Bartolo Di Salvo: "Con l'U.D.C. al governo della città, il cambio di passo c'è stato"

Bartolo Di Salvo: "Con l'U.D.C. al governo della città, il cambio di passo c'è stato"

Politica
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Abbiamo rivolto alcune domande di grande attualità per Bagheria, ma non solo, al consigliere provinciale Bartolo Di Salvo. Queste le risposte che ci ha dato

1) Non pare che la vostra presenza in giunta a Bagheria abbia cambiato granchè. Molti si attendevano quel "cambio di passo" che in realtà non c'è stato, o comunque che nessuno ha visto. Che ne dici?

Vede caro direttore non sempre il prezioso lavoro che viene svolto quotidianamente viene evidenziato, ma ciò non toglie che lo stesso sia prezioso per il raggiungimento dei risultati. Quando iniziammo la nostra esperienza amministrativa con Biagio Sciortino ci eravamo ripromessi di contribuire alla risoluzione dei problemi, dando un contributo di idee ed operatività. in questo senso il cambio di passo credo che ci sia stato.

2) Quella ventata di moralità di cui vi siete fatti portatori quando eravate all'opposizione si è sgonfiata non appena siete entrati in giunta. Voi che avevate tanto criticato incarichi e consulenze avete anche tollerato l'ultima sceneggiata del sindaco che ha azzerato tutte le consulenze date a titolo gratuito, mentre non ha toccato quelle date a titolo oneroso. Perché?

Questo lo dice lei caro direttore. Quello che ricordo io, e spero di non sbagliare, e che nel 2007 tra consulenze ed incarichi il comune impegnava circa 500.000,00 €, oggi sono poco più di 200.000,00 €. Questo è il risultato di una politica che ha posto al centro della propria azione la valorizzazione delle risorse interne: ringraziando sempre chi ha collaborato, in qualità di dirigente, con il comune di Bagheria, oggi abbiamo meno dirigenti incaricati (Dott. Marino ed Ing. Gullo) che comportano risparmi per circa 100.000,00 €, avendo mantenuto inalterata la qualità dell'azione ammninistrativa. Sulle consulenze onerose poi, ritenevamo che fosse necessario mantenere solo quelle che avessero un effettivo significato per l'azione amministrativa del comune. Infine su quelle gratuite abbiamo sempre ribadito che vi fosse la necessità di verificare che fossero effettivamente gratuite.

3) Molte delle cose da realizzare elencate meno di due anni fa, al momento di entrare in giunta, restano sulla carta: il nuovo svincolo, il completamento del Liceo Scientifico, l'apertura del parco di Villa San Cataldo, le aree artigianali, ecc... restano però ancora chimere . Di chi la colpa?

Anche in questo caso abbiamo opinioni diverse. Elenchiamo i fatti, nell'ordine in cui lei li ha citati. Per quel che concerne gli svincoli (perchè sono due: il primo, quello esistente da adeguare, il secondo, qullo definito "Bagheria Ovest", da realizzare ex-novo) posso confermarle che la Provincia Regionale di Palermo ha adottato il progetto definitivo dell'adeguamento funzionale di quello esistente, inserendolo tra i progetti da realizzare nell'annualità in corso (presumibilmente sarà espletata la gara entro l'anno, per iniziare i lavori il prossimo anno). Il completamento del Liceo Scientifico è ormai cosa fatta: la provincia ha disposto l'ultimo adempimento (richiesta del CPI ai Vigili del Fuoco) la settimana scorsa e nei prossimi giorni il dirigente dell'urbanistica dovrebbe rilasciare l'agibilità dei locali. Per l'apertura del Parco di Villa San Cataldo si pone qualche problema in più, perchè sono necessari alcuni lavori di messa in sicurezza e restauro degli ornamenti del giardino monumentale: non credo sia possibile aprire il giardino senza garantire la sicurezza degli utenti e la tutela del patrimonio storico-architettonico dello stesso. Infine, sulle aree artigianali, non volendo ritornare sull'iter che ha consentito che si perdessero i finanziamenti (cosa che l'assessore Di Stefano ha egregiamente fatto in un articolo di qualche tempo fa), mi sembra che i lavori siano in pieno svolgimento e si stia procedendo alla predisposizione del bando per le assegnazione dei lotti.

4) L'ultimo scivolone qualche giorno addietro: sull'ordine del giorno che richiede il ritorno alla gestione pubblica della distribuzione dell'acqua, approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Bagheria, vi siete esposti anche nei confronti dell'opinione pubblica con un voto di astensione. Qualche giorno fa, invece, in sede di approvazione del bilancio l'U.D.C. all'Assemblea regionale ha condiviso assieme al P.D. e agli scissionisti del P.D.L. , e all'M.PA., ha condiviso questa posizione che è stata approvata a larghissima maggioranza. Siete diventati più realisti del re?

