I bagheresi rischiano di pagare caro le divisioni della politica

I bagheresi rischiano di pagare caro le divisioni della politica

Politica
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Potrebbe avere ripercussioni gravi sulle opportunità di sviluppo del territorio il mancato svolgimento del consiglio comunale di venerdì scorso.

Il 19 dicembre alle ore 16 scade infatti il termine perentorio perché il comune di Bagheria possa aderire al Distretto tematico "pesca-mare", di cui fanno parte parecchi comuni della fascia costiera del palermitano da Terrasini a Cefalù.

Ed è di questo che si sarebbe dovuto occupare il mancato consiglio di venerdì 16 dicembre.

E questa, da qualunque punto di vista la si guardi, una opportunità che sarebbe da irresponsabili far perdere a Bagheria, anche perché l'atto è formalmente ineccepibile, ed è passato al vaglio delle competenti commissioni consiliari, e sono trascorsi i tempi che i regolamenti prevedono.

Abbiamo in base a testimonianze dei protagonisti cercato di ricostruire in maniera più completa  e dettagliata l'intera vicenda, acquisendo più precise informazioni, e ci siamo formati una nostra opinione.

Ci sono parse pertanto pretestuose e lo diciamo senza peli sulla lingua, le motivazioni del voto contrario che l'opposizione ha espresso sul requisito di necessità e urgenza della seduta, che rischia di far saltare un adempimento che potrebbe convogliare nel nostro territorio investimenti e occupazione.

Una cosa è certa: ormai, e siamo a soli sei mesi dall'avvio di consiliatura, si è creata in consiglio comunale un clima di contrapposizioni radicali e in certi casi strumentali , se non di vera e propria rissosità politica che sta provocando danni che si potranno rivelare incalcolabili se questo clima non verrà presto superato.

Lasciamo stare per il momento di chi sia la responsabilità di avere per primo appiccato il fuoco e quali ne siano le ragioni, perché potranno costituire oggetto di un futuro ragionamento, che speriamo gli eventi renderanno superfluo.

E' sicuro però che la maggioranza per vari motivi, e lo stesso sindaco Lo Meo, al di la di rituali affermazioni di principio, non hanno mosso un dito per riportare il livello dello scontro politico ai livelli fisiologici, che deve essere di duro ma leale confronto.

A noi come cittadini ci interessano e ci preoccupano però le ricadute negative di questo antagonismo che non avviene più sul piano delle idee, ma del pregiudizio, dell'astio e/o anche della ripicca personale, con il risultato ormai che problemi gravi, urgenti e indifferibili vengano lasciati marcire irrisolti sol perché maggioranza e opposizione si guardano con animosità e sospetto, come cani e gatti.

Il risultato dello scontro può essere disastroso anche per un altro motivo: perché rischia di coinvolgere le figure e il ruolo degli organi di garanzia del consiglio, e cioè presidenza e ufficio di presidenza.

E su questo terreno pensiamo che l'opposizione voglia e debba riflettere: noi non sappiamo se nello specifico la presidenza abbia abusato dei suoi poteri nella convocazione del consiglio, (noi francamente non lo pensiamo); però assistendo spesso per motivi di lavoro ai lavori del consiglio, una cosa possiamo dire con grande consapevolezza: in questi mesi, abbiamo potuto apprezzare , la serietà, il garbo e la competenza con cui il presidente Caterina Vigilia dirige i lavori, assolutamente rispettosa delle esigenze dei gruppi e di consiglieri, discorso che vale anche per il vicepresidente Antonio Scaduto

Forse troppo rispettosa, costretta come è stata a richiamare in continuazione soprattutto i consiglieri di opposizione al rispetto delle norme regolamentari che tutti invocano per gli altri, ma che nessuno di fatto rispetta e intende applicare per sè stesso, sia per quanto riguarda la durata dei tempi degli interventi, che per il fatto di andare spesso e volentieri "fuori tema" facendo perdere tempo al consiglio e denaro alla comunità..

E non ci convince l'osservazione, a nostro avviso in questo caso strumentale, che l'emergenza rifiuti fosse da affrontare prioritariamente: assolutamente  prioritario era  ed è prendere in corsa quel treno che qualunque opinione o riserva se ne possano avere, non può essere perduto, per il riverbero comunque positivo che avrebbe sul futuro del nostro comune.

Non vogliamo sputare sentenze sulle polemiche di questi giorni,  circa la correttezza formale della convocazione della seduta di venerdì o di quella di mercoledì prossimo, perché la questione è controversa,  (fermo restando che la correttezza e la buona fede del presidente del consiglio sono a nostro avviso fuori discussione), ma condividiamo in pieno lo spirito che ha mosso chi ha assunto le decisioni.

La presidenza ha guardato, come era giusto e doveroso che fosse, non ai cavilli da causidici, ma alla sostanza della questione.

Per questo, l'auspicio che facciamo è che quando in ballo non ci sono vuote chiacchiere, ma gli interessi concreti dei bagheresi, i contendenti sotterrino l'ascia di guerra.

Angelo  Gargano

 

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