Ancora rinviata l'approvazione del bilancio: se ne riparlerà il 12 dicembre

Ancora rinviata l'approvazione del bilancio: se ne riparlerà il 12 dicembre

Politica
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Venerdì 2 dicembre 2011 - Non sono bastate due intere giornate di confronto e di approfondimento delle tematiche legate al bilancio. Fumata nera giovedì notte,

quando sembrava  che dopo la discussione generale e il voto sugli emendamenti si sarebbe arrivati al voto finale sul documento finanziario.

Sia tra l'opposizione che la maggioranza si moltiplicano gli interrogativi e le perplessità circa la veridicità e la regolarità formale e sostanziale del documento elaborato dagli Uffici e già approvato dalla giunta il 14 novembre.

Ma non solo: c'è chi si preoccupa di eventuali ricadute nel tempo che coinvolgano responsabilità degli amministratori che, secondo alcuni,  potrebbero essere chiamati a dare conto di un voto su un proposta che presenta lacune rilevanti.

Si è deciso pertanto proprio per cercare di chiarire i dubbi sollevati da alcuni consiglieri, legati soprattutto alla sopravvenuta "emersione" proprio in questi giorni di altri consistenti debiti fuori bilancio, di rinviare l'approvazione ad una nuova seduta di consiglio che si svolgerà lunedì 12 dicembre.

E questo proprio quando si pensava con l'esame  e il voto sugli emendamenti che si fosse arrivati in vista del traguardo; ma di fronte alla impossibilità di potere accertare i reali contenuti di una nota protocollata in mattinata che "certificava" ulteriori debiti fuori bilancio la seduta è stata interrotta e rinviata al 12 dicembre.

Preoccupazioni intanto vengono manifestate sulla tenuta della maggioranza alla vigilia di una scadenza così importante: malgrado i toni concilianti, di apertura e di appello al senso di responsabilità di alcuni consiglieri sostenitori di Lo Meo, nei corridoi si parla con sempre maggiore insistenza della eventualità dell'uscita della maggioranza dei Democratici x Bagheria e delle dimissioni imminenti di Vittoria Casa.

E' difficile per il vostro cronista descrivere questa maratona di due giorni che si nutre di decine e decine  di  interventi, di richieste di chiarimento, di scontri polemici, di accuse  e controaccuse, di momenti di alta tensione, di dubbi che divengono via via sempre più corposi.

Si possono cogliere solo alcune linee di tendenze che sommariamente vi rappresentiamo. Sembrano passati anni luce dai giorni e dal clima dell'insediamento del sindaco e del consiglio.

La prima cosa che balza agli occhi è quella di una maggioranza in cui sono più i dubbi che le certezze: dopo i rituali interventi di apertura in cui gli assessori presentano il loro bilancio e quelli dei funzionari inizia la guerriglia dell'opposizione, che magari alla fine si asterrà per consentire l'approvazione del documento, ma che per ora vuole dimostrare, e spesso ci riesce, di essere padrona del campo.

In parecchi momenti la maggioranza sembra un fortino assediato, che di fronte alle folate di attacchi nemici vede il solo Lo Meo alzarsi continuamente per andare a tappare le falle che si aprono nel fortilizio, coadiuvato in qualche occasione dall'assessore Miosi e dal presidente dei revisori, Leonardo Passarello

Il problema è che sono molti nella maggioranza che il dissesto vorrebbero "certificarlo" ufficialmente, perchè pensano, e forse non hanno tutti i torti, che anche se il bilancio verrà approvato non si andrà lontano, perchè già da questo mese nuvoloni nerissimi si addensano sulle casse comunali che sono allo stremo.

Lo Meo vuole resistere sulla linea del Piave, non vuol passare alla storia come il sindaco del dissesto finanziario del comune di Bagheria, che avrebbe conseguenze nefaste sulla qualità di vita e sulle tasche dei cittadini  e dei dipendenti comunali.

Vuole resistere, resistere, resistere. Trova però scarso conforto e grinta combattiva tra i suoi, e consuma la sua giornata a incoraggiare  e rianimare le truppe e a cercare di dare fiducia.

Quasi del tutto assenti nel dibattito, e occasioni ce ne sarebbero state tante per intervenire  a difesa, gli altri assessori e i consiglieri di maggioranza, e spesso lacunose e imprecise  se non addirittura improvvide e improvvisate le risposte a chiarimento che la dirigenza cerca di dare alle domande insidiose, però sempre pertinenti, dell'opposizione.

L'opposizione vuole dimostrare di essere padrona del campo, e gioca spesso con la maggioranza come il gatto col topo: dalle parti di Lo Meo difettano vere competenze su un tema molto specialistico e capacità dialettiche per resistere su una linea del Piave che dopo l'una di notte viene travolta.

Cosa accadrà? il bilancio verrà quasi certamente approvato, ma è da quel momento che cominceranno i problemi veri: gestire con una maggioranza debole e poco convinta, una emergenza sociale e finanziaria derivante dalla "stretta" sarà compito assai arduo.

E non dimentichiamo che ai sacrifici richiesti da Lo Meo, si aggiungeranno quelli ben più pesanti che si prepara a richiederci Mario Monti.

 

 

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