Cronaca

E’ accaduto nel tardo pomeriggio di ieri a Ficarazzi (PA), quando la pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione ha tratto in arresto nella flagranza di reato Daguanno Luigi, nato a Palermo il classe 1992, ivi residente, noto alle forze dell’ordine, già Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di Palermo.

Il prevenuto, unitamente ad altro soggetto riuscito a fuggire, veniva sorpreso dai militari operanti all’interno di un agrumeto a Ficarazzi, in via Dante, intento ad asportare 400 kg circa di limoni che aveva già caricato sul ciclomotore a tre ruote Ape Piaggio.

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I due avevano praticato un foro alla recinzione esterna della proprietà.

Il mezzo è stato sottoposto a sequestro, mentre la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, dopo aver presentato denuncia di furto.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in caserma nei confronti del Daguanno, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo nella giornata odierna presso il Tribunale di Termini Imerese (Pa). Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Palermo.

Sono ancora in corso indagini dei Carabinieri della Stazione di Ficarazzi al fine di identificare il complice.

Da settimane organi di informazione, semplici cittadini di Aspra, associazioni, documentano su facebook l'abbandono di fatto del depuratore comunale di Aspra: niente personale, da tempo i fanghi residuati di depurazione non vengono rimossi, per lunghi periodi il depuratore ha sversato direttamente in mare come sta avvenendo in questi giorni e come viene inequivocabilemnte documentato da foto e video postate sulla rete.

Una situazione gravissima ed un rischio enorme per tutti, per quello che abbiamo potuto intuire, in un momento in cui inizia la stagione balneare.

Finalmente l'amministrazione si sveglia e sul sito del comune viene pubblicato un rassicurante comunicato che ci informa che il comune darà (o ha già dato?) l'affidamento diretto. Mancano come sempre le notizie più importanti: a chi, per quanto tempo e a che prezzo sta avvenendo questo affidamento diretto; potrebbero sembrare dettagli, ma non lo sono naturalmente.

E poi la polemica con i frantoi, giusta e condivisibile in linea generale,  in questo momento, ci pare che sia del tutto fuori stagione: i controlli e le accuse circostanziate volendo si possono rimandare al momento giusto. 

Questo è il testo del comunicato.

L’amministrazione comunale interviene, in urgenza, con un affidamento diretto, per tamponare le problematiche relative agli sversamenti di liquami provenienti dal depuratore di Aspra.

“Sino a quando non ci sarà l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato all’Amap che dovrebbe avvenire a giorni – spiega il sindaco, Patrizio Cinque – ed in sostituzione dell’inadempiente Ato idrico 1 dopo il fallimento di APS (acque Potabili Siciliane) è stato necessario correre ai ripari con questo affidamento urgente, visto che le manovre che riguardano il depuratore di Aspra ed il cosiddetto pennello a mare devono essere fatte da tecnici specializzati e non possono essere fatte da personale comunale”.

L’amministrazione comunale, ascoltando anche le segnalazioni pervenute dalla Frazione marinara, si è subito attivata per risolvere le problematiche della condotta a mare.

La salute dei cittadini è uno dei nostri principali obiettivi – spiega Cinque – lo dimostrano le azioni che riguardano la raccolta dei rifiuti. E’ altrettanto vero che l’inquinamento delle nostre coste è causato anche da scarichi abusivi di abitazioni o di aziende che scaricano anche i residui della spremitura delle olive direttamente in depuratore. Su questo versante prosegue l’azione di controllo”.

Fonte Ufficio Stampa del comune di Bagheria 

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E' accaduto intorno alle 13 di ieri presso un frigo-macello di Mezzoiuso il grave incidente che ha visto protagonista un operaio di Casteldaccia E.F. di 41 anni che lavora nella struttura.Lo riporta il Giornale di Sicilia di oggi in un articolo a firma di Mario Raimondi. I particolari dell'accaduto non sono ancora del tutto chiari, fatto sta che per cause da accertare il cavallo, pare imbizzarrito, avrebbe sferrato all'improvviso un potentissimo calcio al torace dell'uomo, provocandogli lesioni e ferite gravissime anche all'addome.

