Ancora Vincenzo Accurso, e una nostra riflessione conclusiva

Ancora Vincenzo Accurso, e una nostra riflessione conclusiva

Politica
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Spettabile redazione di Bagherianews, mio malgrado sono costretto a richiedere

ospitalita' al vostro giornale

.D'altra parte Bagherianews esercita cosi bene il compito di libera tribuna che forte e' la tentazione di ricorrere ad essa per esprimere le proprie posizioni e certe volte per difendersi.

Ringrazio l'assessore Russo per l'attenzione rivolta al mio intervento, ma visto il tono e gli argomenti forse e' il caso di esclamare :Troppa grazia assessore!

Nel mio piccolo, leggo anche io le gazzette regionali, soprattutto l'art.5 della legge cosi' generosamente citata dall'Assessore, dove si riconferma la politica degli ATO definendo 10 ATO per tutta la Sicilia . Ma se non bastasse l'art.6 istituisce le "Societa' per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti" (S.R.R.) in ragione di 1 per ogni ATO, che non fanno altro che perpetuare la politica consortile che a mio avviso (si puo' essere d'accordo o meno) andava superata.

Era questo il senso della mia lettera che credevo essere garbata e rispettosa.

D'altra parte esercito le funzioni di assessore soltanto dal giugno 2008, quando il disastro COINRES era gia' stato abbondantemente consumato nel disinteresse generale (anche della regione). Non volevo spacciare la mia proposta come particolarmente innovativa ma esprimere il sentimento che condivido pienamente, di molti cittadini e di nuemrosi operatori del settore che intravedono nella legge n° 9 /2010 un'occasione mancata.

Comunque complimenti all'assessore Russo, per essere un tecnico sa rivoltare la frittata molto meglio di un politico consumato .

Spero' pero' che possa lo stesso accettare i miei piu' sentiti auguri per il duro lavoro che l'aspetta.

Magari per distrarsi un po' venga alla prossima Notte Bianca di Casteldaccia, che viene interamente finanziata dalla Regione e non grava , se non in minima parte sul Bilancio Comunale.

Vincenzo Accurso Casteldaccia 4.11.2010

LA  NOSTRA  RIFLESSIONE di Angelo Gargano

A margine dell'ultima nota inviataci, l'assessore P.C. Russo precisava che si sarebbe assolutamente astenuto da ulteriori interventi.

Saremo pertanto noi, non a ribattere, che non di questo si tratta, ma a precisare alcune opinioni che da qualche anno riportiamo su Bnews con testardaggine, suffragati da fatti incontrovertibili.
Una delle frasi auto assolutoria, e solo parzialmente vera, più frequente nella bocca dei sindaci siciliani in generale e di quelli del Coinres in particolare, è stata:"Il sistema degli Ato ha fallito". Ergo non siamo noi i cattivi gestori e amministratori, è la legge che al proprio interno contiene il tarlo che porta al fallimento.

Un'affermazione che colpisce l'interlocutore, perché assertiva, che non necessita a parere di chi la pronuncia alcuna dimostrazione.
Affermazione solo parzialmente vera: ci sono stati ATO virtuosi, e non sono pochi, che hanno fatto la differenziata e che hanno tenuto i paesi e le città pulite; è vero sugli ATO sono del tutto mancati i controlli che organi superiori avrebbero dovuto e potuto esercitare.

Gli A.T.O. ambiti territoriali ottimali esistono al Nord, al Centro e al Sud, e sono nati per gestire alcuni servizi, acqua e rifiuti soprattutto.

Una delle zone del paese in cui hanno fallito è una larghissima parte della Sicilia; all'interno degli A.T.O fallimentari si sono "distinti" nella classifica, con citazioni a livello nazionale, l'ATO Simeto ambiente e il Coinres, che ha avuto addirittura "l'onore" di una menzione speciale nella relazione della Commissione parlamentare nazionale di indagine sui rifiuti.

Un motivo ci sarà e forse anche più di uno.

C'è da chiedersi come mai nessun organo politico ( solo la magistratura pare) ha chiesto conto al presidente Loddo, e alle assemblea dei sindaci del tempo, delle assunzioni pilotate, e come mai a nessun sindaco del Consorzio venne mai chiesto perchè  non si procedeva alla approvazione dei bilanci del Coinres e si consentiva l'approvazione di bilanci comunali sicuramente non veritieri, perché non contenevano le cifre del dissesto Coinres, solo ora emerso, nel 2010, e dopo le intimazioni dell'assessore P.C.Russo

 

Ora qualche domanda.

