambe le compagini……ma se l’Assessore è rimasto allo Stadio fino alla fine dell’incontro beccandosi anche l’acqua in gradinata…il Sindaco Lo Meo ha preferito defilarsi visto che dagli spalti i tifosi presenti hanno aspramente criticato la sua presenza al grido…”se sei bagherese vieni in gradinata a bagnarti con noi…….”….ma di fatto dopo la premiazione chi lo ha visto???
        

Città di Bagheria 1 - Aspra 2

Città di Bagheria: Mancuso, Lo Coco, Ballarò (46’ Matarazzo), Licari, Correnti, Tarantello, Arrigo (70’ Vasta), Lipari, Greco, Ferrara, Ferrito (59’ Giordano). All. Rinaudo

Aspra: Marziani, Tripoli, Ingarao, Cinà, Albanese (80’ Cavalluzzi), Lo Medico, Bracco (70’Fricano), Centineo, Agiato (75’Castelli) , Flauto, Tomasello. Coll. Aiello.

Arbitro: Poma di Trapani ass.nti Mortellaro e Paladino di Palermo.

Reti: 9’ Ferrara; 40’ Agiato; 51’ Bracco.

Note: espulsi Mancuso, Lo Coco e Correnti del Bagheria; Marziani e Lo Medico dell’Aspra.

Giulio Galioto

Bagheria 1 febbraio 2012- Sarà una domenica all'insegna dello sport e del fairplay quella del 5 febbraio allo stadio comunale di Bagheria in occasione del derby calcistico tra il Bagheria e l'Aspra.

L'assessore allo sport Francesco Cirafici ha lanciato un invito a tutta la cittadinanza chiedendo di gremire gli spalti dello stadio per trascorrere una giornata di festa e partecipazione.

Prima del fischio d'inizio previsto alle 14,30, il sindaco Vincenzo Lo Meo, e l'assessore Cirafici, premieranno le due squadre di calcio che rappresentano il nostro territorio con delle medaglie raffiguranti lo stemma comunale, (la vite e il leone), e rimarranno a guardare il match insieme al pubblico.

Il derby tra le due compagini cittadine, nonostante non sia un momento facile per il calcio e più in generale per lo sport cittadino, è sicuramente la partita più sentita sia dai giocatori che dalle tifoserie, che tengono alla vittoria nel derby più che in qualsiasi altra partita.

Non mancherà quindi il giusto agonismo, ma soprattutto speriamo che questa domenica scelta per l'iniziativa tutti allo stadio, venga ricordata come una giornata di festa e di sport.

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