Verso le elezioni: facciamo il punto - di Angelo Gargano

Verso le elezioni: facciamo il punto - di Angelo Gargano

Politica
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Si va avanti con circospezione come se si procedesse nella nebbia, quasi a vista: ognuno, tra i potenziali candidati a sindaco, cerca di capire, di spiare, di prevenire le mosse degli altri, di intuirne le intenzioni e i disegni, di tessere la propria tela, tentando nel contempo di disfare l'ordito di quella degli altri.

E' una guerra silenziosa quella che si conduce da qualche mese a questa parte, laddove alcuni "ballon d'essai" vengo lanciati ad arte, alcune notizie, spesso false, vengono alimentate e fatte circolare, e con gli scenari che mutano continuamente tra una pizza con i fedelissimi, un fugace incontro con il politico di turno importante, un rapido conciliabolo con ambasciatori, e tante, tante, tantissime telefonate da far venire il mal di testa.

Sono quelli che con felice espressione vengono chiamati i "giochi politici": "faites vos jeux ", dice il croupier di turno. Vedremo dove si fermerà la pallina.

Ma in questa ridda di ipotesi vogliamo cercare di sceverare il grano dal loglio, nel tentativo di far capire ai nostri lettori cosa sta succedendo.

Ci sono alcuni aspiranti candidati alla carica di sindaco di Bagheria che hanno già lanciato la loro candidatura in maniera chiara e decisa.

Biagio Sciortino innanzitutto e innanzitutti: "mi ricandido dice, per completare il lavoro già fatto; non avevo studiato per fare il sindaco, ho imparato strada facendo, ho anche sbagliato tanto, ma ho anche realizzato opere e provvedimenti importanti, e indicato una strada per Bagheria: purtroppo le cose buone che la mia amministrazione ha fatto rischiano di venire oscurate dalle vicende del Coinres, ma mi sforzerò in questi mesi di spiegare ai cittadini come stanno veramente le cose."
Questo la dichiarazione che ci ha reso, e che poi sono le cose che va dicendo da qualche settimana a questa parte.


Il rapporto con il PID è ormai in via di esaurimento, perché i reiterati tentativi di questi ultimi di preparare consensualmente una dignitosa uscita di scena di Sciortino (a loro vedere"cavallo" perdente) non hanno sortito alcun effetto; ed anche se il sindaco conserva molti amici in quel partito che gli potranno tornare utili in campagna elettorale, la voglia di spendersi di Bartolo di Salvo nella corsa di primavera sicuramente farà squagliare l'alleanza tra PID e Sciortino in tempi rapidi.

Finirà, come si suol dire, e a coda di sorcio, la non lunga vita di una relazione politica, iniziata oltre due anni e mezzo fa.

Anche perché è molto probabile che le alleanze anche  a Bagheria si risistemino facendo riferimento alla nuova maggioranza ed ai nuovi equilibri regionali; quindi il terzo polo (F.L.I, UDC- Casini, M.P.A. + API Sicilia) potrebbe rivelarsi una gamba decisiva per consentire ad eventuali candidati di ascendere alla poltrona di primo cittadino.

Per questo si sono intensificate nei giorni scorsi le voci di un passaggio ufficiale di Sciortino all'U.D.C., e se si riuscisse a trovare un accordo, cosa non impossibile conoscendo il "pragmatismo" ( per usare una espressione "soft") dei protagonisti bagheresi e nazionali di questi schieramenti, Sciortino potrebbe andare al voto sostenuto da almeno sei liste.

Un bel colpo, non ci sarebbe che dire.

Ma dall'altra parte non si sta a guardare: l'altro autocandidato è Vincenzo Lo Meo, che non ha fatto alcun mistero del suo desiderio di scendere in campo e misurarsi.

In questi ultimi giorni si era parlato di una offerta informale a Lo Meo di guidare il terzo polo, visto che nel PDL di fatto sfasciato a Bagheria ( ma che il suo 20-25 % di voti li racimolerà comunque) c'erano altri pretendenti e si facevano i nomi di Mimmo Maggiore, o anche di Gabriella Giammanco): a condizioni naturalmente che rompesse con il P.D.L.

"Radio Stratonello" riporta anche di autorevoli contatti e di prove di disgelo tra PID e PDL, partiti che se riuscissero a chiudere l'accordo sul nome del sindaco potrebbero riuscire a farlo eleggere addirittura al primo turno.

Ma sta qui il "busillis": chi candiderebbe un centrodestra ricompattato: Vincenzo Lo Meo o Bartolo Di Salvo?

Ad occhio più il primo che il secondo.

E questo risolverebbe un grosso problema a Vincenzo Lo Meo che, dicono i bene informati, non vuole ritrovarsi Bartolo Di Salvo come competitor.

Ma l'arena, che vuole sentire l'odore del sangue, vorrebbe assistere e pronostica già uno scontro finale Lo Meo-Di Salvo.

Il terzo che ha dichiarato le proprie intenzioni e messo per primo le carte in tavola è stato Vincenzo Provino, e di questa estrema trasparenza e chiarezza di intenti al di la dei giudizi di merito, pensiamo che gli vada dato atto: scenderà in campo con almeno due liste a sostegno, con candidati di belle facce e di buone intenzioni.

Ma basteranno di fronte alle truppe cammellate e più scafate di centrodestra e centrosinistra?

A questo punto restano solo PD di opposizione, SEL e Italia dei Valori. Cosa faranno? E' ipotizzabile una alleanza, con una loro candidatura a sindaco che dovrebbe venir fuori dalle primarie.

Ma Vittoria Casa, che è il nome che circola con più insistenza, vuole vederci chiaro prima di imbarcarsi in una impresa sicuramente non facile e densa di incognite.

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