La Corte dei conti chiede al presidente Avanti un risarcimento da un milione di euro

La Corte dei conti chiede al presidente Avanti un risarcimento da un milione di euro

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Una grossa grana per il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti a cui la Corte dei conti ha chiesto un maxi risarcimento da 1,007,000,00 euro per le nomine, ritenute illegitime dai giudici contabili, dei nove componenti della sua segreteria particolare.

Il pubblico ministero Gianluca Albo ha notificato un atto di citazione in giudizio al titolare di Palazzo Comitini, il quale sarà l'unico imputato del processo che si svolgerà dinanzi la sezione giurisdizionale per la Regione Sicilia.

Giovanni Avanti, tramite il suo avvocato Alberto Stagno D'alcontres, ha presentato una memoria difensiva alla Procura presso la corte dei conti nella quale il legale del presidente scrive che quelle nomine sono legittime poichè l'ufficio staff è a composizione fiduciaria e il presidente poteva disporne "senza alcun limite numerico e con la facoltà di fare ricorso a soggetti esterni di sua fiducia senza alcun obbligo di motivare sulla necessità e sul contenuto dell'incarico".

Nell'atto di citazione il Pm spiega che il regolamento sugli incarichi del 1999 sugli enti locali prevede esplicitamente la costituzione dell'ufficio della segreteria particolare del presidente con personale interno, mentre tutti e nove i componenti dello staff di Avanti sono personale "esterno". Il giudice considera "inescusabile negligenza e leggerezza gestionale le continue e disinvolte nomine di soggetti esterni nella sgreteria particolare".

Secondo la procura inoltre "non si può scambiare un ufficio fiduciario per un ufficio arbitrario", parlando di "intollerabile trasgressione di elementari regole gestionali e individua una palese violazione dei principi di efficienza ed economicità della macchina amministrativa da parte del presidente della provincia".

L'ammontare del risarcimento deriva dal calcolo degli stipendi corrisposti a 9 collaboratori: Sabrina Lo Conte (150,608,00 euro); Riccardo Sanlorenzo (144,961,00 euro); Marcella Santoro (144,957,00 euro); Giacomo Campanella (132,000,00 euro); Marta Cusimano (132,000,00euro); Serena Guiglia (126,830,00euro); Renata Poli (90,858,00 euro); Federica Pezzano (58,272,00 euro); Giovanni Sammartino (21,087,00 euro).

La procura precisa che "nulla si contesta ai soggetti sopra citati, in quanto non viene contestato il mancato espletamento dell'incarico e pertanto non è stata ritenuta necessaria nemmeno un audizione degli stessi, ma che l'intero danno derivante dalle determine presidenziali è da addebitare al presidente Giovanni Avanti". 

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