Ancora sgomberata via Chiavettieri: i cittadini gridano allo scandalo

Ancora sgomberata via Chiavettieri: i cittadini gridano allo scandalo

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L'atto definitivo è quello dello scorso 26 ottobre, quando gli Ufficiali della Polizia municipale di Palermo hanno posto i sigilli ai locali della nota strada del centro storico di Palermo. Ma l'accanimento a singhiozzo contro l'intera zona è noto da tempo, fino ad arrivare agli accadimenti della sera del 30 settembre quando

125 sedie, 4 ombrelloni, 40 tavoli, 6 poltrone, 12 fioriere, 4 impianti musicali e 2 pedane sono state portate via dalla strada e multato il proprietario del locale che dalla via prende il nome, stritolato nella giungla delle annose questioni burocratiche con l'amministrazione.

La gente di Palermo non ci sta. Vuole indietro la sua strada, i suoi locali, le sue abitudini, e dal web è partito un movimento clamoroso che ha già portato in piazza tutte le persone che pensano si tratti dell'ennesimo atto inaccettabile e miope del comune di Palermo.

Riprendiamoci via Chiavettieri Ora, è l'imperativo che impazza sulla rete in queste ore e che su facebook conta già migliaia di adepti. Abbiamo contattato il fondatore del gruppo ed il primo 'agitatore' della protesta, Antonio Vena, il quale ha così risposto alle nostre domande:

M. G. Tu sei il promotore dell'iniziativa Riprendiamoci via Chiavettieri Ora, che cosa significa?

A. Vena Significa che nello stesso spirito degli imprenditori che entrarono in via Chiavettieri, conosciuta come via di prostituzione e certamente di malaffare, noi avventori, clienti, affezionati del particolarissimo aggregamento sociale che si creava in quella strada, ci avventuriamo in questa iniziativa. Riappropriarsi di via Chiavettieri è un bisogno culturale e sociale ineliminabile. Lo vediamo dal successo sul web e in strada.

M. G. Via Chiavettieri non è teatro nuovo per azioni censorie di questo tipo. Perchè secondo te?

A. Vena Personalmente non amo parlare per sentito dire e il nostro impegno non riguarda carte e leggi. In ogni caso lo sgombero di un'intera strada e l'eliminazione de facto delle attività commerciali di via chiavettieri sembra un iperuso di forza amministrativa. Le voci dicono che tutto ciò sia preparatorio a una grande speculazione immobiliare nella zona della Vucciria. Fuori i locali e gli schiamazzi, dentro i loft per la borghesia palermitana. Sono ciechi.

M. G. Capisco. Credi ci sia una specie di discrasia fra l'intervento poliziesco dell'altra notte e la riedizione di manifestazioni culturali di grande attualità in città che fanno del centro storico palermitano il loro cavallo di battaglia. Penso all'esaltazione della "Vucciria" come topos letterario, monumentale e gastronomico...

A. Vena Penso che il mito della Vucciria sia dovuto alla specialissima situazione di melting pot sociale, culturale ed etnico integratosi con l'antica tradizione commerciale e folkloristica del Mercato. Ma questo è stato creato per mano invisibile dalla società dei residenti e degli avventori. Non mi risulta alcuna iniziativa politica a suo supporto. L'assenza della politica, l'assenza di una qualunque visione culturale sul centro storico ha scatenato il potere inarrestabile dell'Amministrazione.

M. G. E' buffo come la grande movida europea si sia radicalizzata proprio nei centri storici delle città. Viuzze dimenticate, cortili barocchi, il new design fa mostra di se in allestimenti dagli accostamenti clamorosi, il reperto esaltato dal plexiglass, il finger food che fa chic sulle bocche della noblesse... Da Lisbona a Parigi, da Madrid a Catania, perchè pensi che Palermo sia ai margini invece di questo trend?

A. Vena Credo sia timidezza intelletuale. in politica come negli affari, in sicilia ma non solo, si investe sul "sicuro". Sicuro inteso come solito, non innovativo e anti novativo. le strade d'Europa sono piene di artisti di strada, tavoli e tavolini. Cos'è per questa gente il fervore culturale se pensano di investire in edilizia nel centro storico come se non ci fossero già migliaia di appartamenti vuoti e pronti a Palermo. Cos'è il lavoro se non quello che fa compromessi per averlo e per darlo? La piccola imprenditoria del centro storico non risponde semplicemente alle esigenze della classe politica e a quella vetero impreditoriale. E' un piccolo nuovo che avanza, ostacolato dalle leggi che prova disperatamente ad applicare. Palermo non è Madrid, non è Den Haag e non è Colonia perché non è una città per la giovane impresa.

M. G. Prima dicevi che l'attivismo della vostra protesta è lontano dalla politica così come dalla ricerca di patrocini. La tua voce, insieme a quella di già migliaia di persone, è quella di un abitante della zona e frequentatore dei locali sequestrati. Come intendete evitare che il vostro appello risulti solamente una voce fuori dal coro?

A. Vena Non siamo una voce fuori dal coro. Non cantiamo e non contiamo. Manifestiamo con la presenza e l'impegno il disagio di essere cancellati dal fruire di una parte vitale della città. il forte fastidio di vedere una vita, una città è da considerare un essere vivente, che viene legalmente quanto proditoriamente soffocata. Noi siamo Palermo e siamo via Chiavettieri. Che è una profusione dal basso, dagli individui non organizzati e dai lavoratori, di vita socievole e sociale per questa città.

M. G. D'accordo. C'è stato un sit-in ieri sera ed una baraonda di cassonetti rivoltati il giorno prima. Come intendete muovervi adesso?

A. Vena La baronda dell'altro giorno è da stigmatizzare. Ci sono stati disagi per i cittadini. E' stata dovuta dall'esasperazione dei lavoratori della strada. Da condannare ma comprensibile. Senza creare disagi in questa città non si muove nulla. Non è questo però lo spirito della nostra iniziativa. Stiamo studiando nuovi eventi e iniziative, nell'ambito della legalità e nella massima creatività. Ve ne daremo notizia quanto prima.

M. G. In bocca al lupo per la vostra battaglia. Anzi, nostra.

A. Vena Grazie mille.

Le foto sono di Antonio Vena

Contatti: Antonio Vena : https://www.facebook.com/antonio.vena

Gruppo facebook Riprendiamoci via Chiavettieri Ora : https://www.facebook.com/groups/311889908825825/

 

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