L'assessore Gino Di Stefano: " Questa è la mia verità"

L'assessore Gino Di Stefano: " Questa è la mia verità"

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Gentile Direttore, Le chiedo di ospitare sul suo giornale, la mia risposta al signor Piero Ceraulo ed i chiarimenti alla CITTA' sulla questione del depuratore di Aspra......

Della questione che riguardava la mancata corresponsione degli stipendi agli operai impiegati presso il depuratore di Aspra

per eseguire i lavori di adeguamento dello stesso, me ne sono occupato subito e con tempestività.

Gli stessi operai, in occasione di una mia visita in cantiere, mi avevano sottoposto il problema del mancato pagamento di alcune mensilità.

Sin da subito ho sollecitato personalmente la Società consortile che ha vinto l'appalto ad adempire ai propri obblighi ed ho fatto si che gli uffici del mio assessorato lo mettessero per iscritto, considerato anche che il Comune ha ricevuto diverse segnalazioni da parte dei fornitori per i mancati pagamenti ed ha sollecitato la ditta a pagare con nota prot. n° 61548 del 06.08.2010.
Appare chiaro che non ci sono mancanze sulla gestione delle opere pubbliche a Bagheria.

Semmai, ho alcuni chiarimenti da fare sull'intera questione, e precisamente:

è palese sin dal giovedì 11 novembre 2010 che il sindacalista in questione, forse preso da tanti altri problemi, non conosce i fatti in modo esatto, infatti dall'articolo pubblicato sul sito www.livesicilia.it ha fatto dichiarazioni prive di fondamento e contenenti inesattezze eclatanti che spero siano state rese in buona fede.

Nello stesso articolo, dal titolo "Da quattro mesi senza stipendio - Si fermano gli operai del cantiere" venivano fatte affermazioni, considerazioni ed accuse del tutto sconsiderate e pretestuose, venivano posti interrogativi e domande nei confronti dell'Amministrazione Comunale di Bagheria che solo uno sprovveduto poteva fare, che in parte vengono da me qui riportate in questa mia risposta.

......."L'azienda ha vinto, infatti, la gara pubblica indetta dal Comune di Bagheria (di cui Aspra è frazione). Importo netto dei lavori, più di 3 milioni di euro. Denaro che adesso sembra essere finito, dato che la società dichiara di non avere più i mezzi per pagare gli stipendi dei propri operai. "I lavori sono iniziati nel gennaio di quest'anno e sarebbero dovuti terminare il 17 settembre scorso", spiega a Live Sicilia Piero Ceraulo, segretario di Fillea Cgil, "non si capisce come questi soldi possano essere terminati. Tra l'altro non si spiega come mai un'azienda che vinca un appalto pubblico si riveli incapace di adempiere agli obblighi minimi verso i propri dipendenti. Una ditta che non ha la capacità per pagare i lavoratori possibilmente non ha nemmeno i requisiti economici per svolgere certi lavori."

Da qui la domanda fondamentale:
"come ha fatto a vincere l'appalto, se si sta rivelando inadempiente e sommersa dai debiti?"

La questione è stata sollevata circa un mese fa dai sindacalisti Cgil di fronte all'assessore ai lavori pubblici di Bagheria, Giacinto Di Stefano.

"In quell'occasione", racconta Ceraulo, "l'assessore prima giudicò fuori luogo la presenza di Cgil, sminuendo la questione e sostenendo che il caso si sarebbe potuto gestire senza coinvolgere il sindacato. In seguito promise un contentino di mille euro ai lavoratori e assicurò che il problema sarebbe stato risolto in una settimana. Ma dopo un mese siamo ancora qui senza che sia stata trovata una soluzione".

L'assessore Di Stefano, interpellato da Live Sicilia, getta acqua sul fuoco. "Quella del mese scorso è stata solo una riunione informale con la Cgil. Il problema è stato già praticamente risolto".
Intanto dopo un mese gli operai aspettano ancora lo stipendio. "Ci sono lavoratori che non riescono a pagare il mutuo perché non vedono una lira da 4 mesi", spiega il segretario di Fillea Cgil. "c'è il sospetto che la Finsid abbia utilizzato il denaro derivante dagli stati di avanzamento, elargiti dal Comune, per coprire i propri debiti pregressi invece che pagare le spettanze dei lavoratori. Trattandosi di una vera e propria frode, l'amministrazione comunale avrebbe il dovere di indagare e scendere in campo a fianco dei lavoratori.
Ma finora il Comune si è mostrato indifferente".

