Spatafora, sindaco di Casteldaccia: 'nè ribaltone nè tradimento, ma rilancio di un progetto politico

Spatafora, sindaco di Casteldaccia: 'nè ribaltone nè tradimento, ma rilancio di un progetto politico

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Qualcuno lo ha chiamato 'ribaltone' , altri, già suoi alleati, hanno usato parole più pesanti come 'alto tradimento', rivendicando il contributo dato dal gruppo 'Per Casteldaccia' , ora fuori dalla giunta, nella sua elezione a primo cittadino: chiediamo al sindaco di Casteldaccia Fabio Spatafora, che ci riceve nel suo ufficio al comune, come stiano veramente le cose

Diciamo subito che tra le liste civiche Il Bene in comune e Per Casteldaccia non fu amore a prima vista: incomprensioni e diverse sensibilità si sono manifestate sin dalla svolgimento della campagna elettorale; sembravano piccoli dissidi di un percorso comune, poi nel tempo questo diverso modo di pensare r di vedere le cose della politica e più di recente anche un diverso atteggiamento in consiglio sulle scelte  del sindaco ha portato ad  equivoci, incomprensioni, e me lo lasci dire, anche confusione di ruoli, che mi hanno portato a pensare che le ragioni dello stare insieme fossero in qualche modo venute meno, ed è per questo che mi sono visto costretto a revocare la delega all'assessore Vincenzo Accurso, il cui lavoro, malgrado tutto, avevo avuto modo di apprezzare.

Al punto da provocare una rottura traumatica?

Sì; valutando con serenità gli accadimenti recenti e meno recenti sono arrivato alla conclusione che fosse venuto meno il rapporto di fiducia con i consiglieri eletti nella lista 'Per Casteldaccia', ed ho ritirato la delega all'assessore Accurso, nominando due nuovi assessori Marzia Santoro e Carmelo Calò che si vanno ad affiancare a Sebastiano Di Giacinto e Angela La Spisa

Ma gli assessori sostituiti sono stati due però...

Le dimissioni di Giuseppe Canale sono da ascriversi esclusivamente a motivazioni di carattere personale

Quali sono stati in buona sostanza i motivi del contendere?

Già l'ho accennato, però al di là di fatti che possono essere definiti umorali ci sono stati motivi ben concreti che hanno accelerato il divorzio, a partire dalla nomina del revisore dei conti che ha visto le due liste puntare su figure professionali diverse: non è un segreto che la lista 'Per Casteldaccia' puntava sul dottor Leonardo Passarello mentre i consiglieri della lista 'Il bene in comune', ma anche altri consiglieri dell'opposizione hanno votato per il dottor Angelo Benfante.

Solo un problema di revisore?

Non solo naturalmente: è accaduto negli ultimi mesi che l'assessore Angela La Spisa, espressione del gruppo 'Per Casteldaccia' manifestasse una certa sintonia con gli orientamenti del sindaco e della lista 'Il bene in comune', e questo è stato considerato, dai miei ormai ex alleati, un buon motivo per chiederne la testa, al di là del giudizio di merito sull'operato dell'assessore. Io mi sono rifiutato di piegarmi a questa intimazione.

alt...Poi in ultimo la vicenda Accurso ed il consiglio del 29 luglio sulla Tari, la goccia che ha fatto traboccare il vaso

Esatto, e dispiace che poi tutto si sia basato su di un fraintendimento e su una presunta volontà attribuita alla mia amministrazione di non volere venire incontro  alla cittadinanza con una agevolazione nel pagamento rateale della nuova tassa, oltre che dalla precipitazione dell'assessore Accurso di proclamare in pieno consiglio e coram populo la sua contrarietà a voler continuare a collaborare con la mia amministrazione, con una successiva, ed aggiungo io, intempestiva comunicazione ad alcuni media locali della sua irrevocabile decisione.

Nessuna possibilità di compromesso quindi, perchè era parso in un primo momento che si potesse arrivare ad una ricucitura...

In un primo tempo sì, ho visto però che da parte del capogruppo Maria Pia Di Salvo, si è introdotto nella discussione una confusione di ruoli per me inaccettabile: la legge pone in capo al sindaco la nomina, la revoca ed il giudizio di merito sull'operato degli assessori; è una prerogativa che mi compete e non appartiene ad altri.

Ed ora cosa accadrà in considerazione del fatto che la sua lista 'Il bene in comune' ha solo otto consiglieri su venti ?

Mi rivolgerò così come ho fatto in questo primo anno di amministrazione all'intero consiglio, che anche in alcuni esponenti dell'opposizione ha appprezzato la nostra azione amministrativa che si basa su un rinnovamento profondo; dobbiamo metterci alle spalle un certo modo di fare politica, dobbiamo coinvolgere i cittadini facendoli diventare soggetti protagonisti del cambiamento.

Abbiamo superato alcuni scogli legati alla situazione finanziaria ricevuta in eredità, abbiamo in qualche modo sistemato la vicenda rifiuti ed a dicembre parte la raccolta differenziata, vogliamo dare piena realizzazione al nostro programma facendo leva sul contributo dell'intero consiglio.

C'è da pensare che le altre forze in consiglio, gruppo misto, forze minori o la lista 'Per ritrovare Casteldaccia'  potranno in un futuro trovare un impegno più diretto nella sua amministrazione con una rappresentanza asessoriale?

Io non lo escludo; intanto nel rispetto dei ruoli io parlerò con tutti e accetterò i suggerimenti e le proposte che in consiglio verranno fatte, pronto ad allargare i confini della mia maggioranza se le circostanze lo richiederanno e si creeranno le condizioni.

 

 

 

 

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