La politica in apnea in attesa del bilancio

La politica in apnea in attesa del bilancio

Politica
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Saranno mesi duri quelli che si appresta a vivere la nostra città, per la concomitanza di una serie di circostanze:
l' approvazione del bilancio di previsione 2010, il passaggio alla nuova gestione integrata dei rifiuti, la vigilia elettorale che si preannuncia lunga e vivace.

La prima questione sul tappeto è quella relativa al bilancio comunale di previsione del 2010. Ma quello che ogni anno, per giunta e consiglio è un adempimento "doloroso", come cavarsi un dente, la cui approvazione anno dopo anno scivola via via sempre di più nei mesi caldissimi d'estate, (l'anno scorso se non ricordo male si approvò i primi di agosto), quest'anno rischia di trasformarsi in una scalata di terzo grado.
Per dirla tutta, e senza esagerare, non è detto che il consiglio comunale di Bagheria quest' anno ce la farà ad approvare il bilancio.
E vediamo il perché.

Negli anni trascorsi l'articolo di legge che prevede che i bilanci ( e quindi le perdite come nel nostro caso) delle società partecipate debbano essere inserite nei bilanci comunali veniva bellamente aggirato, dicendo semplicemente che i bilanci del Coinres, perché è di questo che stiamo parlando, non erano stati approvati, ergo, gli stessi sindaci che quei bilanci non approvavano come membri dell'assemblea dei sindaci del Consorzio, come sindaci dei singoli comuni prendevano ipocritamente atto, ahimè! che questi bilanci non c'erano.
Pazienza , dicevano, si vedrà.

Tant'è che i bilanci 2007, 2008 , e forse 2009, sono stati ( o saranno) approvati nel giro di qualche mese nel 2010.

Perché i sindaci facevano i "furbetti del quartierino"? Semplice: perché avrebbero dovuto inserire nei  bilanci ei loro comuni le perdite del Coinres che per gli ultimi tre anni si stanno assestando, udite!,udite! a circa 40 milioni di euro, con una "quota" per il nostro comune, a occhio e croce di 12-13 milioni di euro di debito.

Inserire questi debiti nei bilanci significa libri in tribunale, e certificazione del dissesto finanziario del comune.
Ed i "furbetti " quindi rinviavano la resa dei conti, che però è arrivata.
La legge regionale N. 9 del 2010. Un articolo della legge e le successive circolari dicono senza mezzi termini: o inserite nei bilanci 2010 dei comuni i bilanci ( e i debiti delle partecipate) o i comuni verranno sciolti, senza se e senza ma.
Ora come abbiamo detto all'inizio i bilanci anche se con contorsioni finanziarie funamboliche, si stanno approvando, lo sono stati nelle scorse settimane quelle del 2007 e del 2008 ( che, sia detto per inciso, il comune di Bagheria non ha ancora ricevuto), e lo sarà, pare venerdì 9 luglio anche quello del 2009; anche se la veridicità e credibilità di questi bilanci è tutta da dimostrare, per una serie di motivi che sarebbe troppo lungo in questa sede approfondire.
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Ci sono però ben altri problemi.

La legge 9 del 2010 recita che i comuni in sede di approvazione del bilancio debbono definire i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e stabilire la tassa che deve essere applicata ai cittadini, altrimenti vanno a casa.
E qua casca l'asino: al comune di Bagheria in base ad una ripartizione pro-quota sono stati "assegnati" circa 170 dipendenti del Coinres, somma risultante dai trasferimenti di personale ( circa 110) effettuati dal nostro comune nel 2003 all'origine del funzionamento del Coinres, oltre quelli che ci "spettano" degli assunti, Temporary compresi, nel periodo 2004-2007 .
Ora c'è invece una relazione firmata dal responsabile dell'Ufficio tecnico ing. Giovanni Mercadante che dice papale, papale che per tenere pulita Bagheria servono 70 persone che lavorino: e gli altri 110?
L'orientamento di alcuni è pertanto di iscrivere in bilancio 6.500.000-7.000.000, anche perché in vista delle elezioni amministrative del 2010 non si vorrebbe aumentare la tassa sui rifiuti.
Ma in base all'ultimo bilancio Coinres approvato, per Bagheria è stato determinato, un costo del servizio di 13-14 milioni di euro.

Dove sta la verità? Ed il consiglio cosa farà? Accetterà di iscrivere 7.000.000 di euro, con la preoccupazione di ritrovarsi in mezzo a una serie di contestazioni di piazza o iscriverà 13.000.000 milioni di euro che implica un raddoppio della tassa sui rifiuti e metter le basi per il futuro dissesto finanziario del comune??

Tra i partiti, ma sarà l'argomento del prossimo articolo, circolano le voci più contrastanti: di sicuro c'è che l'U.D.C., che questa gestione Coinres l'ha fieramente osteggiata non vuole passare per chi va a raddoppiare la tassa sui rifiuti nè che va a seppellire il comune sotto i debiti.
Avvierà un confronto duro e serrato, che sta andando avanti in questi giorni, che forse costringerà Biagio Sciortino ad una scelta di necessità che qualcuno nel P.D. e nell'U.D.C. comincia a far circolare senza tanti pudori e senza tanti giri di parole. E cioè.
Il bilancio se lo approvi il commissario, e nel momento in cui sindaco, giunta e consiglio dovessero, come prevede la legge, essere rimandati a casa, poco male, tanto dall'autunno 2009 alla primavera 2010, il passo è breve.

E scaricare comunque le responsabilità su un commissario, significa allontanare l'incubo della Corte dei conti che fra cinque, dieci o venti anni ti potrà aggredire con un giudizio di responsabilità, lasciandoti magari in mutande per la "poca chiarezza", per usare un eufemismo, dei bilanci Coinres.

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