Imbrattata la targa che ricorda il sacrificio dei Carabinieri Salvatore Messina e Francesco Butifar

Imbrattata la targa che ricorda il sacrificio dei Carabinieri Salvatore Messina e Francesco Butifar

cronaca
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Durante la notte, ignoti hanno imbrattato con una vernice nera, probabilmente scagliando un barattolo, la targa che ricorda il sacrificio del maresciallo Salvatore Messina e dell'appuntato Francesco Butifar  avvenuto nel 1948, targa sistemata nella piazzetta che da loro ha preso il nome.

Il fatto è stato scoperto intorno all ore 7.00 da un pattuglia dei Carabinieri che si trovava di passaggio, ma subito dopo alla Caserma dei CC. è arrivata la telefonata di una donna che segnalava il gravissimo episodio.

Già stamane curiosi, passanti ma anche esponenti del mondo politico, e tra questi Gino Di Stefano ed il neoassessore provinciale Bartolo Di Salvo esprimevano il loro sdegno e la loro preoccupazione per questi atti vandalici che probabilmente vogliono lanciare messaggi inquietanti.

I carabinieri hanno sin da subito effettuato dei sommari rilievi per cercare di capire se dietro il grave fatto ci sia soltanto il gesto di uno sconsiderato o, come si tende a pensare, se questo oltraggio alllineato ad altri seganli inquietanti arrivati nelle ultime settimane, voglia essere una sorta di sfida a dei simboli antimafia.

Si ricorderà che qualche settimana fa ad essere oggetto di un gesto oltraggioso era stato il busto bronzeo del cardinale Salvatore Pappalardo, il prelato che si era caratterizzato per il suo impegno pastorale e antimafioso.

La targa era stata apposta con una solenne cerimonia il 28 novembre 2009 durante l'amministrazione di Biagio Sciortino: alla cerimonia oltre ai familiari dei due carabinieri uccisi, erano intervenuti il comandante provinciale dell'Arma Teo Luzi, il procuratore generale della Repubblica, Francesco Messineo, i sindaci dell'intero circondario, ragazzi della scuole e autorità cittadine.

Era presenta anche la Banda dell'Arma dei Carabinieri.

Si era voluto con questo gesto, in qualche modo riparatore, chiudere una pagina ingloriosa della storia locale, dando merito al coraggio e alla determinazione che in tempi duri e difficili, forse più che adesso, avevano dimostrato i due militari dell'arma, nella lotta contro il crimine e la mafia.

In giornata è atteso un comunicato dell'Arma dei carabinieri.

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