"Quello che faremo", conclude Ceraulo, " è dare attuazione al decreto ministeriale 145/2000 che consente il blocco degli stati di avanzamento. In questo modo il Comune di Bagheria è vincolato: non appena ha la disponibilità finanziaria per farlo, dovrà pagare gli stipendi e i contributi ai operai. Nel frattempo da domani mattina il cantiere sarà in stato di agitazione e i lavori saranno bloccati finché la ditta non si impegnerà a garantire lo stipendio ai propri dipendenti .........."

Sin qui le notizie pubblicate.

A questo, mi pare opportuno e doveroso rispondere in modo puntuale e preciso, e non l'ho fatto prima per evitare di incorrere in errori ed omissioni:

Con riferimento all'importo dei lavori si deve precisare che l'ammontare dell'appalto al netto del ribasso d'asta è di € 3.704.765,93 oltre € 154.520,88 per oneri di sicurezza;
Che fino ad oggi sono stati contabilizzati lavori per € 1.251.124,09 ed emessi n° 2 stati di avanzamento lavori e n° 2 certificati per l'importo rispettivamente di € 616.800,00 ed € 628.000,00, oltre IVA al 10%.
Quindi, potete stare sicuri che la rimanente parte dei soldi non è scomparsa e non sono finiti.

La gara è stata esperita dall'UREGA (Ufficio Regionale per le Gare d'Appalto) di Palermo e non dal Comune di Bagheria;
Con verbale del 10.04.2009 la commissione di gara dell'UREGA ha dato mandato ad una sub-commissione di verificare le anomalie delle offerte ai sensi dell'art. 21 del testo coordinato della Legge 109/94;
La sub commissione ha espresso la propria positiva valutazione in ordine alla congruità dell'offerta presentata dalla ditta Consorzio Stabile Valori s.c. a r.l. di Roma;

Con verbale dell'11.09.2009 la Commissione ha aggiudicato, pertanto, la gara alla ditta prima citata.

Come già ribadito telefonicamente al giornale on-line (livesicilia.it), l'incontro con i dipendenti è stato del tutto casuale e comunque, essendo una riunione informale, la presenza del sindacato poteva far presupporre che a monte ci fosse stata una richiesta da parte di quest'ultimo per affrontare il problema (mai pervenuta); in quell'occasione nell'intento di difendere i diritti dei lavoratori è stato raccomandato alla ditta di provvedere immediatamente a dare un acconto ai lavoratori e urgentemente, il successivo lunedi per la precisione, e non alla fine del mese come dichiarato dal sindacalista, a liquidare le loro spettanze.

Si precisa che questa Amministrazione non ha proceduto a liquidare direttamente le spettanze ai lavoratori, così come previsto dall'art. 13 del D.M. 145/00, in quanto è venuta a conoscenza solo in seguito alla nota della CGIL, pervenuta al prot. n° 86007 del 10.11.2010, il giorno prima dell'uscita dell'art. pubblicato su livesicilia.it, forse a giustificare carenze e mancanze da parte del sindacalista coinvolto.

C'è da dire che i controlli dovuti dall'Ufficio sono stati finora eseguiti e ciò per verificare che i contributi e le assicurazioni dei lavoratori fossero stati pagati (questo controllo avviene con richiesta telematica del Documento Unico per la Regolarità Contributiva) e che siano state rispettate le condizioni di sicurezza dei lavoratori attraverso ispezioni costanti da parte del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione.

In ultimo, per mettere fine alla questione, per quanto riguarda le minacce ai dipendenti di un possibile allontanamento dal cantiere, ad eliminare equivoci e/o strumentalizzazioni, il sottoscritto non ha mai intimidito o minacciato nessun operaio, ha sempre voluto mediare sulla questione cercando di mantenere rapporti cordiali con entrambe le parti in questione, con l'unico intento di portare a conclusione nel più breve tempo possibile i lavori per arrecare minor danno possibile all'A.C. ed ai cittadini della frazione di Aspra.
A supporto di quello che scrivo, di cui me ne assumo paternità e responsabilità, il presente documento viene sottoscritto e controfirmato dagli stessi lavoratori solo per l'ultima parte, che riguarda le inesistenti minacce agli stessi lavoratori.
Sicuro di aver ben rappresentato la questione, mi auguro per il proseguo dei lavori, che episodi del genere non si ripetano.

Auspico una fattiva collaborazione con il sindacato "Fillea Cgil", così come già accaduto in passato per i lavoratori di Palazzo Butera.

Ringrazio le redazioni di "livesicilia.it" e de "il Settimanale di Bagheria" per la possibilità di replica.

Firmato  Assessore ai Lavori Pubblici Gino Di Stefano

Seguono nel documento le firme autografe dei quattro operai. (N.D.R.)

La foto di copertina è uno scatto   di   STUDIO 7 BATTISTA

 

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