V.Casa e R.Bono: gli atri delle scuole come aree di parcheggio? Ipotesi di una gravità inaudita

V.Casa e R.Bono: gli atri delle scuole come aree di parcheggio? Ipotesi di una gravità inaudita

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Replicano con fermezza e con serie argomentazioni i dirigenti scolastici del 1° e del 2° Circolo, Rosalba Bono e Vittoria Casa all'ipotesi , invero cervellotica, fatta balenare dall'assessore alle Attività produttive Alessandro Tomasello, di potere utilizzare come aree di parcheggio per le auto gli spazi antistanti gli edifici della scuola 'G.Cirincione' e 'G.Bagnera'-

L'ipotesi che, oltre alla protesta dei dirigenti scolastici, sta sollevando anche l'indignazione dei genitori è stata fatta nell'ambito del percorso di riapertura alle auto del corso Umberto.

Questo il Comunicato della Dirigente del II Circolo, Vittoria Casa

Siamo sempre stati fermamente convinti che la scuola sia un presìdio istituzionale fondamentale per il territorio: è in questo luogo che si formano , pur tra mille difficoltà e problemi di ogni genere, coscienze, menti, cuori.

La scuola che noi pensiamo e agiamo ogni giorno è una scuola aperta, un ponte con il territorio, un luogo di aggegazione dove tutti possono trovare il proprio spazio e la propria dimensione.
Sono anni che lavoriamo in questa direzione e sono anni che proviamo a realizzare quello che in tutte le città del mondo è di una normalità disarmante: dare un parco gioco pubblico ai nostri bambini.
Anno dopo anno, passo dopo passo abbiamo aggiunto un piccolo tassello a questo progetto.

Grazie alla nostra progettazione interna abbiamo dotato la scuola di un sistema di videosorveglianza, grazie ad interventi manutentivi effettuati dal nostro personale abbiamo rimosso situazioni di criticità ai cancelli ed ora grazie al finanziamento nazionale “Scuole belle” stiamo rendendo sicuri e fruibili gli spazi esterni per potere finalmene restituire ai bambini della nostra città uno spazio pubblico a loro misura.

Ma mentre noi lavoriamo in questa direzione (intenzione resa pubblica più volte e conosciuta anche dall’amministrazione comunale) con grande stupore e disappunto apprendiamo da un comunicato dell’ufficio stampa del Comune che il parco della nostra scuola, dopo l’infelice decisione di riaprire il Corso Umberto al traffico veicolare, potrebbe essere utilizzato assieme all’atrio della direzione didattica G.Bagnera come parcheggio.
La sola ipotesi ancorchè progettuale di pensare ad un parcheggio in luogo di uno spazio vivo per l’infanzia è a nostro parere di una gravità inaudita , sintomo di una visione decadente dello sviluppo della città che di tutto necessita fuorchè di un ulteriore deserto.

Una città che elude la priorità del benessere dei bambini ( fuori da ogni retorica demagogica) non corrisponde alla visione che ci appartiene sia come educatori sia come cittadini
Ci siamo sempre opposti ad ipotesi di tal genere e continueremo a farlo con fermezza e determinazione specie ora che stiamo facendo quel salto qualitativo concreto che porterà a breve alla fruizione pubblica del parco.
“Ogni città riceve la sua forma dal deserto cui si oppone”
I.CALVINO –Le città invisibili
        Vittoria Casa, Dirigente scolastico
        D.D. G. Cirincione

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LETTERA APERTA, del Dirigente scolastico del 1° Circolo didattico di Bagheria, Rosalba Bono

In riferimento all’annunciata ordinanza del Sindaco di Bagheria inerente alla riapertura del Corso Umberto al traffico veicolare e all’ affermazione dell’assessore alle Attività produttive, Alessandro Tomasello, circa l’eventuale destinazione degli spazi della Scuola “G. Bagnera” a parcheggio pubblico, appare opportuno, onde fugare congetture non realizzabili, fare chiarezza sulle competenze del Comune nel disporre dei locali scolastici e degli spazi esterni, facenti parte del medesimo complesso scolastico.

Risulta evidente che con la L. 11 gennaio 1996, n. 23 è stato disposto che i Comuni provvedano alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici destinati a sede di scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado, al loro adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza e igiene e a tutte le esigenze della Scuola. 

Al contrario i Comuni non possono vantare diritti sulla gestione delle Istituzioni scolastiche, di pertinenza esclusiva del dirigente scolastico e degli OO.CC., né sull’utilizzo degli spazi interni ed esterni all’edificio che, anche se temporaneo, non dovrà in alcun modo recare pregiudizio al funzionamento dei locali stessi, né al perseguimento dei fini istituzionali. 

I locali scolastici sono infatti destinati a scopi rientranti in ambiti di interesse per l’espletamento di attività aventi fini di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini. Anche fuori dall’orario scolastico i medesimi edifici possono essere utilizzati (previo consenso del dirigente competente) soltanto per attività che realizzino la funzione di scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile (art.12 L. 04/08/1977, n°517).
L’assenso o il non-assenso motivato del Dirigente Scolastico competente è vincolante per il Comune.

Appare eccessivo, a parere della scrivente, che ad oggi siano rimaste inevase da parte dell’Amministrazione comunale, del Sindaco e degli Assessori competenti tutte le richieste di interventi di manutenzione urgenti ed inderogabili, che la scuola ha puntualmente avanzato in base ai bisogni emergenti, per assicurare agli alunni un tempo scuola decoroso (si pensi ai servizi igienici, insufficienti e obsoleti, che gli stessi sono costretti a usare e alle continue infiltrazioni di acqua piovana dai tetti della scuola perché le grondaie non vengono liberate dalle foglie secche, all’impossibilità di utilizzo da parte delle scolaresche degli spazi verdi ricoperti da indecorose sterpaglie) e che invece con faciloneria e leggerezza l’Assessore alle Attività produttive dichiari di voler togliere quel poco di decoro che resta alla Scuola, trasformando lo spazio esterno in sterile e indecoroso parcheggio.

E’ così che verrebbe a realizzarsi la riqualificazione del patrimonio esistente, l'adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza e igiene, l'adeguamento delle strutture edilizie alle esigenze della scuola, la piena utilizzazione della struttura scolastica da parte della collettività per i fini culturali cui essa è destinata?
Per fortuna l’ultima parola spetta agli OO.CC. della Scuola e al Dirigente scolastico.
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Rosalba Bono

 

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