Vincenzo Lo Meo:servono due-tre anni per il risanamento dei conti

Vincenzo Lo Meo:servono due-tre anni per il risanamento dei conti

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Bagheria 8 novembre 2011 - Lo Meo, anche se assente da Bagheria, è continuamente in contatto telefonico con assessori, funzionari e colleghi sindaci per cercare di trovare soluzioni

a due delle "emergenze" che sta attraversando Bagheria legate, come sappiamo, allo smaltimento dei rifiuti e all'approvazione del bilancio.

Noi l'abbiamo contattato telefonicamente e riportiamo sinteticamente il contenuto della chiaccherata.

Sarebbe stata  già trovata una soluzione per il problema dello smaltimento, i cui termini sono noti: il contratto con l'AMIA che gestisce la discarica di Bellolampo è stato stipulato dal Coinres, e non era stato sinora possibile riportarlo in capo ai singoli comuni, con il risultato che l'AMIA aveva "stoppato" il conferimento della spazzatura a Bellolampo da parte dei comuni del Coinres e Bagheria tra questi.

Secondo notizie di qualche ora fa il sindaco di Baucina Ciro Coniglio sarebbe riuscito a trovare per i comuni di Bagheria, Baucina, Villabate e Santa Flavia che si stanno muovendo in sintonìa, la possibilità della cosidetta "delegazione di pagamento", vale a dire che sarà il singolo comune e non il Coinres in quanto tale, ormai suotato via via delle funzioni, a rispondere degli impegni che andrà direttamente ad assumere con l'AMIA.

In tempi quindi estremamente rapidi, potrebbe trattarsi anche di poche ore, la questione del conferimento a discarica dei rifiuti dovrebbe trovare soluzione.

L'altra vicenda spinosa è quella del bilancio, materia in cui  si va facendo strada un orientamento che verrà percorso sino in fondo: anche se non in linea con i parametri previsti dal patto di stabilità, il bilancio di previsione 2011, comunque sia, verrà approvato nella riunione di Giunta prevista per  lunedì 14 novembre, in tempo per ottemperare alla scadenza imposta, pare consensualmente con l'amministrazione, dal commissario Angelo Saieva.

"Occorre- dice Lo Meo- avere consapevolezza che il "risanamento" delle casse comunali è un'azione per cui saranno necessari due o tre anni di sacrifici, di tagli di servizi, di eliminazione di spese non essenziali, dopodichè potranno essere avviate le misure di rilancio".

Ed aggiunge: "Supereremo il malpancismo di qualche assessore o consigliere: in una barca in difficoltà tutti debbono lavorare per salvarsi. Non è pensabile che qualcuno possa defilarsi."

Lo Meo fa un'ammissione che anche l'assessore al bilancio Fara Pipia ci aveva riferito nella mattinata di oggi, e cioè che la situazione chiara si è avuta solo quando i revisori si sono insediati  ( "colposo" quindi si può considerare il ritardo della loro nomina n.d.r.) e le cifre sono emerse in tutta la loro drammaticità.

L'assessore Pipia imputa altresì le difficoltà per il rispetto dei parametri di stabilità ad una recentissima normativa più rigorosa rispetto a quella degli anni precedenti.

I provvedimento di blocco degli impegni di spesa, di revoca di impegni ancora non operativi e di tagli a impegni già assunti dovevano essere presi, come ora si dice in coro, qualche mese fà, già subito dopo l'insediamento.

La cosa che sembra venir fuori, a parte l'elemento dei debiti fuori bilancio che starebbero emergendo solo ora, è che non tutto il danno sia imputabile alla vecchia amministrazione: anche se è vero che l'amministrazione Sciortino si è giovata di poste in entrata straordinarie ( i milioni di risarcimento della sentenza di Michele Aiello con il comune parte civile e il credito, difficilmente esigibile, di 3 milioni di euro dell'EAS), purtuttavia su queste poste in entrata, viene correttamente riconosciuto  che non era stato fatto alcun impegno in uscita, vale a dire erano state utilizzate solo come somme a pareggio senza essere cioè impegnate.

Sarebbe invece accaduto che abbiano fatto sentire conseguenze negative le minori entrate legate a certe voci  (Tosap soprattutto e introiti da sanatorie ) il maggiore esborso per alcuni locali in affitto, la proroga di alcuni contratti molto onerosi per il comune (quello con l'AST per esempio).

Sembra però di capire che la situazione non sia affatto compromessa, ma che con una oculata gestione finanziaria nel medio periodo si possa guardare al futuro con ottimismo.

Lo Meo è consapevole delle difficoltà, ma ben deciso ad andare avanti:"Non voglio passare dice come il sindaco che ha raddoppiato la Tarsu e che ha dichiarato il dissesto finanziario del Comune", e conclude "Entro due-tre anni ce la faremo a venir fuori dal tunnel".

Angelo Gargano

 

 

 

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