Bagheria 24/10/2011 - A rischio le concessioni rilasciate nell'ultimo anno a Bagheria, in conseguenza della sentenza del C.G.A.in cui veniva considerato inammissibile, il ricorso per revocazione presentato dall'avv. Francesco Lupo per conto del comune di Bagheria.
Su indicazione del sindaco Vincenzo Lo Meo, i tecnici della sezione urbanistica stanno inviando ai titolari delle concessioni rilasciate nell'ultimo anno una lettera, in cui vengono chiamati a chiarire lo stato di avanzamento del manufatto oggetto della concessione.
Siccome le norme vigenti prevedono che entro un anno dal rilascio il titolare della concessione deve dare inizio ai lavori previsti, si chiede in questa lettera di specificare se sono state eseguite opere irreversibili o reversibili.
In poche parole, non basta una eventuale comunicazione di inizio lavori che il concessionario potrebbe avere inviato al Comune ma serve quello che da un punto di vista "legale" viene definito "l'inizio concreto" dei lavori.
Per "inizio concreto" dei lavori si intende nel caso di nuova costruzione la realizzazione effettiva delle fondamenta in cemento armato dell'edificio con i "richiami" per la pilastratura della proima elevazione; nel caso di sopraelevazioni invece quale inizio concreto si valuta la realizzazione della pilastratura dell'elevazione.
Qualora nei controlli che saranno effettuati nei prossimi giorni, non ricorressero queste condizioni gli uffici provvederanno alla revoca della concessione.
I provvedimenti concessori che saranno monitorati sono una settantina
A margine, ma questa è solo una nostra impressione, pare che stia venendo fuori l'orientamento da seguire dopo l'annullamento del P.R.G.
Oltre la richiesta di parere formulata all'Assessorato Regionale al Territorio, si starebbe facendo strada, anche con il conforto sinora informale di pareri legali, l'opinione di prendere per buono il Piano regolatore generale approvato nel 1976.
Ma, lo ripetiamo, al momento questa è solo una nostra supposizione.
Angelo Gargano
