E' iniziata la volata, ma divisi si vince?- di Angelo Gargano

E' iniziata la volata, ma divisi si vince?- di Angelo Gargano

Politica
Typography

E' quello pre-elettorale un periodo speciale: notizie diffuse e presentate come certe e assolute, vengono smentite a distanza di settimane o di pochi giorni

o addirittura di qualche ora, spesso  da quegli stessi che la "bufala" magari l'avevano messo in giro e alimentata.

In trasparenza però, separando i fatti veri dai presunti scoop giornalistici, in questo lunga e nervosa vigilia elettorale, è possibile cogliere i movimenti di fondo dei processi politici, che sono poi quelli che contano veramente per capire cosa potrà accadere il 29-30 maggio.

E comunque di queste vicende il cronista ne deve dar conto.

I partiti che stanno animando il gossip preelettorale sono, e non poteva essere altrimenti, i partiti detti del "nuovo" o "terzo polo" e naturalmente, ma questa è notizia vecchia, il Partito democratico.

Quest'ultimo partito poi, sembra essere preso ormai addirittura da una sorta di "cupio dissolvi" che, e non è una previsione difficile, non lascia presagire nulla di buono

Un partito, quello democratico, che  viaggiava verso una rottura interna ormai insanabile, (circolano già nomi e simbolo di una lista, "Unità democratica" sarebbe il nome, in cui confluirebbero le candidature della componente del PD che appoggia Sciortino), rischia in questi giorni di aggiungere divisioni a divisioni.

Perché? presto detto.

Il Partito Democratico che si oppone a Sciortino, guidato dalla segretaria Laura Maggiore aveva indicato, con un voto di maggioranza, Vittoria Casa come candidato a sindaco.
Ma già sottotraccia si parlava da tempo di una lista approntata da Leonardo Passarello, "Popolari e democratici", che mostrava particolare interesse verso il candidato Vincenzo Lo Meo, ad oggi espressione dell'U.D.C., del F.L.I. e della lista "l'Altra Bagheria".

Ma in questi ultimi giorni gli avvenimenti sono precipitati. La preoccupazione che Vincenzo Lo Meo potesse non arrivare al ballottaggio, perché scavalcato da un Biagio Sciortino in forte rimonta (dato ormai per scontato da tutti gli osservatori, che uno dei "finalisti" sarà Bartolo Di Salvo), ha fatto scattare il "soccorso rosso".

"Ma scusate -si sono detti i democratici "osservanti"- ma se per noi Vincenzo Lo Meo è il candidato da sostenere eventualmente al ballottaggio, tanto vale lavorare sin d'ora per farcelo arrivare al ballottaggio".

Ed è un ragionamento politicamente corretto, se non ci fosse stato di mezzo l'impegno già assunto con Vittoria Casa. Decisione fra l'altro che aveva già diviso il partito e provocato la diaspora.

Perché il rischio molto probabile potrebbe essere per il PD anti-Sciortino, quello di ritrovarsi al ballottaggio due candidati entrambi indigesti: e cioè Biagio Sciortino e Bartolo Di Salvo, e quindi di essere costretti a fare da spettatori nel momento "clou" del ballottaggio, e comunque di dovere mettere da parte le legittime ambizioni di continuare ad esercitare quel ruolo politico che il PD ha avuto in questi ultimi anni.

Stando a fonti molto qualificate questa riflessione-orientamento, sostanziatasi anche con "vis a vis" di alcuni dei protagonisti, è stata riportata all'interno della segreteria provinciale del Partito democratico da Laura Maggiore.
Questo naturalmente ha provocato una reazione estremamente risentita di Vittoria Casa, che dopo avere accettato, è il caso di dirlo, per esclusivo spirito di servizio una non facile candidatura, rischia ora di vedersi malamente scaricata.

Cosa succederà adesso?

Non è difficile prevederlo: una ulteriore polemica avvelenata che non potrà che nuocere alla serenità del partito alla vigilia del voto.

Ma se Atene piange Sparta non ride: anche nel nuovo polo la confusione regna sovrana.

Enzo Lo Meo, che riteneva di avere ottenuto qualche giorno fa l'assenso del MPA, ha visto arrivare dopo un paio di giorni un inatteso stop, presentato prima come pausa di riflessione di 24 ore che il presidente Raffaele Lombardo si sarebbe preso per maturare e far condividere la decisione.

Fatto sta che le 24 ore sono diventate 48, poi 72, e ad oggi nessuna nuova.

Anche tra i partiti del terzo polo si stanno creando le condizioni per una divisione profonda, perchè  Pino Fricano, scagionato completamente dalle accuse che ne provocarono nel 2006 le dimissioni ed oggi politicamente e moralmente riabilitato, vuole in qualche modo essere risarcito, per aver dovuto interrromepre al tempo in maniera traumatica la sua esperienza.

E quale migliore risarcimento che una candidatura a sindaco sostenuto dall'MPA e da una parte del Partito democratico?

Fermo restando che chi una investitura vera e propria l'ha già ottenuta è Biagio Sciortino con il suo applauditissimo intervento all'assemblea nazionale dell'API, che continua ad essere molto ottimista circa il sostegno che potrà venirgli dall'MPA, testimoniatogli senza mezzi termini da esponenti locali di questo partito.

Un bel rebus insomma.

Ma qual'è la lezione politica?

In questo gran trambusto mentre l'outsider Vincenzo Provino continua a tessere la sua tela, e Castronovo  incassa l'appoggio di Noi Cittadini,  il candidato del centrodestra unito e compatto, Bartolo Di Salvo, dopo avere riassorbito in fretta i mugugni di qualche scontento, dalla "pole position" prega in cuor suo che gli antagonisti arrivino così, divisi alla meta.

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.