Cronaca


E' accaduto nella tarda mattinata di ieri, verso le ore 12:15, in Misilmeri , località Portella di mare, quando i carabinieri della locale stazione e del nucleo radiomobile della compagnia di misilmeri, intervenivano a seguito di richiesta telefonica pervenuta tramite 112 presso privata abitazione ove era stato segnalato un incendio, notavano fiamme sprigionarsi dalla bombola del gas della cucina nonché la presenza di persone all’interno dell’immobile.

Militari operanti provvedevano immediatamente a trascinare fuori dallo stabile il manufatto e domare l’incendio, onde limitare il pericolo di esplosione, per poi entrare nuovamente nell’abitazione, colma delle esalazioni emesse dal fuoco, ed estrarre le occupanti madre e figlia:
-       m. g nata a palermo classe 1962, in evidente stato confusionale;
-       d. g. nata a palermo classe 1996, priva di sensi.

Veniva pertanto richiesto l’immediato intervento di personale sanitario del 118, intervenuti poco dopo, constatando lo stato di intossicazione delle malcapitate. dopo aver prestato loro i primi soccorsi sono state trasportarle presso l’ospedale “buccheri la ferla” di palermo e nella prima mattinata odierna sono state dimesse, dopo gli accertamenti di competenza.

Sul luogo dell’incendio sono intervenuti i vv.ff. di palermo, che hanno verificato la messa in sicurezza della bombola e l’assenza di danni strutturali allo stabile. gli investigatori attribuivano l’incendio a probabili cause accidentali.
lievi i danni all’abitazione, in corso di quantificazione.

E' morto questa notte nella propria casa di Aspra all'età di 86 anni il fotografo Mimmo Pintacuda: colpito da un ictus, da qualche settimana era stato ricoverato presso l'Ospedale  'Buccheri La Ferla'.

 

Come diciamo nel titolo aveva ispirato lo straordinario personaggio di Alfredo del film premio Oscar di Peppuccio Tornatore 'Nuovo cinema Paradiso'.

Ma non solo: aveva magistralmente descritto attraverso i suoi veri e propri tours fotografici la vita della parte di umanità più debole, i bambini, gli anziani, gli emigrati.

Alla moglie Maria, ai figli Franca, Paolo, Angelo, Giuseppe e Laura, alle sorelle Franca e Pina l'abbraccio affettuoso della redazione di Bagherianews e di Angelo Gargano in particolare.

I funerali si svolgeranno lunedì 23 dicembre alle ore 10.00 alla Chiesa Madre.

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Con Mimmo Pintacuda un altro pezzo della storia bella di Bagheria se ne è andata: con lui va via uno di quegli uomini che hanno onorato e tenuto alto il nome di Bagheria in Italia e fuori d'Italia.

Mimmo era esponente di primo piano, di quella Bagheria della cultura, del sapere, delle arti, delle professioni e dell'imprenditoria sana e operosa, che ci rende orgogliosi di essere nati e di vivere in questa città.

Qualche giorno fa era mancato a 94 anni un altro artista artigiano, scultore del legno, Gaetano Clemente

E' in età matura che Pintacuda scopre questa sua voglia di scavare e di interrogare la realtà attrraverso l'obiettivo della macchina fotografica ed il perchè è anche abbastanza semplice, e tutta la vita di Mimmo Pintacuda ma anche di altri lo testimonia.

Primum vivere, deinde philosophare

Barcamenarsi tra la necessità di un lavoro che dia da vivere a te e alla tua famiglia ed una passione che non riesce sempre a darti le ali per volare. Succede a tanti, ma Pintacuda visse le sue due vite parallele con grande serenità, senza farsene un cruccio accettando la realtà.

Ed i frutti di questa serena consapevolezza, sia pure tardivi, ci sono stati: Mimmo è stato di fatto viene consegnato alla storia dalla trasposizione cinematografica del personaggio che era nella vita, e cioè  un proiezionista, Mimmo Pintacuda-Alfredo, che incontra il giovanissimo Peppuccio Tornatore-Totò, aspirante regista, e  a cui trasmette tutta la sua scienza e sapienza.

L'incontro nato casualmente al cinema Vittoria, già Littorio, tra Tornatore e Pintacuda sarà fecondo di risultati.

