E' stata una mattinata di gioia e condivisione la grande sfilata di carnevale a Bagheria lungo il Corso Butera e Corso Umberto, che ha visto più di 1500 bambini delle scuole elementari bagheresi con genitori e insegnanti, dare vita ad un festoso corteo in maschera terminato nell'atrio del Cirincione con musica e balli.
Un fiume di persone allegro e colorato che ha letteralmente travolto per qualche ora l'austerità del Corso Umberto.
Alla manifestazione hanno preso parte tutte le scuole elementari di Bagheria, che con il coordinamento dell'amministrazione comunale e il prezioso aiuto delle famiglie sono riusciti a realizzare un evento che i bambini non dimenticheranno molto presto. Quasi tutti i costumi sono stati realizzati con estrema cura dei dettagli dalle famiglie dei bambini, scegliendo liberamente un tema in comune ispirato alla storia o alla fantasia.
Così nel corteo potevamo trovare: soldati romani, gli antichi egizi, uomini delle caverne, orde di pirati, oltre alle immancabili principesse e fatine varie.
Una manifestazione riuscita al di là di ogni rosea previsione per la sua genuina spontaneità, che traspariva lampante negli sguardi e nei sorrisi dei piccoli.
In una società afflitta da mille problemi giornate come queste hanno la capacità di rinfondere la fiducia nel futuro e in quelli che saranno i grandi di domani, contribuendo a rinsaldare quel senso di comunità che sembra perduto.
Un evento che oltre al carattere ludico e spensierato ha anche altre delle connotazioni forse meno visibili, ma altrettanto importanti, per le orme che lasciano nella formazione delle nuove generazioni.
Una formazione che la rete di scuole bagheresi tenta di rendere sempre più aperta alla società, nell'intento di formare si buoni studenti, ma anche dei cittadini migliori, attraverso la socialità all'aria aperta e la condivisione di momenti come quello di oggi.
Una scuola pubblica spesso maltrattata, ma che rappresenta oggi più che mai il valore aggiunto e la ricchezza di un Italia in cui le certezze vacillano sempre più.
Lorenzo Gargano
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Nella foto di copertina: le classi 4G e 4H della scuola elementare Emanuela Loi
