Salvatore Sanfilippo: "A Santa Flavia occorre ripartire dalle piccole cose"

Salvatore Sanfilippo: "A Santa Flavia occorre ripartire dalle piccole cose"

Politica
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Salvatore Sanfilippo, "il dottorino", per via della sua frequentazione sin da giovanissimo dell'ambulatorio medico del padre Pietro, medico di medicina generale a Porticello, sarà candidato alle elezioni amministrative della prossima primavera a Santa Flavia.

Pubblichiamo l'intervista che abbiamo realizzato, che fa seguito a quelle di Luigi Alioto e Antonio Napoli, che hanno già manifestato la loro intenzione di scendere in campo per la carica di sindaco.

  Che cosa l'ha spinto a questo passo così importante?

"Mi ha spinto la constatazione che negli ultimi tempi Santa Flavia è morta dal punto di vista economico e sociale.
Stiamo toccando il fondo. Le cose non avevano raggiunto mai, a mia memoria, questo livello di degrado del vivere civile.
Occorre una riscossa delle coscienze e un moto di orgoglio civico: noi non meritiamo il degrado cui siamo costretti ad assistere e che dobbiamo subire".

Lei era già consigliere comunale, però si è dimesso....

"Sono stato in carica sei, sette anni. Mi sono dimesso per motivi politici.
Durante le sindacature di Pietro Sanfilippo prima e poi di Antonio Napoli, da semplice consigliere ho manifestato spesso il mio dissenso sulle scelte amministrative, ma le mie critiche e le mie proposte cadevano nel vuoto e non approdavano a nulla di concreto.

Non veniva rispettato il programma politico per cui eravamo "scesi in campo", per questo alle prossime amministrative voglio manifestare un impegno più diretto ed assumermi una parte di maggiore responsabilità.

Io sono una persona che proprio nei momenti più difficili e di maggiori difficoltà riesco ad esprimere il meglio di me stesso; ritengo pertanto di poter dare un contributo serio alla soluzione dei problemi".

Da dove pensa di cominciare?

Dalle cose minute: nel nostro comune mancano le cose più semplici, la pulizia, il verde pubblico, ci sono problemi con le fognature, con l'acqua e la condizione delle strade è pietosa.

Nella zona a ridosso del porto dove ci sono bar e ristoranti ed sul lungomare che dovrebbe essere zona di passeggi, il puzzo è insopportabile per la mancata manutenzione dell’area portuale.

Ricordo il comizio di chiusura dell’ultima campagna elettorale di Antonio Napoli, che promise che l’area del Trizzanò sarebbe diventato “come le piazzette di Capri e Portofino, con tante boutique e con frotte di turisti che sbarcavano da barche da diporto”.

Dov’è tutto questo? che fine hanno fatto queste promesse?
Ogni volta vengono fatti grandi progetti faraonici, a mio avviso irrealizzabili, e si trascurano le cose più elementari, quali quelli del vivere civile."

Ci sono anche grosse questioni aperte….

"Non dimentichiamo la crisi della marineria e della piccola pesca, di cui sono piene le cronache di questi giorni, il mercato ittico e la sua gestione.
Queste sono le fonti economiche e le risorse principali del paese.

C'è poi la questione del depuratore che non funziona e la cui soluzione è lontana, opera essenziale questa non solo per i residenti, ma anche per i turisti e i visitatori

Occorre riprogettare le strategie per il futuro della nostra cittadina per capire quali sono i cardini che possono garantire uno sviluppo per le giovani generazioni, ma innanzitutto e sin da subito migliorare la qualità della vita di ogni giorno."

Una delle principali attività del paese risiedeva nel settore della ristorazione e nella presenza di importanti flussi turistici.

"Negli anni Ottanta e Novanta nel fine settimana c'erano ovunque a Porticello problemi di parcheggio per l'enorme afflusso di persone. Ora non c'è più anima viva.
Di chi è la colpa di tutto ciò, se non di chi ha offuscato con una politica inadeguata in questi ultimi quindici anni l’attrattività di luoghi bellissimi come Santa Flavia , Porticello, Sant’Elia, Solanto…
L’attività ricettiva e di ristorazione doveva essere il valore aggiunto che si doveva andare a sommare al settore produttivo della pesca, invece è in profonda crisi provocata anche dalle condizioni del paese".

Insomma, è mancata una politica per questo paese?

"Si, ma è mancata il progetto e la prospettiva ma anche la politica per le piccole cose, manca la cura del paese. C'è puzza di pesce ovunque e la gente scappa"

Lei, a quale forza politica fa riferimento, quale tipo di alleanza sta costruendo?
Io non faccio riferimento a partiti politici nazionali o regionali, anche se la mia collocazione politica, da sempre, è nel centro moderato
"Io mi presenterò con una lista civica. E le persone che faranno parte di questa lista sono collocate in un' area moderata".

Che tipo di candidature state individuando?

"Stiamo lavorando a candidature che riescano a mettere assieme il contributo di esperienze di chi ha già fatto politica con la passione di gente nuova, che per la prima volta si vuole impegnare,, e non deluderemo le attese."

Che campagna elettorale sarà la sua, in un epoca in cui esistono, oltre ai sistemi tradizionali, mezzi di comunicazione quali la tv e il web?

"La mia campagna elettorale sarà fatta soprattutto sul campo, casa per casa, perchè voglio vincere le elezioni parlando di queste cose con la gente comune, non trascurerò però le nuove forme di comunicazione, che mi possono consentire di parlare ai giovani soprattutto ai quali voglio trasmettere un messaggio di fiducia e di speranza nel cambiamento.
La nostra comunità può cambuare , può uscire dal tunnel in cui l’hanno cacciato le ultime sindacature."

Quindi non grandi comizi o convention ma una campagna elettorale porta a porta?

"Si voglio stare a contatto con la gente"

Che tipo di riscontro sta trovando?

"Ottimi riscontri, la gente vuole cambiare, la gente mi vuol bene. Sono uno del popolo e andrò in mezzo al popolo a raccogliere i consensi e per rappresentare, se eletto, a villa Filangeri le esigenze primarie dei cittadini"

 

 

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