Aree produttive di Aspra: sì unanime del consiglio

Aree produttive di Aspra: sì unanime del consiglio

Politica
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Dopo la sconcertante "impasse" di ieri, giustificata dalla necessità di far collimare alcune posizioni divergenti esistenti all'interno della maggioranza, oggi è stato il giorno della

unanimità, raggiunta con un compromesso che salva però forma e sostanza.

Pertanto la variante alle Aree per gli insediamenti produttivi di Aspra viene approvata alla unanimità, ma la esecutività è comunque subordinata alla approvazione di un regolamento che disciplini criteri e limiti sulle attività che potranno insediarsi, sulle infrastrutturazioni, sulla gestione e via discorrendo.

Pietro Miosi, assessore alle Attività Produttive, ha parlato di qualche settimana necessaria alla adozione di un regolamento, ma il più ormai è fatto.

Contrariamente alle aree PIP di contrada Monaco per le quali il regolamento si sta rivelando di fatto un ostacolo, (ancora non è stato emanato il bando per l'assegnazione dei lotti nè èstata nominata la commissione che provvederà alla loro assegnazione), in questo caso il regolamento sarà il momento del via: chi è già proprietario di un lotto all'interno di quella prevista per gli insediamneti produttivi, potrà richiedere ed ottenere, se in regola con gli adempimenti di legge, la concessione.

Con l'approvazione del provvedimento l'amministrazione porta a casa un buon risultato, perchè si offre una opportunità vera e praticabile ad una delle poche attività produttive di peso, rimaste a Bagheria, e cioè l'industria che trasforma e commercializza, acciughe, alici, tonno ecc.., che vede aziende presenti sul mercati internazionali, che messe assieme, fatturano più di un centinaio di milioni di euro e che danno occupazione diretta e indotta a centinaia di persone.

Naturalmente l'iter della variante era già stato avviato e completato nei mesi scorsi, (lo aveva in diverse interviste sottolineato l'ex assessore Pietro Pagano), per un PIP che aveva visto la luce nel 2002, e che una serie di intoppi, non ultimi alcune prescrizioni della Sovrintendenza avevano ritardato e fatto perdere un finanziamento che probabilmente e per il rotto della cuffia verrà recuperato.

Ma è importante che sia pure sotto il Ferragosto il consiglio si sia occupato di quella che potrà essere un leva per lo sviluppo futuro di Aspra e Bagheria, dando a queste aziende spazi adeguati per crescere e svilupparsi, e offrendo la possibilità di affrontare in maniera più consona le questioni legate all'inquinamento ambientale e alla qualità di vita degli asprensi.

Nel consiglio di giovedì, la situazione si è sbloccata , allorchè l'amministrazione ha di fatto rinunciato all'emendamento che voleva "prescindere dal regolamento" e procedere con una sorta di "deregulation" selvaggia, che al di là delle buone intenzioni, avrebbe procurato più problemi di quelli che voleva risolvere.

C'è stata in effetti una attività di "lobbying" appalesatasi in consiglio, di qualche operatore del settore, che possedendo dei lotti di proprietà all'interno delle aree PIP, per non perdere agevolazioni e contributi, aveva necessità di bruciare le tappe.

Si è trovato però il giusto mezzo tra la necessità di fare presto e l'obbligo di rispettare le regole.

L'unanimità e gli apprezzamenti, oltre che il voto, per questo provvedimento, sono stati  trasversali di tutti i gruppi politici.

Diversi gruppi, PIP e l'Altra Bagheria in testa nel momento in cui si è trovato l'accordo sulla questione più importante, e cioè quella del regolamento, hanno ritirato i loro emendamenti per rendere più spedito l'ietr approvativo.

 

ANGELO  GARGANO