E' difficile riconoscere in questa pietraia la 'quota' del cosiddetto 'Lido del Carabiniere' riservata agli 'ospiti' esterni: la mareggiata di ottobre ha lasciato dietro di sè danni difficilmente sanabili nel breve periodo.
Migliaia di metri cubi di sabbia sono stati strappati all'arenile facendo venire allo scoperto la foresta di pietre sottostanti, in quella zona che in estate è l'unico angolino riservato agli esterni; ma c'è da dire che anche la spiaggetta riservata anche agli ospiti 'istituzionali' del lido è ridotta malissimo e sarà difficilmente frequentabile soprattutto dai bambini per la presenza di massi enormi e aguzzi affioranti.
Il gestore di un tempo del lido, tale Saccullo, in occasione di queste ditruttive mareggiate per il 'ripascimento' dell'arenile usava un metodo apparentemente insensato, ma in realtà straordinariamente efficace; riempiva l'intera spiaggia di tonnellate di terra rossa vegetale proveniente da scavi per la realizzazione delle fondamenta degli edifici, cosicchè l'azione delle onde trasferiva in mare la componente più pesante ed in primavera quell'incredibile tappetto rosso mattone si era trasformato in sabbia bianchissima.
Un intervento del genere con tutti gi aspetti di competenze e autorizzazioni oggi potrebbe sembrare impossibile, però bisognerà provarci.
