Associazione Pro handicap: 35 anni accanto ai disabili

Associazione Pro handicap: 35 anni accanto ai disabili

attualita
Typography

Nacque nel lontano 1979 l'Associazione Pro handicap, Vivere...vivere insieme Onlus, grazie alla sarificio e all'impegno di Irene Savona e di tanti altri: giovedì pomeriggio nella sede di via Città di Palermo, prova vivente che i beni confiscati possono avere un uso sociale, si è svolta una assemblea-festa per ricordare la ricorrenza.

I ragazzi, e sono oltre un centinaio quelli che usufruiscono dei servizi dell'Associazione, i familiari, Padre Francesco Michele Stabile, Irene Savona, vera bandiera della Pro-H, oltre al consigliere Bellanti del Mov 5 stelle e all'assessore Puleo: si ricorda la strada fatta e quella ancora tantissima che rimane da fare, per non penalizzare due volte le famiglie di questi ragazzi.

Allora l'Associazione nacque dall'esigenza di dare una mano alle famiglie, una volta cessata cessata la frequenza scolastica dei ragazzi; ma dare una mano soprattutto a loro, per consentire  con le attività ludiche o di lavoro, un  sia pure parziale inserimento nel circuito del lavoro e di una vita normale, sollecitandoe sviluppando anche le capacità e le inclinazioni che questi ragazzi dimostrano di possedere.

Per un lunghissimo peridodo la sede della Pro-H rimase in via Consolare, da tre anni è stata trasferita in un immobile confiscato alla mafia in via città di Palermo, più piccolo sì, ma  reso confortevole dall'amore dei genitori e dei volontari.

Viene frequentato nei pomeriggi dai ragazzi che svolgono attività ricreative, socio- assistenziali e cognitive, e si va a finire semopre sullo stesso tasto: per fare il salto di qualità, per passare dall'attività ludico-assistenziale a forme più evolute d sostegno alla disabilità non basta l'amore  e la dedizione dei genitori e l'impegno profuso dai volontari, ma occorre coinvolgere personale qualificato e altamente specializzato.

In poche parole ci vogliono risorse, che in questo momento, e lo dice senza mezzi termini l'assessore Maria Puleo nel suo intervento rispondendo alle sollecitazioni di Irene Savona, non ci sono.

Qualcuno propone di affidarsi a contributi volontari, cosa che già in parte avviene ma nella situazione economica che Bagheria attraversa, sembra una proposta difficile da percorrere.

In chiusura Irene Savona consegna tre attestati di fedeltà a tre soci fondatori reduci dal 1979: Padre Francesco Michele Stabile, Giuseppa Martorana e Stefano Caruso. Poi brindisi edolcetti.