Quale sindaco si è opposto quando, nell'autunno del 2007, il presidente del Coinres del tempo, Raffaele Loddo, propose le due "infornate" successive di assunzioni che incrementarono i dipendenti di ben 180 unità?

Quale sindaco fece una banale moltiplicazione, (i conti della serva si diceva un tempo), per capire che quei costi del personale (25.000 euro l'anno di reddito lordo medio ( e ci teniamo bassi)  per dipendente moltiplicato per 540 dava come risultato 13.500.000 di euro; una cifra enorme, spropositata, rispetto a quanto i comuni incassano dalla TARSU.

A questa constatazione possono seguire una serie di domande retoriche, non ad Accuso naturalmente, che conosciamo da sempre ( e che sia detto per inciso ringraziamo per i riconoscimenti al nostro giornale) e sappiamo essere persona perbene e solo da poco in politica, ma ai veri responsabili, e cioè a sindaci, presidenti, dirigenti del Consorzio.

Quei noli "a caldo", a cui alcuni comuni, Bagheria, Casteldaccia, Santa Flavia, Villabate, Ficarazzi e Misilmeri soprattutto, ricorrevano per la normalità e per le emergenze quanto hanno pesato sul "buco" dei conti del Coinres?

Quanti euro sono stati trattenuti in busta paga a quei dipendenti che si astenevano dal lavoro per almeno trenta giorni l'anno, con motivazioni pretestuose ( guanti, mascherine, stivali e divise) che sarebbero costati qualche decina di migliaia di euro se acquistati tempestivamente, ed invece oltre a costare centinaia di migliaia di euro per la soluzione di emergenze, gettavano nella vergogna paesi, città e cittadini?

Ma era proprio casuale questa carenza delle D.P.S (Dotazioni personali di sicurezza) ?

Qualcuno, e noi siamo tra questi, ha sospettato che le emergenze fossero abilmente pilotate per riempire di più ancora le tasche delle aziende che noleggiavano uomini e mezzi, "bobcat e polpi", e per alcune delle quali è stata ipotizzata dal Questore di Palermo e dal Procuratore capo della repubblica Francesco Messineo, una contiguità con cosa nostra.

E Sciortino, e Di Giacinto, e Napoli, e Cannizzaro, e Di Chiara, e Badami, i sindaci che detenevano la "golden share" del Coinres, si sono mai fatte queste domande? avevano capito il giochino o guardavano altrove?

Sui contenuti innovativi della legge ne ha detto l'assessore P.C.Russo, ed io volevo solo aggiungere un dettaglio: così come sono pensati adesso gli ATO sono solo entità geografiche, e non sono, e non hanno più, organismi di gestione.


Le S.R.R. sono solo centri che gestiscono in maniera centralizzata gli appalti per i vari servizi legati ai rifiuti: tra l'altro la legge prevede che se un comune può dimostrare di potere accedere ai medesimi servizi appaltati dalle S.r.r. a costi più bassi, viene svincolato dall'obbligo di acquistare presso le S.R.R. i vari servizi di raccolta, spazzamento, trasporto, ecc.. e può venire autorizzato a gestire il servizio in assoluta autonomia e solitudine.
L'affermazione infine di P.C.Russo, sulle dichiarazioni dei sindaci che dicono di spendere oggi di meno rispetto al passato, trova insospettabile e autorevole conferma, nelle cose che quotidianamente ripete il sindaco di Bagheria Sciortino in pubblico e in privato.

L'ultima nota: Vincenzo Accurso è assessore comunale a Casteldaccia da poco più di due anni; Pier Carmelo Russo è assessore regionale da meno di un anno, ed in appena sei mesi è riuscito a far approvare all'unanimità una legge che adesso dipenderà dai nostri amministratori utilizzare al meglio.

Non solo ma è riuscito a sventare una delle operazioni economiche e finanziarie più imponenti ed oscure, quella dei termovalorizzatori, cui non poteva certamente restare estranea cosa nostra.

Ed ancora oggi, noi cittadini di Bagheria, ci interroghiamo sul perchè perché questa benedetta raccolta differenziata non parte.

 

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