Intervista al bagherese Tommaso Pagano, Ingegnere di pista Ducati nella Moto Gp- di Pietro Canzoneri

Intervista al bagherese Tommaso Pagano, Ingegnere di pista Ducati nella Moto Gp- di Pietro Canzoneri

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Il protagonista del nuovo appuntamento con la rubrica sui giovani bagheresi curata da Pietro Canzoneri è il 39enne bagherese Tommaso Pagano, Ingegnere Elettronico di pista della Ducati nella Moto Gp.  Dopo oltre tre mesi e mezzo dall'ultimo appuntamento dello scorso anno, la Moto Gp 2019 torna la pista con il Gran Premio del Qatar. La prima gara della stagione 2019 (in totale sono 19 quelle previste dal calendario) si disputerà, come da tradizione, sul circuito di Losail domenica 10 marzo. 

1) Da quanto tempo ti trovi fuori da Bagheria e dove vivi attualmente ?
Non sono più residente stabilmente a Bagheria dal 2006, ho vissuto per un anno a Roma e poi dal 2007 mi sono trasferito a Bologna dove vivo attualmente.

2) Di cosa ti occupi in questo momento e quali progetti hai già realizzato nell'ambito professionale ?
Attualmente lavoro in Ducati Motor Holding spa - Divisione Ducati Corse. Sono coinvolto nel progetto MotoGP e il mio ruolo è Ing. Elettronico di Pista.
In Ducati mi sono sempre occupato di MotoGP, nei primi anni nel reparto R&D e Team sviluppo pista , successivamente ho iniziato a seguire le gare del campionato mondiale.

3) Le tue radici “baariote” sono state un valore aggiunto, o sono state ininfluenti nel tuo percorso umano e professionale ?
Credo che le radici di ognuno di noi influenzino chi siamo nella nostra vita, tutto quello che abbiamo fatto e che faremo. Le esperienze di vita sono quel qualcosa che ognuno di noi si porta dentro inevitabilmente, non saprei dire se il fatto che siano "baariote" abbia fatto differenza. Sicuramente il contesto in cui sono cresciuto mi ha dato tanto di positivo ma con l'esperienza di vita fatta fino ad oggi riconosco che lo stesso contesto cittadino poco curato come quello Bagherese (sotto tantissimi aspetti) mi abbia tolto e continua a togliere ai giovani attuali anche dell'altro.

4) Come appare oggi bagheria dall'esterno, con lo sguardo di chi non ci vive più ma vi torna saltuariamente; e cosa ritieni vada fatto prioritariamente in questa cittadina?
Bagheria appare come un paese non curato e senza rispetto degli spazi comuni. Sul da farsi ci sarebbe molto in tanti ambiti (alcuni esempi...pulizia della città, viabilità, cura del verde urbano, scuola, trasporti, eventi culturali, valorizzare le associazioni del territorio, sport, valorizzare le tradizioni locali) ma sicuramente darei la priorità alla sensibilizzazione dell'educazione civica a qualsiasi livello e contesto da chi la gestisce a chi la vive. Credo che quelli che rispettano il bene comune e vogliono cambiare le cose siano in tanti ma soltanto con l'unione di tutti si può risollevare il paese. Bisogna dare spazio e fiducia ai giovani, devo dire che negli ultimi anni ho visto diverse iniziative interessanti.

5) Se dovessi immaginare il tuo futuro tra qualche anno, lo vedi a Bagheria o ritieni che 'ritornare' equivalga ad una sorta di passo indietro?
Ogni scelta che ho fatto nella mia vita l'ho sempre valutata in base alle necessità/opportunità in cui mi sono trovato. Ovunque credo vivrò nel mio futuro non farebbe differenza nell'andare avanti o indietro nella mia vita. Per come la vedo io non è andando fuori da Bagheria che si va avanti e non è tornando che si va indietro. Ogni scelta ha tante motivazioni alle spalle. Bisogna fare quello in cui si crede.

6)Sempre più giovani lasciano la Sicilia per cercare fortune altrove, tu cosa ne pensi di questo fenomeno ?
La mobilità lavorativa è un fenomeno che nell'epoca in cui viviamo non è più di tanto anomalo bensì oggi è il mercato del lavoro stesso che richiede queste disponibilità al lavoratore. Quello che invece è un fatto molto preoccupante è che nelle nostre terre del sud si fa fatica a trovare delle offerte lavorative che siano poco più che soddisfacenti per un giovane che vuole lavorare con passione e professionalità, qualsiasi sia il proprio settore lavorativo. Esistono delle belle realtà lavorative create da persone molto in gamba ma purtroppo sono delle mosche bianche e delle volte non durano neanche a lungo a causa del contesto in cui si trovano. Tutto questo in un territorio delle enormi potenzialità e con tanta necessità di serie prospettive di lavoro.

7) Forse è soltanto orgoglio o spirito di appartenenza ad una comunità, ma sembra quasi che i bagheresi fuori dai propri contesti di nascita riescano a tirare fuori capacità insospettabili e a competere ai massimi livelli nei rispettivi campi di conoscenza, ritieni vi sia un fondamento in questa considerazione?
No, non credo. Penso che molti bagheresi residenti in città fanno molto e cercano di dare il massimo nella realtà in cui si trovano ma spesso il contesto in cui si trovano e la maggioranza delle abitudini locali offusca tali abilità del singolo.

Intervista di Pietro Canzoneri

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