L'opposizione unita: si torni a dare pubblicità ai lavori del consiglio

L'opposizione unita: si torni a dare pubblicità ai lavori del consiglio

Politica
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Pubblichiamo la lunga nota in cui i partiti dell'opposizione chiedono che si torni a dare visibilità attarverso tutti gli strumenti della comunicazione a lle sedute del consiglio comunale di Bagheria.

I sottoscritti Consiglieri Comunali appartenenti ai Gruppi Consiliari di cui in intestazione, nelle varie sedute consiliari svoltesi dopo l’insediamento avvenuto il 30 giugno 2011, si sono visti privare di uno strumento, divulgazione delle sedute del Consiglio Comunale tramite le riprese televisive.

La motivazione addotta dall’Amministrazione Comunale, è stata la mancata approvazione dello strumento finanziario di previsione per l’anno 2011 e
dall’esaurimento delle somme disponibili.

Come forze responsabili, in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2011, fatto approvare dall’Amministrazione Comunale per Sua stessa volontà nel dicembre 2011, i sottoscritti si sono intestati la presentazione di un emendamento che andasse a reperire la somma di €. 5.000,00 per destinarle, appunto, al pagamento delle riprese televisive.

Emendamento, che ha visto il suo accoglimento da parte della stragrande maggioranza dell’aula. Si pensava che il problema fosse stato superato.
Invece la telenovela non è finita.

Infatti nelle ultime sedute dell’anno 2011 ed in tutte quelle del nuovo anno s’è assistito a registrazioni parziali di consiglio comunale ed addirittura alla mancata registrazione e trasmissione delle intere sedute.

Nell’ultima seduta di mercoledi 18 gennaio u.s., infatti, così come già concordato nella Commissione Permanente dei Presidenti dei Gruppi Consiliari, gli argomenti oggetto delle Comunicazione al Presidente del Consiglio, dovevano essere trattati con priorità rispetto agli punti posti all’attenzione del Consiglio, e tra queste, le dimissioni dell’Assessore al Bilancio, Avv. Fara Pipia, con la partecipazione del Sindaco.

Tutto ciò, non è avvenuto!!!!!

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Infatti, il Sindaco, all’inizio della seduta, tra l’altro iniziata con circa un’ora di ritardo, senza che il Presidente del Consiglio chiamasse l’appello secondo quanto previsto dall’art. 40 del Regolamento del Funzionamento del Consiglio Comunale, non era presente.

Si è proceduto con la trattazione di altri punti iscritti all’Ordine del Giorno.

Si precisa che, come già dichiarato in Consiglio Comunale ed prima ancora nella Commissione Permanente dei Presidenti dei Gruppi Consiliari, che i
Gruppi Consiliari di cui in intestazione, non erano favorevoli alla convocazione di tale seduta, sedute del 16 e 18 gennaio, con tale Ordine del Giorno, ma ritenevamo che lo stesso potesse diventare inconcludente e poco utile alla città, con un ulteriore aggravio di spese a carico dei contribuenti.

Si riteneva più produttivo, la convocazione di un Consiglio Comunale, come già fatto in precedenza dalla Presidenza, circa le dimissioni di un altro Assessore, Avv. Tania Naro, con un solo punto all’Ordine del giorno, che potesse esaurirsi in poche ore, senza impegnare due lunghe sedute di Consiglio.
Stante, la poca considerazione che la Presidenza continua a dimostrare nei confronti delle varie richieste di convocazione di Consiglio Comunale in
sessione straordinaria ed urgente, si è ritenuto, al fine di evitare l’insabbiamento delle dimissioni dell’Assessore Fara Pipia, di accettare, non condividendo tuttavia, tale convocazione.

Si evidenzia che, nel corso della seduta del lunedi 16, constatata l’ennesima assenza ingiustificata del Sindaco, si è proceduto, per limitare i danni di una seduta immotivata e priva di contenuti, al prelievo di alcuni punti iscritti all’Ordine del Giorno, tra l’altro presentati dall’Amministrazione Comunale e da componenti della stessa “Maggioranza”, che inspiegabilmente hanno visto una votazione contraria agli stessi prelievi, sempre da parte della “Maggioranza” o ad addirittura dagli stessi proponenti degli argomenti, con delle motivazioni risultate poi demagogiche e prive di coerenza politica e di rispetto istituzionale del ruolo che si è tenuti a svolgere. “NON SI ERA PRONTI AD AFFRONTARE GLI ARGOMENTI PRELEVATI
PER LA TRATTAZIONE”.

