Operazione Octopus: 11 arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso, tra questi alcuni bagheresi - Nomi, foto e Video

Operazione Octopus: 11 arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso, tra questi alcuni bagheresi - Nomi, foto e Video

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La direzione distrettuale antimafia di Palermo ha delegato i carabinieri del comando provinciale ad eseguire nel corso della prima mattinata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il tribunale, nei confronti di 11 persone ritenute responsabili del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le indagini condotte hanno consentito di cristallizzare le convergenze degli interessi di cosa nostra – in città e in provincia – sul controllo di importanti aspetti organizzativi legati alla gestione dei locali notturni.

E’ emerso, invero, la caratteristica capacità dell’organizzazione mafiosa d’infiltrarsi e controllare in maniera pervasiva la gestione dei servizi di sicurezza privata espletata nei locali notturni palermitani e della provincia mediante la diretta imposizione dei soggetti addetti ai servizi di vigilanza e la doverosa corresponsione di un quantum per ogni operatore impiegato.

Interfaccia degli interessi del sodalizio mafioso nella gestione dei rapporti con gli esercenti dei locali notturni era Andrea CATALANO, soggetto che sfruttava i solidi e risalenti legami con gli esponenti di vertice dei mandamenti mafiosi di Porta Nuova[1] per imporre il reclutamento di personale, di sua scelta, per l’espletamento del servizio di vigilanza, demandando a una società privata l’onere della regolarizzazione amministrativa e contabile dei soggetti impiegati.

Inoltre, al fine di eludere la normativa di settore[2], erano state fondate due associazioni di volontari antincendio nell’ambito delle quali venivano formalmente impiegati, in qualità di addetti antincendio, quei “buttafuori” che, a causa dei loro precedenti penali, si trovavano nell’impossibilità di ottenere la necessaria autorizzazione prefettizia.

Le numerose intercettazioni hanno consentito di documentare plurime condotte estorsive nei riguardi dei titolari di almeno 5 locali notturni di Palermo e provincia ai quali veniva imposta, mediante violenze e minacce, l’assunzione dei “buttafuori”.

Emblematica, in tal senso, è la vicenda in cui è coinvolto Massimo MULE’, uomo d’onore, reggente della famiglia mafiosa di Palermo Centro, il quale era stato già arrestato il 16.12.2008 (operazione “Perseo”) e il 04.12.2018 (operazione “Cupola 2.0”) e che il 12.08.2019 era stato scarcerato dal tribunale del riesame.

Il capomafia si era interessato affinché Vincenzo DI GRAZIA, suo cognato, fosse impiegato stabilmente nella gestione della sicurezza nel corso delle diverse serate organizzate presso un noto locale della movida palermitana. Le conseguenti lamentele del capo della sicurezza di quel locale, costretto a escludere, a turno, uno dei buttafuori solitamente impiegati che, pertanto, era costretto a cedere il suo posto di lavoro e parte dei propri compensi, venivano soffocate dalle pesantissime minacce proferite nei suoi riguardi e dei suoi familiari dai fratelli Andrea e Giovanni CATALANO.

-Tra gli arrestati figura il nome del bagherese Luca Rughoo, già coivolto in un simile procedimento, candidato al consiglio comunale in una lista a supporto del sindaco poi risultato eletto Filippo Tripoli e sopravvissuto alla tragedia dellespndazione del fiume milicia a Casteldaccia. Arrestato anche l'altro bagherese Gaspare Ribaudo anche lui già coinvilto in un precedente procedimento.ndr -

[1] In particolare, i fratelli Massimo e Salvatore MULÈ, esponenti di spicco della famiglia mafiosa di Palermo Centro, nonché Alessandro D’AMBROGIO, già reggente del mandamento di Porta Nuova sino al suo arresto, a seguito dell’operazione “Alexander”.

2 Decreto del Ministero dell'Interno del 6 ottobre 2009, che prevede, quale requisito necessario, l’iscrizione in un apposito elenco prefettizio di soggetti che non devono aver riportato alcuna condanna penale.

UFFICIO STAMPA PROVINCIALE CARABINIERI DI PALERMO

ELENCO DESTINATARI MISURA OCTOPUS:

1. MULE’ MASSIMO, NATO A PALERMO IL 03 FEB 1972;

MULE MASSIMO

2. CATALANO ANDREA, NATO A PALERMO IL 05 MAR 1967;

CATALANO ANDREA

3. CATALANO GIOVANNI, NATO A PALERMO IL 28 MAG 1975;

CATALANO GIOVANNI

4. DI GRAZIA VINCENZO, NATO A PALERMO IL 13 FEB 1980;

DI GRAZIA VINCENZO

5. RIBAUDO GASPARE, NATO A PALERMO IL 18 MAG 1991;

RIBAUDO GASPARE

6. RIBAUDO ANTONINO, NATO A PALERMO IL 20 GIU 1967;

RIBAUDO ANTONINO

7. CALI’ COSIMO, NATO A PALERMO IL 06 FEB 1973;

CALI COSIMO

8. CANNATA EMANUELE, NATO A PALERMO IL 31 LUG 1995;

CANNATA EMANEULE

9. GIORDANO MARIO, NATO A PALERMO IL 17 GEN 2001;

 GIORDANO Mario

10. RUGHOO TEJO EMANELE, NATO A PALERMO IL 04 MAG 1976;

RUGHOO Tejo Emanuele

11. FAZIO FRANCESCO, NATO A PALERMO IL 19 GIU 1997.

FAZIO FRANCESCO

 

 VIDEO con le intercettazioni dei carabinieri

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