C'è una cosa che Pintacuda amava dirci del piccolo Tornatore e che qui vogliamo ricordare: quando a Mimmo, che gli prospettava una vita grama con l'attività di proiezionista, il ragazzino lestamente rispose: 'Ma io non voglio fare il proiezionista, io voglio fare il regista' 

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Ma al di là della trasposizione cinematografica Pintacuda vive di vita propria, e soprattutto delle proprie qualità artistiche, ed anche se  inizia tardi l'attività, brucia le tappe: ottiene riconoscimenti nazionali al Premio Italia, lanciato dal settimanale Epoca, lavora al Giornale di Sicilia, che nel 1969 lo invia in America, da cui torna con uno straordinario reportage sugli emigrati, che diventano una mostra "Diario di un emigrante" che avrà una sede prestigiosa, la Galleria d'arte moderna di Palermo, ed andrà anche all'estero.

E' la realtà la tavolozza su cui Pintacuda fissa il suo obiettivo, la realtà umana, sociale, urbanistica: ed è in queste esperienze che dà il meglio di sè: le immagini dei bambini per le strade, la solitudine degli anziani, e Tornatore riprenderà nel suo primo documentario 'Scene di morte a Bagheria', il degradoe l'aggressione al territorio.

Seguono le mostre e i cataloghi, le recensioni e gli apprezzamenti. Alcuni dei titoli delle mostre e dei cataloghi: "Quando i bambini ci guardano", "Anziani", "Bagheria ieri e oggi", dobbiamo alla passione di Mimmo Pintaciuda ( e sia detto per inciso a quella di Angelo Restivo) che oggi possiamo riconoscerci in fotoe immagini di decennie decenni fa, anche perchè oltre che fotografo Mimmo era appassionato ricercatore e collezionista di foto antiche.

Senza volerci impancare a critici d'arte c'è un filo che accomunò in qualche modo alcuni grandi artisti bagheresi: il loro essere intrisi, permeati, e profondamente  immersi nella realtà e nel loro tempo, elementi che permisero loro di esprimersi ed attingere in certi casi eccelsi livelli artistici, fu anche, in qualche modo, anche il loro limite.

Vale per Renato Guttuso, vale per Ignazio Buttitta, vale per Mimmo Pintacuda. Bagheria, la Sicilia, i siciliani, il mondo agricolo, la storia, le vicende e i colori, di quegli anni sessanta-settanta sono stati il tessuto che hanno usato per confezionare le loro opere, quadri, foto, poesie.

Per tornare a Pintacuda: ha dato alla nostra comunità più di quanto non abbia ricevuto.

Ed era questo il suo rovello, soprattutto negli anni della maturità: una Bagheria della politica, ma non solo, troppo lontana e disattenta verso i suoi figli migliori.

Ed anche per questo  nel 2006 affiferà alla Fondazione Alinari di Firenze il suo immenso patrimonio di 13.000 foto.

Di tutte le cose che sono state dette e scritte su di lui ne citiamo solo due: la presentazione ad una mostra del 1979 di Renato Guttuso e il ricordo di Peppuccio Tornatore.

Sriveva Guttuso:

"Bagheria deve essere riconoscente a Mimmo Pintacuda per l'amore, la costanza, l'intelligenza con cui è risucito a mettere assieme una eccezionale documentazione della Bagheria di ieri e di oggi.All'occhio fotografico rivoltoa cogliere particolari caratteristiche di ambiente, personaggi titpici, scorsi nascosti, Pintacuda ha saputo unire la coscienza civile, la consapevolezza del cittadino, la denuncia della distruzione cinica dei momumenti e del paesaggio."

E Tornatore:"Quello che le foto di Mimmo mostravano era tutto vero ed hanno ifnluenzato la mia capacità di vedere le cose da regista cinematografico"

Chiudiamo con due ricordi personali.

Il primo è quello del 18 luglio del 1978, data dl mio matrimonio: a realizzare il servizio fotografico di nozze avevamo chiamato Mimmo Pintacuda, e per quello che un tempo si chiamava il 'filmino', Peppuccio Tornatore.

Il secondo, ed ancora mi emoziona, risale alla primavera del 1981: in corso Umberto, di fronte la casa comunale, assieme a mia moglie spingiamo il passeggino con a bordo il nostro primo figlio di pochi mesi, ed incrociamo Mimmo Pintacuda.

E' un attimo: punta la macchina fotografica che portava sempre a tracolla e scatta una foto, bellissima, che ci consegnerà qualche giorno dopo e che ovviamente ancora oggi conserviamo.

 

Tre finanzieri sono stati arrestati a Palermo dai loro stessi colleghi delle Fiamme gialle:  Tobia Imparato, 43 anni, in servizio nel settore Navale, Felice Monterosso, 44 anni, addetto gli uffici amministrativi e Ferdinando Rinaldo, 49 anni, a cui sono stati concessi i domiciliari.