Provate a riflettere, se ognuno di Noi, non possa essere pronto a parlare e/o illustrare, discutere e dibattere un argomento proposto dagli Stessi.

Infatti, sicuramente, provati dalla vergogna politica e morale, nella seduta del mercoledi 18, forse, perché, anche in quella seduta non era presente il Sindaco, per far si, che lo stesso potesse avere più tempo per arrivare in aula, gli stessi consiglieri che la seduta precedente “NON ERANO PRONTI AD AFFRONTARE GLI ARGOMENTI PRELEVATI PER LA TRATTAZIONE PROPOSTI DA LORO STESSI”, incomprensibilmente, o per meglio dire,
miracolosamente, si sono rivelati e dichiarati pronti e disponibili a trattare i Nostri prelievi.

E’ stato trattato un solo punto all’Ordine del Giorno. Subito dopo è apparso come per miracolo il Sindaco LO MEO!!!!

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A quel punto, considerato che, il Presidente Caterina Vigilia, qualche oretta prima, aveva richiesto il numero telefonico del responsabile di “Bagherianews”, che nell’ultimo periodo ha curato le riprese via Web in Streaming del Consiglio Comunale, per rassicurarci della ripresa stessa in
merito alle argomentazioni relative alle “dimissioni dell’Assessore al Bilancio”, si è constatato che le richieste, ancora una volta, su argomenti
importantissimi, quali, Bilancio, Piano Triennale delle Opere Pubbliche, Emergenza Rifiuti e PRG, siano rimaste inascoltate, si è deciso di abbandonare l’aula, dichiarandolo pubblicamente, non prima di evidenziare altre gravi mancanze del Presidente del Consiglio circa la mancata trasmissione di atti importati ed obbligatori alla Circoscrizione di Aspra prima della iscrizione dell’Ordine del giorno al Consiglio Comunale, ancor prima di ascoltare il Sindaco, e rilevata la mancata presenza in aula del personale di Bagherianews ed il perdurare della mancanza della telecamera.

Nei prossimi giorni, i sottoscritti si intesteranno altre azioni che risulteranno consequenziali al comportamento di aula, ed in particolare, verranno ripresentate le comunicazioni non trattate, da discutersi nel prossimo consiglio comunale che si richiederà con una convocazione con un unico punto in argomento, e cioè le dimissioni dell’Assessore al Bilancio.

Nello specifico, sarà presentata una mozione che chiederà ai consiglieri proponenti, di rinunciare al loro gettone di presenza per destinarlo al pagamento delle riprese del consiglio comunale, auspicando che il sindaco e la giunta facciano lo stesso, perlomeno in ugual misura.

I partiti e Gruppi Consiliari dei sottoscritti, ritengono, infatti che una politica low cost e priva di grandi interessi sia indispensabile per una corretta e, appunto, disinteressata amministrazione; in questo senso sacrificare il gettone di presenza in nome di una maggiore trasparenza (tanto esaltata dal sindaco nel discorso di insediamento) verso tutti i cittadini sarebbe un'iniziativa lodevole.

Normalmente per questo genere di richieste si assiste a una serie di accuse di demagogia, ma il risicato importo del gettone di presenza potrebbe contribuire ad ammorbidire i vari consiglieri, spingendoli ad accettare la proposta per non fare la figura degli sparagnini.

Anche il  sindaco e la giunta, oltre a chi aveva votato “No” all’emendamento presentato dai sottoscritti per il reperimento delle somme per le riprese
televisive, potrebbero rinunciare a quei pochi spiccioli al fine di ripristinare le riprese televisive.

