Pronto chi spia? due gravi mistificazioni della verità.

Pronto chi spia? due gravi mistificazioni della verità.

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Riceviamo e Pubblichiamo: Nel giugno 2008, "Il Giornale" titolava: Tutti gli italiani sono intercettati. Il ministro della Giustizia Angeluccio Alfano, nostro siciliano doc, da parte sua così denunciava: "Sotto controllo l'intero Paese. È un abuso."
Come a dire: su 60 mln di italiani (22 mln di famiglie) più di 45 mln (solo adulti sposati, senza contare i maggiorenni) saremmo intercettati!

Certo, la cosa appare un po' esagerata, anzi lo è tanto da essere una vera e propria bufala (così come dice A.Ingroia nel suo libro ‘C'era una volta l'intercettazione', dal quale sono stati tratti alcuni passaggi).
Vediamo, dunque, perché.

Nel 2008 il ministro dice: "Secondo un mio calcolo empirico (e sta qui l'inghippo: nel calcolo personale spicciolo) e non scientifico (che non è complicato fare e che sarebbe stato per lui più corretto fare nei confronti dei cittadini), è probabilmente intercettata una grandissima parte del nostro Paese ... Le persone intercettate nel 2007 sono state 124.845. Ma poi ciascuna fa o riceve mediamente 30 telefonate al giorno. Così si arriva a 3 milioni di intercettazioni."

Che ambiguo uso delle parole! Non è corretto prendere in giro i cittadini, facendo credere che si è altrettanto indagati sol perché si chiami o si è chiamati da un telefono sotto controllo; ed, inoltre, scambiando il numero di persone indagate, perciò sotto controllo, col numero di utenze telefoniche usate delle stesse!

Ancora, se stiamo ipotizzando che 124.845 sia il numero di telefoni sotto controllo e non il numero dei decreti di intercettazione emessi dall'autorità giudiziaria per ogni telefono della persona sotto controllo, compreso quindi il numero dei decreti per le proroghe (in media 10 per ogni telefono), la bugia è ancora più grande, in quanto il n.ro di persone indagate diminuisce drasticamente.
Il ministro sa bene che persona indagata è una persona le cui utenze telefoniche (che possono essere svariate) sono sotto controllo. E poiché quando si telefona si parla ovviamente con un'altra persona (mica si parla al telefono con se stessi!) questa persona (chiamata o che chiama anche per una pizza) non viene automaticamente messa sotto controllo, nel senso che non è necessariamente persona indagata: potrà diventarlo se si parleranno di cose ‘strambe'!

Parlare di 3 mln di intercettati è, dunque, una clamorosa ‘sparata' dei soliti imbonitori valida solo per gli allocchi!

Il ministro non deve dire "le persone intercettate nel 2007 sono state 124.845", bensì "le utenze telefoniche sotto controllo, facenti capo a persone indagate che possono usare più telefoni, sono state 124.845". Ciò vuol dire che il numero della persone indagate è, ovviamente, minore (e di molto) del n.ro dei telefoni utilizzati e, dunque, intercettati. Valga un esempio: si supponga che le persone indagate usino (mediamente e per difetto) 6 telefoni (utenze), es.: due telefoni fissi (casa e ufficio), più quello in auto e più tre cellulari

(Si è accertato ad esempio che un importante uomo politico siciliano imputato per fatti di mafia, in due anni ha usato una ventina di carte telefoniche diverse, sette cellulari a lui intestati, e decine intestati ad altri, nonché una mezza dozzina di varie utenze fisse). Facendo riferimento al numero 124845 dichiarato dal ministro, le persone intercettate (perché indagate) sarebbero 20.807 (pari a 124.845 diviso le 6 utenze mediamente utilizzate).

Il numero di 124845 sono telefoni non persone! Quindi il ministro sbaglia di brutto! Possibile che nessuno glielo spieghi o non lo capisce? Inoltre, le 20.800 persone indagate (che non sono 3 mln!) inciderebbero, su 45 mln di italiani, meno dello 0,46 per mille, ossia 46 indagati ogni centomila italiani (adulti sposati)!

A Bagheria ad esempio (19000 famiglie, 38000 adulti sposati, quindi esclusi i single) sarebbero 18! Ma se anche fossero 50 o più, SAREMMO PERCIO' TUTTI INDAGATI!?!?

La bugia è grave. Addirittura, se come sopra citato, i 124.845 dovessero essere decreti di intercettazione, il n.ro delle persone indagate si ridurrebbe drasticamente perché pari a 124.845 diviso 60 (6 utenze x 10 proroghe/per indagato).

"Le intercettazioni costano troppo" - Questa, dell'incidenza dei costi sulla spesa della Giustizia, è un'altra grossa mistificazione, menzogna. Vediamo perché. Ha detto il ministro Angeluccio Alfano: " le spesa sulle intercettazioni è in continua crescita; è aumentata del 50% dal 2003 al 2006 e occupa ormai il 33% delle spese della Giustizia".

Ma come fa a dirlo se i dati diffusi dallo stesso (suo) Ministero dicono che la spesa per le intercettazioni nel 2005 è stata di 286 mln, nel 2006 di 246 mln, nel 2007 di 224 mln , una riduzione media, dunque, del 20% l'anno?

Inoltre, se nel 2007 le spese per la Giustizia sono state di 7,7 mld, la somma di 224 mln incide sui 7,7 mld in misura del 2,9% e non del 33%!!!!! E, vi sarebbe ancora da considerare che questo 2,9% comprende i soldi (questi sì che si dovrebbero eliminare) che, malgrado la telefonata intercettata venga già pagata dall'utente sotto controllo, lo Stato paga una seconda volta la compagnia telefonica e a tariffa intera, cioè maggiore di quella pagata dall'utente.

In Germania, per esempio, lo Stato non paga nulla per la telefonata intercettata.

In Italia, gli italiani paghiamo come sempre. E non solo, sempre nel 2,9% vi sono comprese le spese, addirittura, del noleggio delle apparecchiature per l'intercettazione! Possibile che i corpi di polizia non possono essere una volta per tutte adeguatamente dotati delle strumentazioni,e che occorra ricorrere a ditte private?

Quindi, anziché eliminare le intercettazioni che tanto fango, ma tanto fango .... hanno fatto emergere, non sarebbe opportuno eliminare quelle ben altre assurde spese sopra indicate e garantire ancora meglio noi italiani contro la inarrestabile corruzione e le organizzazioni mafiose?

Ma, se è veramente così tanta la paura dei tanti ‘potenti' e ‘onesti' personaggi, quali politici, imprenditori, finanzieri, amministratori ecc, di essere intercettati per le cose ‘buone' che fanno, che si perde pure il controllo della veridicità di quanto si vuol garantire come verità pur di togliere tale strumento e imbavagliare la stampa, questo Governo vuole realmente tutelare noi italiani? La risposta è: NO!

Una chicca: pare che, se fosse stato in vigore ciò che il Governo vuole approvare, il caso Scajola non sarebbe emerso ora, ma forse, si ripete forse, fra tre o quattro anni .... E lui sempre ministro!

Si può, dunque, continuare ad avere fiducia a questi signori del Governo e ai tantissimi parlamentari della maggioranza resi, poveretti, così ‘assenti'? La risposta è: NO!

una voce bagherese

 

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