L'incidente è accaduto in vicinanza della stazione di servizio Esso che si trova sulla veloce Palermo-Agrigento

In conseguenza delle gravi comdizioni dell'uomo è' intervenuto l'elisoccorso che è riuscito ad atterrare nello spazio di un vicino cantiere e lo ha trasportato in un ospedale cittadino.

La dinamica dei fatti risulta ancora poco chiara, anche perchè il frigo-macello è in amministrazione controllata, essendo stato posto sotto sequestro in seguito all'Operazione Alexander, allorchè vennero sequestrati beni per un valore di diversi milioni di euro, tra cui appunto il frigo-macello.

L'ASP 6 avrebbe pagato la vori mai eseguti di derattizzazione, disinfestazione, pulizia, manutenzioni ecc... in base a determine false, per un importo di oltre 500.000 euro;  gli episodi risalgono al 2009 e 2010. 

Con l''ipotesi accusatoria di abuso d'ufficioe falso la Procura della Repubblica pertanto ha messo sotto inchiesta ventinove persone fra imprenditori, dirigenti e funzionari dell'Azienda sanitaria palermitana che al tempo ricoprivano ruoli di gestione o di controllo. Alcuni nel frattempo hanno cambiato incarico o sono andati in pensione.

Tra i 29 indagati ci sono tre bagheresi: Giovanni Mineo, oggi in pensione, già responsabile del servizio di economato, Vincenzo Barone, direttore amministrativo, e Vincenzo Lo Medico responsabile del Dipartimento appalti e forniture. 

Questo l'elenco completo: Francesco Paolo Leone (responsabile dell'Unità operativa "Spese in economia" dell'Asp 6), Giovanni Battista Mineo (direttore "Servizio dipartimentale economale"), Vincenzo Barone (direttore amministrativo), Francesco Giosuè (direttore "Dipartimento gestione appalti e forniture"), Vincenzo Siragusa (direttore "Dipartimento gestione risorse economiche"), Giuseppe Cappello (funzionario), Vincenzo Sanzone (funzionario), Sergio Consagra (funzionario "Dipartimento gestione risorse economiche"), Salvatore Rubino (direttore "Servizio dipartimentale economale"), Vincenzo Lo Medico (direttore "Dipartimento gestione appalti e forniture"), Giuseppe La Duca (dipendente), Caterina Pilara (responsabile "Servizio contabilità generale"), Gaetano Giammona (responsabile "Segreteria coordinamento commissione invalidi civili"), Valentina Russo (dirigente medico).

A questi si aggiungono gli imprenditori: Matteo Pezzino, Giuseppe Muratore, Ferdinando Torregrossa, Matteo Galluzzo, Francesca Guercio, Rosella Musicò, Daniele Miranda, Giuseppe Zarcone, Arianna Di Lorenzo, Rosanna Favarò, Carmelo Spedale, Caterina Favarò, Filippo Favarò, Salvatore Torregrossa, Rosa Bianca Crivello, ai quali vengono contestati, a vario titolo, alcuni reati fiscali perché non ci sarebbe corrispondenza fra le determine dell'Asp e la documentazione contabile delle imprese . 

 Nei mesi scorsi hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini: a questo punto delle indagini gli indagati potranno presentare, tramite i loro avvocati, la richiesta di essere interrogati per chiarire le loro posizioni o delle memorie difensive. Dopo l'esame di questi riscontri i magistrati decideranno l'eventuale rinvio a giudizio dei soggetti coinvolti.

In realtà a scoprire le irregolarità fu proprio uno degli odierni indagati, Vincenzo Lo Medico, che, secondo quanto scrive oggi Livesicilia.it sarà uno dei primi a presentarsi in Procura per chiarire tutto;  tra la documentazione 'sospetta' c'erano determine solo in copia e non in originale, molte senza firma, altre riportavano numeri di protocollo già utilizzati in altri atti amministrativi, alcuni lavori erano stati frazionati in piccoli interventi per fare affidamenti diretti, in diverse occasioni le fatture erano gonfiate oppure riportavano cifre diverse fra originale e copia, spesso si sforava il budget stabilito a inizio anno.

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