01-04-09 L'Ateneo di Palermo leader nella progettazione di automobili a idrogeno

01-04-09 L'Ateneo di Palermo leader nella progettazione di automobili a idrogeno

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I progetti di veicoli per disabili presentati al principato di Monaco
Allo studio pure case che autoproducono energia elettrica e termica e cedono quella in più.

 

Idrogeno come carburante per dare energia ad auto ecologiche e in particolare a veicoli elettrici per disabili. Le ricerche condotte all’Università di Palermo sono state appena presentate al Principato di Monaco, alla presenza del principe Alberto, da Rosario Miceli, responsabile dello Sdes Lab, il laboratorio per lo sviluppo sostenibile e il risparmio energetico del dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e delle Telecomunicazioni.

Il laboratorio è punto di riferimento in Europa per le ricerche sull’energia rinnovabile e la sua gestione, ed è l’unico delle università italiane a possedere una cella a idrogeno di sei kilowatt, pari alla potenza utilizzata abitualmente da due appartamenti. L’occasione della presentazione delle ricerche a Montecarlo è stata la conferenza internazionale Ever 2009, dove hanno trovato posto le ricerche e le esperienze più avanzate in Europa.

Da alcuni anni, i ricercatori dello Sdeslab lavorano sull’utilizzo dell’idrogeno nell’ambito dei trasporti e nel campo della generazione di energia. “In questo laboratorio – spiega Rosario Miceli – simuliamo azionamenti elettrici per le auto e l’alimentazione di un intero appartamento tramite un simulatore elettronico di carico elettrico”. L’energia solare viene trasformata in idrogeno tramite pannelli fotovoltaici e un elettrolizzatore sistemati sulla terrazza dell’edificio 9 in viale delle Scienze.

Un apparecchio, chiamato cella, trasforma l’idrogeno in energia che viene poi trasferita al simulatore elettronico di carico. “Allo scopo di integrare le energie rinnovabili in un unico sistema – aggiunge il responsabile dello Sdes Lab - stiamo inserendo anche un generatore eolico che sfrutta la forza del vento”.
L’evento ha seguito una maxi-commessa arrivata al laboratorio da Telefonica, leader mondiale nel campo delle telecomunicazioni, e dall’Edf (Électricité de France), una delle più grandi aziende produttrici di elettricità: i due colossi hanno commissionato al laboratorio uno studio per la realizzazione di abitazioni che avranno la possibilità di autoprodurre energia termica ed elettrica per le loro esigenze e cedere quella in eccesso ad altre case non solo dello stesso quartiere, ma anche della città e dell’intero Paese.

Questo studio ha attratto la commessa più consistente (362 mila euro) ottenuta fino a ora da UniNetLab, il sistema integrato di 13 laboratori dell’Università di Palermo di cui fa parte lo Sdes Lab. L’incarico da parte di Telefonica e Edf prende spunto da una ricerca già svolta per conto dell’Associazione europea dei costruttori di elettrodomestici (Ceced) che, oltre a confermare i benefici ambientali che possono derivare dalla gestione energetica intelligente di elettrodomestici interconnessi, quantifica anche la riduzione delle emissioni di anidride carbonica a seconda del tipo di azione intelligente adottata.

Un esempio per tutti, lavatrice e lavastoviglie consumano molta energia elettrica per riscaldare al loro interno l’acqua necessaria per il ciclo di lavaggio. Al contrario, facendola arrivare agli elettrodomestici già riscaldata da una caldaia a gas collegata, si avrebbe una notevole riduzione annuale delle emissioni di anidride carbonica nell’aria.


Fonte : Ufficio Stampa dell'Università degli Studi di Palermo

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