"Hanno fallito tutti, vecchi e giovani, dal centro alla sinistra"

"Hanno fallito tutti, vecchi e giovani, dal centro alla sinistra"

Politica
Typography

Pino Fricano, già sindaco di Bagheria, ed in predicato di tornare sulla scena politica ci ha rilasciato questa intervista senza peli sulla lingua.

Quali le questioni aperte alla vigilia del voto della prossima primavera?

Credo che i nodi principali che si dovranno sciogliere in questo fine consiliatura e che, per molti versi, impegneranno la prossima siano due: la gestione della disastrosa eredità lasciata dal Coinres e la risposta da dare all'incertezza urbanistica che si è venuta a determinare a seguito della sentenza CGA e della successiva risposta del Direttore Generale.
Accanto a questi due grandi problemi c'è la grande opportunità dei fondi comunitari, che rischia di essere sprecata proprio per l'incertezza urbanistica che mette in discussione la progettualità in itinere.


Il Coinres solo ammortizzatore sociale?

La vicenda Coinres, con l'attuazione dell'ultima legge regionale, si avvia verso il disvelamento di una verità che sin ora si è tentato maldestramente di nascondere, la gestione dissennata delle assunzioni e dei noli ha determinato un drammatico aumento dei costi che graveranno in modo catastrofico sulle spalle di cittadini e sul bilancio comunale.
La necessità di farsi carico del peso dei costi, nel bilancio della città, comporterà di fatto il dissesto finanziario, che potrà, e per molti versi dovrà, essere tamponato quantomeno col raddoppio della Tarsu.


Chi pagherà?

Il disavanzo di gestione del Coinres dovrà essere coperto con un mutuo che graverà sul bilancio comunale come un macigno, l'effetto combinato delle due cose determinerà una crisi finanziaria come non si era mai vista, con ripercussioni su tutte le attività dell'ente ed in particolare sulla gestione dei servizi pubblici.

La scelta di sostenere il reddito di un centinaio di famiglie, anche per tenere in piedi il mercato elettorale, determinerà l'aumento sconsiderato delle tasse e lo scadimento complessivo dei servizi per le rimanenti 20.000 famiglie della città, nonché l'ulteriore riduzione dei fondi disponibili per dare una mano a quel migliaio di famiglie che da sole non ce la fanno ad andare avanti.


Di chi la responsabilità del vicolo cieco in cui si è andati afinire con la sentenza sul P.R.G.?

La vicenda urbanistica figlia di un atteggiamento irresponsabile dell'amministrazione e del consiglio, ha determinato per qualche mese il blocco nel rilascio dei certificati di destinazione ed il blocco delle concessioni edilizie.
Nonostante la risposta del Direttore, che sblocca solo nell'immediato la situazione (con una risposta molto semplicistica che rinvia, nella sostanza, la risposta definitiva a dopo) , fra non molto, quando arriveranno i decreti d'esproprio , sono prevedibili una miriade di ricorsi, che possono determinare il blocco nella realizzazione di opere pubbliche; le atre sentenze CGA sui vecchi Piani di lottizzazione, in arrivo, sconvolgeranno ulteriormente l'assetto del PRG.

Qualcuno sostiene che la non costituzione in giudizio sia stata anche responsabilità della tua giunta.

Irresponsabile è stata l'amministrazione che non si è costituita in giudizio, neanche con una memoria, così come ha fatto l'Università nel 2009, irresponsabile è stato il Consiglio, in questi ultimi anni senza alcuna guida, che ha impiegato più di tre anni per approvare direttive che dovevano essere approvate in tre mesi, per consentire di passare subito dopo all'approvazione della variante generale al piano, procedura che a tutt'oggi si impone per mettere la città al riparo da ogni pericolo.

Facevi riferimento ad occasioni perdute: quali?

L'opportunità a cui accennavo è rappresentata dal fatto che a quattro anni dall'avvio della programmazione dei fondi comunitari, pochissimo è stato speso, per cui, nei tre anni che rimangono, ci sarà una forte accelerazione della spesa ed una enorme quantità di risorse disponibili, si determinerà una condizione molto simile a quella determinatasi nella scorsa consiliatura, nella quale tra PIOS, Patto, Urban, APQ, CIPE, etc. si riuscirono a portare nelle casse comunali circa cento milioni di euro di finanziamenti, in buona parte spesi in questa consiliatura.

Oggi l''interesse principale pare sia più quello di affidare qualche nuovo incarico (PUM) e racimolare soldini da distribuire allegramente agli amici (prog. giovani) che non quello di realizzare opere che risolvano i grandi problemi strutturali della città (svincolo, verde, eliminazione dei costi di locazione, cimitero, metanizzazione, etc.).

