Il bagherese Russo, segretario generale di Palazzo d'Orleans

Il bagherese Russo, segretario generale di Palazzo d'Orleans

Politica
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Pier Carmelo Russo, bagherese, 46 anni, coniugato con due figli, è stato nominato dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, segretario generale di Palazzo d’Orleans. Qualcuno lo dava per "giubilato" e in partenza dall'incarico che ricopriva di direttore generale

dell'Assessorato al Turismo, anche perché, come suo costume, aveva costretto parecchi a cambiare metodi e abitudini.

Qualche giorno fa, un tizio, molto addentro alle secrete cose, ci diceva che quando nelle settimane scorse si andava a discutere di valzer di nomine e di direttori, tra i componenti della Giunta regionale di governo, circolava un semplice foglio A4 in cui accanto ai nomi dei papabili, era scritto senza ipocrisie il nome del padrino politico e la “chiesa” di appartenenza.

Solo accanto al nome di Russo c’era un grande punto interrogativo.

E lui che naturalmente l’aveva saputo prima di noi, su quel punto interrogativo, ci scherzava su.

Adesso è iniziata la corsa per attribuirgli “padrinaggi” e “vicinanze” politiche.

Il Giornale di Sicilia parla di vicinanza ad Antinoro e Cuffaro, lo stesso giornale scrive però che Lombardo ha rivoltato e smantellato, con le nomine di ieri, la macchina da guerra “cuffariana”, però guarda caso ha scelto Pier Carmelo Russo come segretario generale di Palazzo d’Orleans, un incarico di grande prestigio che di fatto è una promozione.

Pochi sanno che quando Russo fece il concorso alla Regione fu il primo tra qualche centinaio di concorrenti, e che l’allora  Presidente della Regione Rino Nicolosi, l’avrebbe voluto con sé: glielo "soffiò" dopo un periodo di lavoro all’Assessorato alla Cooperazione dove era assessore allora Gianni Parisi, e dove si legò di sincera e profonda amicizia con Mico Geraci, il sindacalista ucciso dalla mafia a Caccamo; fu lo stesso P.D.S. che lo chiamò all’Ufficio Legislativo del gruppo parlamentare a Palazzo dei Normanni; poi l’incarico di vicedirettore all’Assessorato Regionale alla Sanità con Giovanni Pagano(F.I.), e quindi Direttore Amministrativo del Policlinico di Palermo, prima dell'incarico che ha ricoperto sino a ieri di Direttore generale dell'Assessorato al Turismo.

Forse i giornalisti prima di mettere etichette di appartenenza potrebbero andarsi a guardare per esempio cosa significò in termini di risparmio sulle polizze assicurative per l’Ente Policlinico, la presenza e la battaglia di Pier Carmelo Russo.
Anche sulle questioni del precariato e personale non si piegò alle lobby politico-sindacali, ricevendo intimidazioni e minacce. Ma non derogò alle sue decisioni e alle sue scelte.

I giornali ricordano i suoi “trascorsi” di militante della sinistra, che portavano Cuffaro, che ne ha grande stima, a chiamarlo il "comunista".

Pier Carmelo Russo è stato a Bagheria segretario della sezione dei P.D.S. nei primi anni ’90; suo padre Peppino Russo, docente universitario di matematica, è stato l’unico sindaco comunista di Bagheria che ha amministrato per tre mesi nel 1964, con una giunta in cui c’erano i comunisti, democristiani dissidenti ed una lista civica...
Nel 1999 fu "quasi" candidato a sindaco per la sinistra per opporsi a Giovanni Valentino, allorchè a due mesi dal voto la giunta Valentino. ahimè fu sciolta per mafia.

Sul fatto che raccolga una stima e un consenso trasversale non v’è alcun dubbio.
Per questo prima di mettere etichette avventate i giornalisti potrebbero (e potremmo) anche chiederci.

Ma Pier Carmelo Russo è veramente bravo?

E forse troverebbero una risposta ai loro interrogativi.

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