La maggioranza rifugge dal confronto e salta il consiglio

La maggioranza rifugge dal confronto e salta il consiglio

Politica
Typography

Bagheria, 11 novembre 2011 - Poteva essere una buona occasione per un confronto sereno per capire le difficoltà che l'amministrazione sta incontrando nella formazione del documento di bilancio

per sceverare le questioni vere dai temi e dai toni della propaganda politica; alla fine sono stati tre minuti, che quasi certamente alla fine si ritorceranno contro chi ha avuto l'idea di questa sorta di trappola preventivamente studiata.

E' vero che in questi giorni di assenza del sindaco la maggioranza è letteralmente nel pallone e non sa che pesci pigliare, ma meglio sarebbe stato interrogarsi assieme all'intero consiglio su quale poteva essere la strada migliore per dare uno strumento contabile alla città piuttosto che rischiare "l'avvitamento" di un'amministrazione a pochi mesi dal voto.

Doveva essere questo a nostro avviso l'approccio che doveva caratterizzare tutti, maggioranza e opposizione per il consiglio di oggi, chiesto da un gruppo di consiglieri che chiedeva lumi circa gli orientamenti dell'amministrazione dopo l'ultimatum del commissario ad acta, Angelo Saieva, che ha diffidato sindaco e giunta di procedere entro lunedì 14 novembre all'approvazione del bilancio.

Anche se esistevano divisioni all'interno della maggioranza occorreva trovare il coraggio di parlare a voce alta e pubblica dei problemi, cercando di trovare con l'oppposizione un terreno minimo d'intesa per venir fuori dai guai.

Invece si è scelta la strada dello scontro che non porterà bene a nessuno.

La cronaca.

La seduta si apre con precisione svizzera (che non sarebbe neanche male se questo avvenisse sempre, mentre in genere si ritarda per  i soliti 10-15 minuti "accademici") con il presidente vicario Antonio Scaduto che, in assenza del presidente Caterina Vigilia, presiede e chiama l'appello.

Diciotto presenti: seduta valida, si passa al riconoscimento degli estremi di necessità e di urgenza con cui la seduta è stata convocata.

Solitamente è un adempimento formale che vede l'unanimità di voto dei presenti: stavolta invece la maggioranza dice di no, che non è "necessario e urgente" parlare dello stato del bilancio in un momento in cui sindaco e giunta hanno ricevuto un "ultimatum" ad approvarlo

E perchè? perchè non sarebbero stati presenti al momento dell'avvio della seduta coloro che hanno richiesto la convocazione della seduta appunto per motivi straordinari e urgenti.

Scatta la trappola del voto: la maggioranza vota contro gli estremi di necessità e urgenza.

Seduta chiusa, si va a casa,  mille euro per i  "gettoni di presenza" che i 18 consiglieri in aula  percepiranno regolarmente e che vanno in fumo.

Questo pare interessare poco a chi ci rappresenta in consiglio, a chi appena ieri ha raddoppiato  la Tarsu e che si prepara a tagliare altri servizi essenziali per i cittadini  riducendo l'occupazione

Crediamo che oggi la maggioranza che sostiene il sindaco  Lo Meo non abbia reso un buon servizio nè alla democrazia nè alla città.

Ci auguriamo che si sia trattato di una scelta improvvida dovuta a qualche piccolo stratega convinto che questa sia la politica ; ma temiamo che purtroppo, quanto accaduto oggi, peserà sui rapporti futuri tra i partiti all'interno del consiglio.

Una vittoria di Pirro insomma.


Non passa il requisito dell'urgenza e salta la... di bagherianews

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.