Se questo è il contesto, cosa fare? Stare a guardare mugugnando o mettersi al lavoro per cambiare le cose?


Mi vedo sempre più spesso invitato a scendere in campo, da qualcuno a cui ho accennato l'ipotesi di una candidadatura per il Consiglio mi sono sentito rispondere "allura niente avemu fattu", qualcun altro dice "questo sindaco ci ha persino fatto rimpiangere il precedente", qualcuno ha scritto di una certa stanchezza nel sentire il solito rimpallo di responsabilità tra questo ed il precedente sindaco.
A quest'ultimo intanto voglio rispondere che da parte mia non c'è alcuna voglia di polemizzare col sindaco, nell'analisi che ho svolto prima, per delineare il contesto in cui si svolgerà il confronto politico, non l'ho volutamente menzionato; anche se appare penosa la fuga dalle responsabilità, con la solita tiritera dell'eredità pesante, per chi ha condiviso le scelte della precedente amministrazione, dall'inizio alla fine.

Come si viene fuori dalla crisi che è, non solo economica, ma nache di valori?

Ci si ostina ancora a pensare che ci sia una via d'uscita individuale alla crisi, che i propri problemi, primo fra tutti quello del lavoro per i giovani, si possano risolvere solo imitando i soliti furbi, che negli ultimi anni, nonostante la crisi, continuano a cavarsela alla grande.
Quasi tre anni fa scrivevo che "La politica sta divorando il futuro dei giovani", sono convinto che sempre di più questo sia vero, fra qualche anno anche i nostalgici si renderanno conto che "non c'è più trippa per i gatti", la politica sta raschiando il barile per mantenere in piedi un il ceto politico peggiore che l'Italia, la Sicilia e Bagheria abbiano avuto dal dopoguerra ad oggi.

Nella politica ormai oggi si cerca solo il soddisfacimento di bisogni personali: comesi può invertire questa tendenza che pare inarrestabile?

Fra non molto saremo costretti a capire che i problemi personali si possono risolvere solo in un contesto in cui si guarda alla soluzione dei problemi di tutti, allora la politica tornerà ad avere ideali, programmi, progetti, tornerà a puntare sulla qualità, sulle regole, sul merito, oggi è solo scambio.

Credo altresì che ci siano le avanguardie, quelli che amano la profezia, le minoranze che credono nelle regole, nel merito, ed in una politica intesa come servizio al bene comune.
A queste minoranze, agli uomini ed alle donne di buona volontà tocca testimiare oggi quello che sarà chiaro, agli occhi di tutti, domani.


Su questa amministrazione hai sempre espresso un giudizio molto duro, lo confermi?

Con questa amministrazione abbiamo sperimentato il fallimento di tutti, dal centro all'ultrasinistra, dai vecchi ai giovani. Se vogliamo provare a riavviare oggi un ciclo virtuoso bisognerà raccogliere le briciole, mettere insieme quanto meglio sia stato espresso dalla politica locale negli ultimi venti anni, forse lo stesso Sciortino può andare bene come assessore allo spettacolo (credo che si senta a suo agio tra chi recita per tirare a campare), bisognerà mettere insieme con umiltà una coalizione che costruisca, attorno ad un garante, un progetto condiviso, una assunzione collettiva di responsabilità.
In questa fase di transizione tra il vecchio ed il nuovo, ci vuole qualcuno che possa fungere da garante dell'avvio di una assunzione collettiva di responsabilità, attorno a regole precise; tra i pochi che si stanno facendo avanti con vero spirito di servizio, vedremo di scegliere quello che più degli altri può dare queste garanzie, se serve anche con le primarie.

Che ruolo ti stai ritagliando?

Per quanto mi riguarda, vorrei verificare se ci sono le condizioni per fare la mia parte, nell'ambito di quella "assunzione collettiva di responsabilità", ritengo utile occuparmi delle cose che sò fare meglio, di piani, di progetti, di sviluppo locale, di soluzioni a problemi collettivi, piuttosto che individuali.
Io ed il gruppo di amici che stà lavorando alla lista "Un progetto x Bagheria, con le autonomie", proveremo a rappresentare quanti hanno già maturato la necessità di una svolta, di una politica che torni ad essere ideali, progetto, cultura delle regole e valorizzazione delle competenze.

Questo è il tentativo che abbiamo fatto questo inverno con gli incontri sull'amministrazione locale, questo è il tentativo che continueremo in autunno con i cantieri per il programma, questo crediamo serva per ridare senso alla parola speranza.
Il risultato elettorale ci dirà se questo tentativo puo stare dentro, con dignità, la proposta di governo che proveremo a mettere in campo con altri, o dovrà testimoniare con forza la voglia di resistere a questo andazzo, per preparare tempi migliori.

 

 

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.