Pensionato di S.Flavia malato con figlio disabile ci scrive: la mancanza di acqua per me è un dramma

Pensionato di S.Flavia malato con figlio disabile ci scrive: la mancanza di acqua per me è un dramma

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Sono un pensionato residente in corso Filangeri a Santa Flavia, affetto da varie e gravi patologie a carico dell'apparato respiratorio e avente inoltre convivente un figlio disabile e sento la necessità di segnalare quanto segue:

L'immobile nel quale risiedo da ormai un mese, non gode della regolare fornitura  dell'acqua (da quanto afferma il Sindaco, causata da una presunta pseudo rottura della rete idrica).Tale disagio pare sia recato dalla conduttura sita in via de Spuches nei pressi di Bagheria, dove soltanto dal 19/08/2014 sono stati presi dei provvedimenti da una ditta edile nominata dal Comune di Santa Flavia.

Pare che l'intervento non sia stato sufficiente e che quindi permarrà la mancanza d'acqua per un tempo ancora indefinito.

Da giorno 21/08/2014 il Comune di Santa Flavia ha nominato la Ditta Lo Piparo e la Ditta Taormina per l'erogazione dell'acqua per mezzo delle autobotti fornite da questi ultimi, autobotte di cui di cui lo scrivente NON HA ANCORA USUFRUITO.

Da stamani l'abitazione ivi sono residente è assolutamente priva di acqua!

Premesso che ormai da oltre 4 anni,a causa di danni subiti dai lavori di ripristino della rete fognaria nel biennio 2009/10, ho subito Gravi danni che ancora oggi recano innumerevoli disagi allo scrivente e alla mia famiglia,causati maggiormente dai MIASMI PROVENTI DAGLI SCARICHI E DALL'INGRESSO DELL'ABITAZIONE.

Fermo restando che il sottoscritto ha già una patologia piuttosto delicata, motivo per cui è in avvio da circa un anno un procedimento legale che chiama in causa la responsabilità dei colpevoli.

Essendo affetto inoltro dal Morbo celiaco, è inoltre INDISPENSABILE LA CORRETTA E CONTINUA IGENIZZAZIONE DEI PIANALI E DEGLI STRUMENTI CHE VENGONO ADOPERATI IN CUCINA, per evitare la contaminazione dei cibi che lede la salute dello scrivente causando disagi all'intestino.

Stamani il sottoscritto si è recato nei locali comunali,dove un'impiegata si impegnava a trascrivere i nomi di coloro che richiedevano la botte dell'acqua.

Incontrato il sindaco,sempre nei locali comunali, ha risposto che le autocisterne sono in giro tutto il giorno e che ci sono delle priorità che vanno rispettate, e che la colpa del disagio è dell'APS (società in fallimento) e che quindi bisognava denuncia tale ditta (APS).

Ed io? Disabile,con figlio disabile, disagiato anche economicamente? Dovrei andare a pagare l'autobotte, mentre altri cittadini debbono usufruire dei privilegi recati dal danno, mentre io mi ritrovo a non poter nemmeno buttare un secchio d'acqua in bagno, incorrendo col rischio che si otturi la rete fognaria (non essendo regolarmente lubrificata) essendo che anche quella è compromessa per colpa da addebitare sempre ai medesimi.

Alle ore 19 del 25/agosto,ancora non è arrivata alcuna autobotte. Come avevo premeditato stamani con il colloquio con il sindaco, MI E' STATO LESO UN DIRITTO SACRO!

Mentre altri abitanti usufruiscono delle autocisterne più di una volta!

Come mai allora il comune estrapola continuamente fonti dal bilancio comunale, per il ripristino del guasto, per le autocisterne la colpa non è loro?

PRIMA IL DANNO E POI LA BEFFA.

Lettera Firmata

 

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