Assieme a loro arrestati  anche Gabriele Specchiarello, 39 anni, impiegato in un esercizio commerciale e Silvio Greco, 46 anni, artigiano.

Gli arrestati avrebbero simulato presunte irregolarità emerse durante controlli fiscali e minacciato un imprenditore e un professionista di multarli se non avessero dato loro denaro: queste le accuse nei confronti dei tre finanzieri arrestati oggi dalle Fiamme Gialle per un presunto giro di mazzette. I resti contestati sono tentativo di concussione, induzione alla corruzione e corruzione.

Le vittime, insospettite da alcune anomalie nei controlli, hanno denunciato tutto alla Finanza. Le Fiamme Gialle si sono rivolte alla Procura che ha aperto un'inchiesta, ch ha portato l'aggiunto Leonardo Agueci  e il pm Alessandro Picchi a richiedere i provvedimenti cautelari.

L'inchiesta che ha portato all' arresto di tre finanzieri è scattata a maggio scorso. Un imprenditore e un professionista si sono presentati al comando della Guardia di Finanza e hanno raccontato di avere subito un anomalo controllo fiscale. Hanno riferito, inoltre, di essere stati avvicinati da un vetraio, Silvio Greco, originario di Agrigento e da Gabriele Specchiarello, impiegato presso una ditta.

Entrambi sono stati arrestati. I due gli avevano anticipato che da lì a poco sarebbe potuto arrivare un controllo fiscale che avrebbe portato a guai seri, ma li avrebbero rassicurati che c'era la possibilità di mettere tutto a posto. Per rendere tutto credibile dopo qualche giorno dalle vittime si sono presentati i tre finanzieri: Ferdinando Rinaldo, Felice Monterosso e Tobia Imparato, che avrebbero messo in scena - si legge nella misura cautelare - 'un finto e approssimativo controllo fiscale'.

Poi le tre fiamme gialle avrebbero confermato che ci sarebbe stata la possibilità di sistemare tutto. Il comando provinciale della Finanza, a cui le vittime si sono rivolte, ha fatto presentate loro la denuncia e sono scattate le indagini coordinate dall'aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Alessandro Picchi.

Gli stessi finanzieri hanno immediatamente accertato che i tre colleghi, poi arrestati, non erano addetti alle verifiche fiscali, Rinaldo e Monterosso sono impiegati amministrativi, mentre Imparato lavora al settore Navale.

L'inchiesta è stata condotta grazie a intercettazioni e pedinamenti.

Nel corso dell'indagine sono stati accertati anche altri altri episodi di corruzione. Sempre con lo stesso metodo Greco e Specchiarello e i tre finanzieri avrebbero chiesto e ottenuto dal titolare di un distributore di benzina di Carini soldi e benzina gratis.

da tgs.it

 

 

Sotto Natale la piccola criminalità fa gli straordinari: anche per questo il  Movimento 5 stelle ha presentato una interrogazione al ministro dell'interno Angelino Alfano, chiedendo un potenziamento delle forze di polizia in una realtà quale quella di Bagheria, in cui le forze peposte alla sicurezza dei cittadini si trovano ad operare con mezzi spesso inadeguati in un comprensorio di oltre 100.000 abitanti.

Sequela di scippi nei giorni scorsi ai danni di pensionati che rivelavano un modus operandi comune.

Le vittima venivano seguite, e quindi successivamente intercettate, non più all'uscita degli uffici postali, ma  quasi sempre davanti il portone della propria abitazione, quando le cautele in qualche modo si attenuano o vengono del tutto meno.

Nelle ultime ore da segnalare un tentato furto in via Carà: i ladri erano riusciti ad entrare intorno alle 22 del 17 dicembre attraverso una finestra all'interno di una abitazione che si trova al 1° piano: l'occupante T.M. di 78 anni ha sentito dei rumori provenienti da una stanza dell'abitazione ed è riuscita a mettere in fuga i malviventi.

Furto invece consumato, e con un consistente bottino, sempre nella serata di martedì 17 in via Aiello a Bagheria: G.G. signora ultraottantenne si era allontanata dalla propria abitazione poco dopo le nove per andare a trovare una vicina di casa.

Al suo rientro dopo le ore 23, ha trovato la casa che  era stata messa sottosopra ed erano stati rubati un televisore Samsung 32 pollici e circa 1700 euro di denaro contante.

Un altro furto è stato consumato in contrada Accia, territorio di S.Flavia in una villetta bifamiliare occupata nel periodo estivo da G.V.e L.F., e dalla quale sono stati asportati parecchi infissi in alluminio, un motorino elettrico, un congelatore ed altri utensili da giardino.

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