Al via quasi in contemporanea le kermesse elettorali dei candidati a sindaco: fanno da battistrada Vincenzo Lo Meo e Vincenzo Provino che giovedì scorso con due manifestazioni di taglio diverso, hanno salpato le ancore.
Per Vincenzo Lo Meo più che una vera e propria kermesse elettorale, quella di giovedì scorso all'Hotel Aspra mare, con tanto di presentazione di candidati e programma, che arriverà probabilmente dopo la presentazione delle liste, è stata una parata dei "big" locali e provinciali che lo sosterranno.
C'erano i massimi rappresentanti regionali dei partiti o delle "quote" di partito chesi impegneranno per la sua elezione.
C'erano il F.L.I. in forze, presenti con Alessandro Aricò e Nino Lo Presti, Bernardo Mattarella per il P.D., Francesco Musotto, che ha specificato di essere presente per la sua vicinanza con "Progetto per Bagheria" di Pino Fricano, e Mario Parlavecchio per l'U.D.C.
Clima eccitato ed anche teso, anchè perché il ritardo con cui è arrivato Musotto veniva letto sotto diversi aspetti, i leader provinciali a parlottare a gruppetti di due e tre, però poi tutti assieme al tavolo della presidenza, a sottolineare e condividere la candidatura unitaria di Vincenzo Lo Meo.
In platea prevalente la presenza delle donne e degli uomini del P.D., e dell'U.D.C., meno vistosa quella di F.L.I. e de l'Altra Bagheria, anche perché probabilmente si tratta di facce ancora nuove alle scene politiche.
Gli interventi hanno ricalcato il leif motif di quella che sarà la campagna elettorale di Vincenzo Lo Meo: il suo è uno schieramento alternativo a quello di Biagio Sciortino, ed in effetti Lo Meo è tra i pochi presenti che con Sciortino non hanno mai avuto alcunché a che spartire.
E poi la politica del fare: i partiti come strumento per il cambiamento al di fuori di schemi e sigle, soprattutto in una realtà locale dove conta risolvere i problemi della quotidiana amministrazione.
E l'agenda dei problemi li detta in qualche modo la città: raccolta e smaltimento rifiuti, qualità dei servizi, nuove fasce di povertà, necessità di individuare e percorrere una politica che punti al rilancio dell'economia e delle imprese.
Più popolare e informale l'iniziativa messa in campo dalle liste, il Patto, Sviluppo e legalità e Sicilia vera, che sostengono V. Provino
I novanta, anzi gli ottantadue perchè otto candidati sono ancora "coperti", anche perchè all'ultimo minuto come era inevitabile che accadesse, qualche candidato eccellelente è stato arruolato da altri partiti, vengono chiamati uno ad uno per nome e cognome dal candidato a sindaco Provino, che in qualche caso neaccenna alla storia personale. Nella platea del Sueprcinema c'è un grosso entusiasmo e l'aspettativa di un risultato che molti sperano clamoroso.
Se volessimo dare una definizione della platea e delle candidature potremmo dire che nelle liste di V.Provino, c'è quella borghesia fatta di persone perbene stanche di come vanno le cose, e che di fronte ad una rappresentanza politica considerata trasversalmente incapace, maggioranza e opposizione, di tutelare gli interessi della comunità che è stata chiamata a dirigere, vuole riprendersi in mano le proprie sorti e il proprio destino.
Si notano in una serie di dettagli,e anche nel linguaggio di chi interviene, un linguaggio che non è da "professionisti" della politica.
Però c'è, dietro queste candidature una ferrea e incrollabile convinzione che esista, anche in un confronto elettorale amministrativo, che solitamente privilegia amicizie, parentele e clientele, uno spazio per un voto di opinione e di protesta che possa diventare una vera e propria proposta politica.
Poi c'è Cateno De Luca, che infiamma la platea con i suoi toni da tribuno. Un riferimento regionale importante per le liste del dr.V.Provino
