Gli studenti in piazza contro i tagli della Gelmini

Gli studenti in piazza contro i tagli della Gelmini

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Dilaga anche a Bagheria la protesta degli studenti: ogni istituto sta portando avanti una propria forma di agitazione, l'I.P.I.A. aveva aperto la strada seguita dall'I.T.C. e dal Liceo Classico.

Oggi anche il Liceo Scientifico riunitosi in assemblea avrebbe deciso come portare avanti la protesta, ma sostanzialmente è la cosiddetta "cogestione" la forma di lotta che stanno mettendo in campo gli studenti, che corresponsabilizza gli studenti e che in qualche modo elimina gli "inconvenienti" che talora in alcune occupazioni di sedi scolastiche si sono manifestati; il danneggiamento cioè, da parte di qualche incosciente, di attrezzature e suppellettili che rischierebbero di privare la scuola di fondamentali strumenti per la didattica.
Stiamo parlando dei computer, di lavagne luminose ecc..., che con i chiari di luna che corrono molto difficilmente potrebbero essere sostituite.

Anche per questo le forze di Polizia stanno monitorando molto attentamente l'evoluzione della situazione nei vari Istituti, con l'obiettivo di impedire, se fosse necessario, forme estreme di lotta.

Oggi gli studenti del Liceo Classico hanno dato vita ad un allegro e variopinto corteo che si è snodato sin davanti alla sede comunale, dove per qualche ora è stato inscenato un sit in di protesta per rendere chiari i motivi della mobilitazione.

Le parole d'ordine della protesta "La riforma Gelmini ci ruba il futuro", oppure "Siamo contro chi uccide la cultura"

E gli slogans: "Se non cambierà lotta dura sarà" " Gelmini, Gelmini, vaffan...."

I motivi di rivendicazione del movimento degli studenti  risiedono innanzitutto nei feroci tagli che stanno riguardando la scuola pubblica e l'Università in particolare, con un drastico ridimensionamento dei docenti precari che in alcune facoltà dell'Università di Palermo, hanno addirittura ritardato il regolare avvio dell'anno accademico, e dei finanziamenti alla ricerca e una riduzione delle borse di studio, unite anche ad un aumento delle tasse.

Rischiamo di trovare una Università -dicono gli studenti- che non sarà in grado di formare e di qualificare alcunché; ed è per questo che il pericolo è di vederci rubato il nostro futuro.
Di contro invece ci sono ben 270 milioni di finanziamenti alla scuola privata.   

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