Lascia Pippo Bonura, l'edicolante che ha fatto leggere i bagheresi

Lascia Pippo Bonura, l'edicolante che ha fatto leggere i bagheresi

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Lascia dopo trentotto anni di onorato servizio, è il caso di dirlo, Pippo Bonura, edicolante in corso Umberto.

Arrivò giovane a Bagheria a sostituire lo zio il mitico signor Nicola Nicotra che sin dai primi anni ‘60 aveva l’edicola proprio sul marciapiede davanti alle vecchie poste, e che a noi giovani sessantottini ricchi di interessi e avidi di letture, ma poveri di argent, i giornali e le riviste ce li vendeva anche a “cririenza”.

Era comprensivo il signor Nicotra della nostra  sfacciata gioventù e naturalmente credeva alla nostra parola, cui mai a dire  il vero venimmo meno: ma succedeva di attraversare periodi bui in cui si prendeva il caffè “a cririenza” al Bar Cristallo, (quando però c’era u zu Binirittu),  il panino con mortadella sempre “a cririenza” dal “tabacchino” Morana in piazza Palagonìa; per cui quando per un motivo o per l’altro eravamo, e succedeva spesso, costretti a ritardare nei pagamenti settimanali, la passeggiata nel corso Umberto era uno slalom per evitare di entrare nel campo visivo  dei nostri creditori.

Altri tempi, purtroppo.

Pippo sapeva parlare con raffinati intellettuali, con gli studenti, con i semplici lavoratori e con le casalinghe e i pensionati: non sapremo mai se tutti i libri o le riviste o il dvd che ti consigliava li avesse letti o visti, ma te li decantava con una capacità di persuasione che ce li rifilava quasi sempre.

Se un libro, e qualunque esso fosse, ti incuriosiva, Pippo non aveva dubbi:”E’ bellissimo, ti diceva, ti consiglio di leggerlo”.

Naturalmente lui quel libro non l’aveva letto, però aveva il polso degli umori e delle opinioni di centinaia e centinaia di lettori.

Pippo non è stato un semplice giornalaio, è stato un missionario della lettura: conosceva uno per uno i suoi clienti, il loro livello culturale e le loro disponibilità economiche e per tutti trovava un consiglio, per i collezionisti aveva l’ultima novità, e anche se gli chiedevi la luna, ti diceva subito che te l’avrebbe fatta avere l’indomani.

Da lui avevi la certezza di poter trovare il libro “allegato” al giornale, che nelle altre edicole andava a ruba ed era subito esaurito, perchè era in grado di prenotarne in base alla sua clientela la quantità di copie che avrebbe potuto vendere.

"Costrinse", e usiamo questa espressione naturalmente con ammirazione, a leggere migliaia e migliaia di libri a migliaia di bagheresi.

Pippo è stato anche l’antesignano di quell’edicola “globale”, in cui assieme ai tradizionali giornali si vendevano libri, video, e quant’altro.

Per un lungo periodo fu l’unica vera libreria esistente a Bagheria: un luogo dove si va ad oziare, a guardare i titoli, a conversare con un amico che ti da consigli su cosa leggere.

La pedonalizzazione del corso Umberto lo aveva molto contrariato, lui costretto a vendere un genere  di consumo al “passaggio”, però dopo il periodo dei “lavori in corso” i clienti più affezionati tornarono da lui, perché da Pippo non si comprava solo il giornale: si commentava un titolo, si chiedeva una informazione, si scambiava una battuta.

Un grazie ad una persona che lascia un  lavoro che ha amato, che ha esercitato con straordinario impegno e professionalità e che nel suo piccolo ha consentito a far crescere culturalmente la nostra comunità.

L’augurio è naturalmente che Pippo si possa godere un più che meritato riposo, magari leggendo un po’ di quei numerosissimi libri che ci ha, in quasi quaranta anni, consigliato

 

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