Il nuovo 'corso' della politica - di Biagio Sciortino

Il nuovo 'corso' della politica - di Biagio Sciortino

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Bisogna avere il coraggio di difendere le proprie idee ed essere consequenziali nei comportamenti e nei modi di vivere.

Secondo il mio modesto parere oggi la politica vive di troppi compromessi e di troppe “Cambiali” da riscuotere da parte di creditori che hanno fornito voti e sostegno durante le campagne elettorali.

Non si deve temere il giudizio degli altri, le critiche anche le più severe servono ad ognuno di noi per crescere e diventare più uomini!
Sento il bisogno di scrivere e dire ai Bagheresi ciò che ho ascoltato in giro per la città in questi giorni.

Si torna a parlare di Corso Umberto aperto/chiuso, parzialmente chiuso e chi più ne ha più ne metta……….

Mi sembra incredibile, con tutto il rispetto per chi nel corso ci lavora e ci vive, ma non credo che oggi con la crisi economica che attanaglia tutti e soprattutto le attività commerciali, si possa identificare come “responsabile” unico la pedonalizzazione del Corso Umberto.

Tale situazione a mio avviso dipende principalmente da due aspetti

1) La perdurante crisi economica che rende quasi inesistente la possibilità di un lavoro, e per coloro che un lavoro lo hanno il reddito diventa sempre più inadeguato all’aumento del costo della vita.
2) Il cambiamento degli “stili di vita”; infatti le poche risorse a disposizione delle famiglie vengono spese negli ipermercati e centri commerciali che continuano a nascere come funghi nella zona e che cannibalizzano i negozi tradizionali.

Paradossalmente la domenica è molto più facile incontrare le famiglie bagheresi a passeggio tra i corridoi dei centri commerciali che sul Corso Umberto!
Una domanda provocatoria mi sorge, per i commercianti del Corso Umberto sarebbe meglio aprire il corso al traffico o chiudere i centri commerciali?

Rispetto le idee altrui e rispetto troppo i commercianti per non dire ciò che ho sempre detto, anche durante la campagna elettorale perdendo consensi utili per un Sindaco uscente, ma ho avuto la forza di continuare a pensare a tutta la città ai bambini, alle mamme, agli anziani ed a coloro che volevano tornare a riassaporare una sana vita di socializzazione nel Cuore del Paese.

Non ho cambiato opinione prima, durante e dopo le elezioni perché credo fortemente che la pedonalizzazione del Centro Storico sia un azione di civiltà di cui non possiamo fare o meno, ci avviciniamo di più agli standard europei. Altri concorrenti hanno cambiato opinione a secondo delle convenienze politico/amministrative.

Io non condanno o peggio ancora non giudico nessuno, però ripeto ogni uomo deve poter dare voce alla propria coscienza ed alla propria dignità di cittadino libero da condizionamenti.

Non penso assolutamente che la mia sia l’unica idea percorribile.

Riconosco infatti anche di non avere fatto in tempo a creare delle infrastrutture (parcheggi, strisce blu, bus elettrici, videosorveglianza etc.) e mi assumo le mie responsabilità, e faccio i conti con i miei errori, ma chiedo ad altri cosa hanno fatto durante quest’anno di amministrazione?

Voglio concludere nel rispetto delle idee altrui ma non posso “opportunisticamente” cambiare opinione su un traguardo raggiunto faticosamente in questi anni e “vendermi” per ottenere chissà quali consensi.

Il corso è un patrimonio di tutti noi bagheresi ed oggi in un terribile momento di recessione economica, le famiglie che non riescono a chiudere il fine mese, che hanno tagliato il superfluo non possiamo privarli di uno “spazio comune” di vitale importanza per una normalità che diventa essenziale ai nostri giorni per i nostri cittadini.

Mi scuso con chi la pensa diversamente con i commercianti e con gli abitanti del corso, adesso la palla passa all’Amministrazione!