Depuratore di Aspra, la relazione dell'Arpa conferma la presenza di anomalie

Depuratore di Aspra, la relazione dell'Arpa conferma la presenza di anomalie

cronaca
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Il presidente di Arpa Sicilia Giovanni Abbate ha relazionato sull'esito del sopralluogo effettuato qualche giorno fa presso il depuratore di Aspra, con una lettera inviata al nucleo NOE dei Carabinieri, al Comune di Bagheria e alla circoscrizione di Aspra:

"Facendo seguito alle numerose richieste telefoniche di abitanti della frazione di ASPRA nel Comune di Bagheria, accentuatesi con la conclusione della stagione estiva, il sottoscritto, congiuntamente al dott. Nicolò Tirone responsabile dell'U.O. Monitoraggi, si è recato, mercoledì 31 agosto alle ore 10.00 circa, presso l'impianto di depurazione delle acque reflue urbane del Comune di Bagheria. Premesso che già in data 22 agosto 2016 personale ispettivo di questa Struttura per il normale controllo routinario aveva già effettuato campioni di acque reflue in entrata ed in uscita dall'impianto di depurazione; i sottoscritti, anche su sollecitazione di personale del NOE Carabinieri e del vice presidente del Consiglio Circoscrizionale di ASPRA, hanno effettuato un sopralluogo muniti di idonea apparecchiatura per l'eventuale campionamento di emissioni diffuse.

Dal sopralluogo è emerso che in quasi tutta l'area esterna, circostante il depuratore comunale non si percepivano odori correlabili all'attività di depurazione. Solo nella parte sud dell'impianto (sempre all'esterno) ed in prossimità del canale di arrivo dei reflui si notava un persistente odore di “fogna”. Iniziata l'ispezione all'impianto ci si accorgeva che tre sedimentatori contenevano acqua giallastra con fanghi morti galleggianti mentre un sedimentatore, secondo quanto riferito dall'operatore, non era utilizzato per la rottura della condotta di adduzione.

In quest'ultimo sedimentatore probabilmente inattivo da circa un mese l'acqua era di colore verde per l'elevata crescita di materiale algale. Anche la qualità delle acque che in atto venivano scaricate, visivamente, appariva non ottimale.

E' probabile che a contribuire alla mancata efficienza depurativa dell'impianto, dimensionato per oltre 80.000 ab/eq, siano stati anche gli ingressi di acque reflue “anomale” che gli addetti all'impianto hanno rilevato, a partire dalla notte del 22 agosto, probabilmente in concomitanza con la ripresa dell'attività di alcune aziende ittico-conserviere. Tale ipotesi sarebbe avvalorata anche dalla presenza dei residui di materia grassa nel bicchiere di prelievo dell'autocampionatore del refluo in ingresso all'impianto:

Un ulteriore conferma di immissioni abusive, per lo più notturne, (evidenziabili dal campionamento orario nelle bottiglie dell'autocampionatore) è data dai campioni prelevati dagli addetti all'impianto il 30 agosto ed il 31 agosto

E' da ricordare che proprio il 31 agosto 2016 scadeva la gestione temporanea della depuratore da parte della ditta SOTECO con il subentro della ditta SIGE dal 01.09.2016. Prima di lasciare l'impianto è stato verificato il funzionamento del sistema di abbattimento degli odori che risultava ancora non completato, per interruzioni alla tubazione di aspirazione e per la mancata copertura di parti d'impianto. Nonostante fosse acceso mancava anche del collettamento al biofiltro. In conclusione, rispetto al sopralluogo del 22 agosto la situazione di efficienza dell'impianto era notevolmente scaduta, con la compromissione della flora batterica residente e della qualità della fase ossidativa.


firmato Il Direttore di ARPA Sicilia (Agenzia regionale protezione ambiente) f.f.
Dott. Giovanni Abbate

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