Non comprendo perchè una posizione politica venga vista come "scivolone". Sulla gestione delle acque abbiamo espresso tutte le nostre perplessità sul ritorno ad una gestione pubblica, che aggraverebbe, secondo noi, una situazione già complicata delle amministrazioni locali. Non siamo interessati ad inseguire le posizioni populistiche (ci spieghi il PdL come si accorda la loro posizione con quella del governo Berlusconi), siamo convinti che sia necessario esercitare un ferreo controllo pubblico sulla gestione e sulla qualità dell'erogazione dei servizi. Non abbiamo alcun interesse nei confronti dell'APS: se ha operato male, se non ha eliminato i disservizi, se non è in grado di garantire un servizio "economico", "efficiente" e "qualitativo", può anche fare le valigie. Ma tornare indietro oggi gioverebbe soltanto a creare ulteriore confusione e disservizi che graverebbero sui cittadini bagheresi. Abbiamo una visione "socialista" dell'acqua: chi più consuma più deve pagare, anche con tariffe differenziate a scaglioni.
L'acqua è una risorsa limitata a cui tutti hanno diritto per vivere, ma nessuno può arrogarsi il diritto di sprecarla senza pagare.


5) Il Coinres: prometteste quando entraste in giunta che mai più si sarebbero visti quegli spettacoli indegni delle montagne di spazzatura per le strade. In realtà la situazione è peggiorata. Qualche idea su come si esca, dopo la legge di riforma, dalle contraddizioni che anche voi avete contribuito a creare?

A quali contraddizioni si riferisce? Io ricordo che fummo i soli a lanciare un grido d'allarme già nel 2007. Ed eravamo sempre soli quando preoccupati denunciammo il rischio di fallimento, di un sistema sproporzionato e disorganizzato prima, e delle amministrazioni comunali dopo. Ci permetta di sottolineare, direttore, che siamo rimasti inascoltati e guardati con sospetto anche da quella "società civile" che oggi si indigna. La nostra posizione sostanzialmente è rimasta invariata anche facendo parte dell'amministrazione Sciortino. Le soluzioni? Credo che non stia più nelle mani delle amministrazioni comunali, tanto il fenomeno è degenerato, al limite del collasso sistemico. Certo, cominciare con l'individuare le responsabilità gestionali potrebbe essere un inizio incoraggiante.

6) Continuate a considerare il progetto affidato a progettisti privati "Bagheria-Baarìa l'altra città" come uno studio importante: qualche addetto ai lavori lo giudica poco più che un libro dei sogni e dei luoghi comuni e pieno di ovvietà. Come si può credere a queste cose, allorchè non si fa un minimo passo avanti su questioni molto più semplici e realizzabili?

La programmazione dei fondi strutturali del programma comunitario P.O. F.E.S.R. 2007-2013 rappresenta l'ultimo treno di accesso privilegiato ai soldi della UE. La mancata approvazione, nelle variazioni di bilancio del 2009, di un adeguato impinguo del capitolo di bilancio relativo agli incarichi professionali ha comportato un certo ritardo nella predisposizioni degli strumenti di pianificazione. Il ricorso a risorse esterne, che peraltro non hanno percepito alcun compenso, è risultato necessario in quanto non vi sono competenze specifiche all'interno dell'amministrazione. Mi sorprende il suo scetticismo. Non c'è "politica" senza visione "prospettica" del futuro, non c'è "impegno" senza la "speranza" di cambiare le cose, no c'è "sviluppo" senza "pianificazione" della crescita del territorio.
Le dico inoltre, caro direttore, che qualche addetto ai lavori ha espresso valutazioni azzardate senza conoscere i contenuti di un programma che vuole disegnare l'inizio di ...un'altra città.

7) Meno di un anno dal voto amministrativo: il vostro giudizio su Biagio Sciortino continua a essere in chiaroscuro: a quali condizioni potrà essere il vostro candidato a sindaco?

Sempre alle stesse condizioni: Che i percorsi che s'intende intraprendere siano chiari, condivisibili e condivisi; che le soluzioni perseguite siano quelle che abbiano l'obiettivo di soddisfare i bisogni dei bagheresi; che ci si determini sulle condizioni di sviluppo del territorio; che non si deleghi ad altri le cose che dobbiamo avere il coraggio di fare noi.

 

Nella foto di copertina Bartolo Di Salvo e Giovanni Avanti, presidente della Provincia