Presentato alla Regione il progetto di legge sul marchio DE.CO.

Presentato alla Regione il progetto di legge sul marchio DE.CO.

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Vale la pena ricordare che la De.CO. e' un riconoscimento che le amministrazioni comunali conferiscono a quei prodotti, soprattutto della filiera agro-alimentare e dell'artigianato, che si legano in maniera indissolubile alla storia e alla tradizione di una data cittadina. In realtà la De.Co. è una prima elementare difesa ai pericoli della globalizzazione che tende ad omogeinizzare e a mortificare le identità locali. La disciplina della De.Co. È un'idea di Gino Veronelli che la propose nel lontano 1959.

L’appiattimento culturale, così come la sempre più insistente dipendenza umana da modalità di vita fast life , ha condotto Gino Veronelli ad inserire nel dibattito nazionale di fine secolo e millennio lo strumento delle De.Co. per la tutela di quelli che lui amava definire “giacimenti gastronomici” d’Italia, facenti parte di un patrimonio storico e civile che affonda le sue radici nella stessa antichità umana. 

Questo messaggio e' già stato raccolto da oltre un migliaio di comuni Italiani,che pur in mancanza di un chiaro quadro normativo,hanno adottato la disciplina della Denominazione comunale come strumento di difesa e di promozione delle loro eccellenze produttive e della loro identità storica e culturale.

Numerosi sono gli esempi legati a questa scelta come il panettone di Milano,  i coltelli di Luras, i carciofi di Ladispoli, il Mais di Marano, i tappeti di Sarule.

Anche la Sicilia sembra aver colto l'opportunità offerta dalla De.Co. Ricordiamo a mo di esempio alcuni prodotti a cui e' stata conferita la De.Co. : il cioccolato di Modica,il Buccellato e la Ceramica di Casteldaccia,la fragola di Maletto (Catania),la fragola di Marsala,le Minni di Virgini di Sambuca.

L'assenza pero' di un chiaro dispositivo legislativo creava incertezze e dubbi soprattutto riguardo ad alcuni prodotti già protetti da altre discipline (DOC,DOP,DOPG ecc.).

Fare chiarezza in questo delicato settore e' lo spirito del disegno di legge n° 185 del 23 gennaio 2013,”Disciplina e valorizzazione delle Denominazioni Comunali (De.Co.)" primo firmatario On. Giovanni Di Giacinto presidente del gruppo “Lista Crocetta” all'assemblea regionale Siciliana.

Tale impegno da parte di Giovanni Di Giacinto e' coerente con quanto fatto in qualità di Sindaco .

Casteldaccia infatti si e' distinta negli ultimi anni per il particolare impegno della sua amministrazione nel diffondere e promuovere la cultura della Denominazione Comunale.

Oltre ad aver conferito la denominazione comunale al buccellato e alla sua ceramica artistica,ha organizzato un importante convegno sulla difesa e promozione delle eccellenze produttive insieme ad altri comuni siciliani che avevano adottato la disciplina della De.Co.

Di particolare interesse l'intervento del professore Roberto De Donno uno dei maggiori esperti di denominazione comunale italiani.

Il provvedimento legislativo presentato all'assemblea regionale (firmato tra l'altro anhe dagli onorevoli .A.Malafarina,S.Oddo,Nello di Pasquale e G.B.Coltraro) si sviluppa in 6 articoli .Mentre il primo articolo indica il quadro normativo in cui trova giustificazione la Denominazione Comunale,i successivi articoli indicano l'ambito di applicazione e l'iter per il conferimento della De.Co.

Viene inoltre costituito il registro siciliano per le denominazioni comunali ed un particolare articolo riguarda l'adozione di iniziative volte alla diffusione e la promozione dei prodotti De.Co.

La denominazione Comunale viene conferita a quei prodotti della filiera agroalimentare , o dell'artigianato o a tradizioni enogastronomiche che si legano indissolubilmente alla storia e alle tradizione di un comune e che vantino una storicità ed una tradizione di almeno venti anni.

La denominazione Comunale può essere conferita altresì a quelle sagre ,eventi o manifestazioni che vantando una storicità di almeno 50 anni , hanno coinvolto gli interessi di enti , Pro-Loco e associazioni.

Un complesso di norme che mette l'ente locale comune nelle condizioni di difendere attraverso la tutela delle proprie eccellenze produttive,la difesa della propria storia delle proprie tradizioni e dell'immenso patrimonio culturale delle nostre città.La Sicilia dopo il Veneto è la seconda regione Italiana a proporre una disciplina regionale delle denominazioni comunali.

Vincenzo Accurso 

assessore alle attività produttive del Comune di Casteldaccia