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Queste ovviamente sono valutazioni individuali, ma siamo sicuri che si sentiranno probabilmente fra qualche giorno le ragioni di eventuali No.
Riteniamo: che senza distinzione alcuna, tutti i cittadini hanno diritto di essere informati in modo più agevole, semplice e diretto, sull'attività
amministrativa svolta dal Consiglio Comunale da loro eletto; che il D.L.vo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali), all'Art. 10, comma 1, afferma che:

“Tutti gli atti dell'amministrazione comunale e provinciale sono pubblici”;

Che l'Art. 2, comma 2, della Legge del 7 giugno 2000, n. 150 afferma che:

“Le attività di informazione e di comunicazione sono attuate con ogni mezzo di trasmissione idoneo ad assicurare la necessaria diffusione di messaggi,
anche attraverso la strumentazione grafico-editoriale, le strutture informatiche, le funzioni di sportello, le reti civiche, le iniziative di comunicazione integrata e i sistemi telematici multimediali”;

che il D.L.vo 4 aprile 2006, n.159 (Codice dell’Amministrazione Digitale), all'Art. 9 (Partecipazione democratica elettronica) afferma che:

“Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all'estero, al processo democratico e per facilitare l’esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi”;

-che l'Art. 16 comma 3 dello Statuto Comunale afferma che:

Al fine di garantire a tutti i Cittadini un’informazione adeguata sulle attività del Comune, sono previste ulteriori forme di pubblicità con apposito
regolamento” oltre all’Albo Pretorio; che il Comune dovrebbe riconosce il ruolo fondamentale dell'informazione per i fini di trasparenza ed imparzialità dell'Amministrazione; che l'informazione è garantita con l'applicazione delle norme di legge e del presente Statuto, sulla pubblicità degli atti nonché in particolare sul diritto di partecipazione al procedimento amministrativo e sul diritto di informazione ed accesso agli atti amministrativi ed alle strutture e ai servizi dell'amministrazione comunale",

art. 21. dello stesso Statuto,

“Partecipazione al procedimento amministrativo”; che il Garante della Privacy si è espresso favorevolmente sulla possibilità di pubblicare in streaming i lavori dei consigli comunali;
-

che la trasmissione e diffusione delle sedute consiliari, oltre a realizzare una maggiore trasparenza dell'operato dell'Amministrazione e del Consiglio Comunale, consentirebbero e favorirebbero una più efficace informazione e partecipazione dei cittadini alle decisioni che attengono le principali questioni politico-amministrative che interessano la comunità; che la trasmissione dei consigli comunali, consentendo a un'ampia platea di cittadini di assistere ai lavori del Consiglio, possa stimolare il dibattito e il confronto della classe politica con la comunità e permettere alla stessa di esercitare al meglio un'azione di controllo sull'attività amministrativa;

-che questa iniziativa possa favorire la partecipazione dei cittadini, soprattutto della fascia giovanile, più incline all'utilizzo dei nuovi media, ma, allo stesso tempo, spesso, meno predisposta all'interesse verso la politica; che tale iniziativa contribuisca sensibilmente a rendere partecipi delle questioni amministrative e delle tematiche politico-sociali della nostra Città anche quei concittadini che per attività lavorative o di studio risiedano lontano da Bagheria; che tale iniziativa possa risultare di grande utilità anche per un più proficuo ed efficace espletamento del ruolo politico-amministrativo dei
Consiglieri Comunali e per l'attività di consultazione e comunicazione da parte degli organi d'informazione; che il Regolamento del Consiglio Comunale attualmente in vigore prevede ben poco articolato che consenta e regolamenti la disciplina delle videoriprese e trasmissione delle sedute di consiglio comunale;

Tutto ciò premesso, si propone, di seguito, di modificare il Regolamento del Consiglio Comunale inserendo nuovi articoli che andranno a obbligare e
regolamentare la disciplina delle videoriprese e trasmissione delle sedute di consiglio comunale.

Ritenendo, con tutto quanto sopra, di avere effettuato delle esaustive e significative spiegazioni ed osservazioni delle problematiche connesse alle
incalzanti richieste e lamentele da parte di Tutti i Concittadini sulla questione, con il presente, si porgono cordiali saluti.

Bagheria lì, 20 gennaio 2012 Firmato

La Corte Antonino _______________________
Aiello Piero _______________________
Amoroso Paolo _______________________
Di Stefano Giacinto _______________________
Lo Galbo Maurizio _______________________
Lo Cascio Maria Grazia _______________________
Maggiore Filippo _______________________
Gurrado Francesco_______________________
Prestigiacomo Antonio_______________________
Giammanco Rosari
o _______________________

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