Cronaca

Intorno alle 10 di questa mattina un incidente, dai risvolti abbastanza curiosi, è accaduto davanti all'ingresso dell'I.T.E.S. 'L.Sturzo' di Bagheria. Una moto di grossa cilindrata una Suzuki 1000, che proveniva da villa S.Cataldo ed era diretta verso S.Flavia, dopo lo scontro è andata a incastrarsi sotto un pullman dell'AST, utilizzato per il trasporto degli studenti.

La foto che riportiamo lascerebbe intendere che il conducente della moto possa essere rimasto ferito: in realtà il giovane ha riportato per fortuna solo qualche escoriazione sul corpo, fors'anche perchè è caduto prima dell'impatto con il pesante mezzo.

Ma la circostanza curiosa sta nel  fatto che il giovane, non appena rialzatosi, stando alle testimonianze di alcuni presenti, si è rapidamente allontanato dal luogo dell'incidente senza lasciare alcuna traccia.

I motivi si possono solo intuire: forse il mezzo era stato rubato, o il giovane se ne era semplicemente appropriato senza permesso, o anche perchè non aveva i documenti in regola.

Qualunque ipotesi sta in piedi, mentre gli agenti della Polizia Municipale intervenuti sul posto per i rilievi del caso, stanno già indagando per risalire all'identità del giovane e trovare una spiegazione per questo insolito comportamento.

Approfittando della sua condizione di superiore gerarchico e lasciando intender di potere metter i bastoni fra le ruote nella loro carriera  Letizia M. e Rosalia D.V.,  il dirigente in pensione della regione Salvatore Di Franco, oggi in pensione,  molestava due sue collaboratrici, Letizia M. e Rosalia D.V., che in maniera estremamente circostanziata hanno riferito in aula  delle avances ricevute e delle  minacce qualora non avessero aderito ai desideri del loro capoufficio: palpeggiamenti, baci, tentativi di toccamenti nelle zone intime sono state descritte con grande coraggio e dignità dalle due dipendenti.

I fatti risalenti al 2007, avevano allora portato alla sospensione dal servizio del Di Franco da parte del GIP, dopo una indagine portata avanti dagli agenti del commissariato Libertà.

La difesa di Di Franco ha sostenuto che le accuse erano frutto di astio personale delle due donne nei confronti del dirigente, che avrebbe avuto in animo di trasferirle legittimanente; ma il Tribunale, presidente Silvana Saguto, giudici a latere, Monica Sammartino e Luciana Caselli, non gli ha creduto e lo hanno condannato a quattro anni, oltre alla interdizione dei pubblici uffici ed a risarcire con 15.000 euro le vittime.

Sarà questo il tema dell'incontro che si terrà a Bagheria in aula consiliare venerdì prossimo 29 novembre alle ore 17, organizzato dal coordinamento territoriale dei Circoli del Pd. Ospite della manifestazione Vincenzo Liarda che da tempo è impegnato nella battaglia per il riuso sociale del feudo "Verbumcaudo" a Polizzi  Generosa, bene confiscato al boss mafioso Michele Greco.

Sarà un modo per manifestare la vicinanza della nostra comunità a Liarda, oggetto di recenti intimidazioni mafiose e focalizzare l'attenzione sui tanti beni confiscati alla mafia, non ancora utilizzati e su quelle imprese, passate allo Stato, che oggi vivono un grave momento di incertezza per il loro futuro. 

È il caso dell'ex aziende di Michele Aiello, Clinica Santa Teresa e quelle edili, che impiegano sul territorio qualche centinaio di lavoratori. Sullo sfondo, la legge di iniziativa popolare sul riuso sociale delle aziende sequestrate e confiscate alle mafie, per sfruttarne a pieno le potenzialità occupazionali e di sviluppo per i territori, per ampliare l'attuale copertura degli ammortizzatori sociali, favorire l'emersione alla legalità dell'azienda nel momento della gestione da parte dell'autorità giudiziaria, sostenere il percorso di riconversione delle aziende per rilanciarle nella fase di confisca.

Dal 1992 ad oggi i beni sequestrati assommano a un valore stimato di oltre 14 miliardi e 475 milioni di euro, di cui 7 miliardi oggetto di confisca definitiva, inoltre, sono state oltre 9 mila le ordinanze di custodia cautelare emesse, 922 le misure di prevenzione e 5223 le imprese monitorate.

IL CIRCOLO PD DI BAGHERIA
 

Dopo diverse notti di appostamenti e pedinamenti, la scorsa notte, gli uomini della Guardia Costiera di Porticello, hanno sorpreso un uomo intento a rubare carburante da un motopesca ormeggiato in porto.

Il ladro avvalendosi dell’ausilio di un’altra piccola imbarcazione, anch’essa rubata per lo scopo, dopo essersi affiancato al motopesca, trasbordava il gasolio trafugato versandolo in un grosso contenitore.
L’uomo alla vista dei militari della guardia costiera flavese, fuggiva gettandosi in mare e sottraendosi all’arresto si dileguava tra le numerose imbarcazioni presenti in porto.

Lo stesso identificato come F.F. di 40 anni è stato deferito all’A.G.
 

Comunicato dell'Ufficio circondariale marittimo di Porticello

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