Bocciato definitivamente il Piano regolatore generale di Bagheria

Bocciato definitivamente il Piano regolatore generale di Bagheria

attualita
Typography


Il consiglio di giustizia amministrativa, come avevamo anticipato oltre un mese fa, ha rigettato l'istanza di revocazione della sentenza dello stesso C.G.A. n.960/ 2010 presentata per conto dell'amministrazione  dall'avvocato Franco Lupo.

La richiesta è stata giudicata inammissibile, perchè come la legge esplicitamente prevede, la "revocazione" è possibile allorchè la contraddittorietà delle sentenza operi nei confronti dello stesso soggetto, e non sulla stessa materia, come era il caso in questione.

Questa sentenza mette una pietra tombale sul Piano regolatore generale di Bagheria approvato nel 2002, in conseguenza di un incarico, rivelatosi nella forma scorretto, dato dai commissari straordinari, alla facoltà di Architettura di Palermo durante il primo commissariamento del 1993.

Il Piano regolatore oggi bocciato ha naturalmente in questo anni esplicato i suoi effetti, per cui lo scenario che si apre è estremamente confuso.

Non solo, ma oltre all'edilizia privata si bloccherà anche l'edilizia pubblica anche per opere già progettate, finanziate e messe in gara, perchè il presupposto di un'opera, anche pubblica, è la conformità dell'opera di progetto con la destinazione del Piano regolatore generale.

E non parliamo di opere di poco conto, a partire dalla recente variante al Piano di insediamento delle attività produttive di Aspra.

C'è chi naturalmente interessato sostiene, che in atto lo strumento ordinatorio del territorio è il Piano Regolatore approvato nel 1976, altri invece ritengono che, per il lungo periodo trascorso, non si possa assumere come unità di misura una programmazione urbanistica operata quasi quaranta anni fa ed ormai largamente superata dallo stato di fatto.

Si apriranno naturalmente constenziosi, con probabili richieste di risarcimento forse milionarie (in euro naturalmente).

L'amministrazione si era già preparata a questa evenienza accelerando tutti gli iter approvativi per richieste edificatorie già presentate, anche perchè dal momento in cui nelle prossime settimane la sentenza verrà notificata al Comune, scatterà la mannaia.

Nessuna richiesta di concessione potrà essere esaminata, nè tantomeno accolta, neanche un certificato di destinazione potrà essere rilasciato.

Per quanto riguarda le concessioni già rilasciate nelle ultime settimane, il richiedente dovrà dimostrare di avere comunicato la data di inizio lavori.

Insomma una totale paralisi dell'edilizia che viene a colpire una economia, quale quella bagherese già in serie difficoltà.

Come uscirne?

Lo deciderà l'amministrazione, anche se l'orientamento che è sembrato emergere nell'incontro cittadino con l'avvocato Francesco Lupo, è quello di accelerare al massimo l'iter per la revisione genarale del Piano, affidata questa agli Uffici dell'urbanistica del Comune.

Ma per quanto bene e veloci si possa andare, anche con un semplice "copia e incolla" del Piano bocciato, passerà almeno un anno, e dietro l'angolo, come dicevamo, c'è il rischio di una probabile richiesta di risarcimenti se, come pare, l'amministrazione non volesse ssumere come punto di riferimento il Piano regolatore del 1976.