Qualche parola su MImmo - di Giuliana Larato

Qualche parola su MImmo - di Giuliana Larato

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Che dire di Mimmo Gargano?
“Forte come una roccia … dolce come il miele” questa la scritta di una tazza che le nipotine, Gaia e Gloria, gli hanno regalato al suo 72esimo compleanno.

Gloria diceva di nonno Mimmo “E’ come un padre per me..c’è sempre stato nella mia vita”…”E’ il mio eroe perché non si arrende … supera tutte le difficoltà senza abbattersi mai”.
Così è stato sino alla malattia.
Di fronte a questa la consapevolezza e la conoscenza di medico non lo hanno aiutato.
Non ha mai creduto di avere una possibilità ma ha fatto tutto quello che c’era da fare pur soffrendo e non confidando nelle cure.
Credo lo abbia fatto per tutti noi che gli stavamo vicini, che lo abbiamo nel cuore.
Un punto di riferimento forte per tutti, capace di commuoversi e di esprimere condivisione di fronte alle cose dolorose della vita, autentico, diretto, critico quasi di mestiere.
Cuoco insuperabile di pasticcio, risotti, pizza e sfincione ( a volte troppo generoso di sale), appassionato di musica e di caccia, con una memoria da ragazzino su aree vastissime di cultura, coltivatore di un terreno degno del vigore più invidiabile.
Formato sicuramente alla responsabilità come dice il su amico carissimo, professore F. Lo Piparo, ma capace di rilassarsi, di divertirsi, di scherzare, di organizzare momenti conviviali con tanti amici e parenti.
Figlio attento, fratello “guida”, amico stimolante, marito impeccabile e protettivo, padre presente, per i figli esempio di vita, di onestà e di generosità, suocero affettuoso… in ogni ruolo si dava interamente senza risparmiarsi.
“Nonno impavido ed energico” secondo Gaia, la nipotina “capa” come la chiamava Mimmo, “Onesto” secondo la seconda nipotina, Rossella, “tenero e buono” secondo Bianca e Allegra (terza e quinta nipotina), “dolce e gentile” secondo Gloria (la quarta nipotina). Forse Vittorio (ultimo arrivato) direbbe di lui “nonno baffone!!!!”.
Apparentemente trasgressivo Mimmo era profondamente attaccato alle tradizioni, ai valori più profondi.
Non ci sono parole che non risultino banali per parlare di un uomo unico, ricco di risorse intellettive ed emotive, così complesso, con aspetti del carattere molto difficili con cui era altrettanto difficile confrontarsi.
Medico sino in fondo nel prendersi cura di tutti, nel soccorrere chi avesse bisogno.
Unica consolazione che non soffra più e l’affetto che gli abbiamo dato giorno dopo giorno … la dolcezza di Mirella (moglie impareggiabile e meravigliosa), il suo equilibrio, la sua forza …… l’energia, la presenza, l’esserci di Carmelo, Mariele e Carlo (i suoi figli), il non cedere di Mariele sempre pronta a sollecitarlo ad alimentarsi nei momenti peggiori … la vicinanza delle sorelle, dei cognati, degli amici, dei nipoti …….
le paroline dolci, i suoni, il richiamo alla vita dei suoi carissimi nipoti Gaia, Rossella, Bianca, Gloria, Allegra e Vittorio.
Chissà se adesso, come dice suo figlio Carmelo, “attaccherà turilla” anche con Dio!!!!
C’è sempre stato e continuerà ad essere nei nostri ricordi …… sempre,

Giuliana Larato (nuora)

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