Lo Meo e Sciortino: 4 sì ai referendum

Lo Meo e Sciortino: 4 sì ai referendum

Politica
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Ci hanno scritto Vincenzo Lo Meo e Biagio Sciortino per segnalarci il loro orientamento sul voto per i referendum abrogativi di domenica 12 e lunedì 13 giugno che a Bagheria coinciderà con il voto del ballottaggio. Pubblichiamo la loro posizione

Il  PERCHE'   DEI   4   SI'  AL   REFERENDUM di Vincenzo Lo Meo


Il 12 e 13 giugno 2011 si voterà non solo per l'elezione del Sindaco di BAGHERIA (PA) nel turno di ballottaggio (che mi vede contrapposto al candidato Bartolo Di Salvo) ma anche per i 4 referendum abrogativi riguardanti:

Referendum n. 1: Quesito sulla privatizzazione della gestione dell'acqua.
L'abrogazione di questo articolo vieterà gli affidamenti di gestione del servizio idrico a società di capitali, concedendo tale gestione ad enti di diritto pubblico con la partecipazione di cittadini e comunità locali.

Se vince il SI: il servizio idrico è gestito da enti pubblici.
Se vince il NO: la gestione del servizio idrico può essere affidata ad aziende private.

Referendum n. 2: Quesito sulla remunerazione del capitale investito in servizi idrici.
La parte che si vuol modificare con questo referendum riguarda il comma che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% senza collegamento a reinvestimenti per il miglioramento del servizio. Significa che le tariffe dell'acqua possono essere aumentate arbitrariamente, giustificandole con investimenti.

Se vince il SI: le aziende possono farsi pagare solo le spese di manutenzione degli impianti.
Se vince il NO: le aziende private che gestiscono la fornitura di acqua possono decidere il prezzo ed ottenere profitti garantiti sulla tariffa.

Referendum n. 3: Quesito sul nucleare.
Con questo quesito referendario si chiede l'abolizione una parte del decreto legge ("disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge "con modificazioni" il 6 agosto dello stesso anno) che permette la costruzione e l'utilizzo di nuove centrali per l'energia atomica in Italia.

Se vince il SI: in Italia non verranno costruite centrali elettriche nucleari.
Se vince il NO: rimane valido il permesso di costruire centrali nucleari nel nostro territorio nazionale.

Referendum n. 4: Quesito sul legittimo impedimento.
Il referendum chiede la cancellazione totale della legge che permette a premier e ministri di non presentarsi in udienza invocando il legittimo impedimento, ovvero l'impossibilità di presentarsi davanti ai giudici derivante da impegni istituzionali. In origine la norma consentiva al premier e ai ministri di autocertificare il proprio impedimento; dopo la sentenza della Consulta invece l'impedimento deve essere stabilito dal giudice, che tuttavia difficilmente può negarlo.

Se vince il SI: il legittimo impedimento viene cancellato, i cittadini sono tutti uguali davanti alla legge.
Se vince il NO: il legittimo impedimento rimane invariato, premier e ministri possono invocarlo.

 


Per tutti i 4 referendum la mia posizione è quella di esprimere il SI.

SI ai due quesiti sull'Acqua.
SI perché il nostro programma prevede il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua. Quindi SI alla abrogazione della "privatizzazione" dei servizi pubblici di rilevanza economica e SI al quesito che chiede l'abrogazione dei cosidetti "profitti" legati alla commercializzazione della risorsa.

SI al quesito sul Nucleare.
Pur essendo parte del UDC, partito in cui la Presidenza e la segreteria nazionale esprimono un'idea favorevole al nucleare, io Vincenzo Lo Meo, rifacendomi alla libertà di scelta che l'UDC stesso ha lasciato ai cittadini elettori, voterò SI perché certamente non vorrei una centrale nucleare, non solo a Bagheria (cosa ovvia) ma neanche nella Regione Siciliana.

Ritengo, inoltre, cosi come spiegato nel programma, che le energie rinnovabili sono il futuro della nostra città. Immagino una città in cui in tutti i tetti ci siano i pannelli fotovoltaici e quelli per l'acqua calda in primis. Una città che potrà fare di questo un "valore" da mettere in risalto come attrazione territoriale

SI al quesito sul "legittimo impedimento".
SI perché noi vogliamo essere giudicati quando è necessario, sia che questo giudizio venga dalla cittadinanza, ad esempio con le elezioni, sia quando diventa grave ed occorre farsi giudicare dalla magistratura. La legge è uguale per tutti e mi pare una giusta cosa.


Bagheria, 07 giugno 2011 Vincenzo Lo Meo

 

AI  REFERENDUM   IO  VOTO   QUATTRO   SI' di  Biagio Sciortino

Domenica 12 e Lunedì 13 giugno verremo chiamati a votare per 4 referendum popolari abrogativi.
Il referendum è uno importante strumento di democrazia diretta che permette ai cittadini di far valere il proprio parere rispetto a determinate scelte legislative.

Votare è un dovere civico di tutti noi, rappresenta un fondamentale momento di democrazia partecipata dal basso, in una politica che si distacca sempre più dai bisogni concreti dei cittadini.

Saranno 4 i quesiti che ci verranno sottoposti, votando"SI" esprimiamo la volontà di abrogare la norma sottoposta a referendum, votando "NO", esprimiamo la volontà di lasciare in vigore la norma oggetto di referendum. Per essere validi, occorre che a votare i referendum si rechino il 50% più 1 degli aventi diritto al voto.

Due quesiti riguardano l'acqua, uno la possibilità di affidare il servizio di erogazione a gestori privati, il secondo rigurda la possibilità da parte del gestore privato di ottenere dei profitti garantiti sulla tariffa, a carico dei cittadini.

Il terzo quesito riguarda la legge sul Legittimo impedimento varata del governo Berlusconi. Il referendum si propone di abrogare la norma secondo cui, il premier e i ministri, se imputati, possano opporre legittimo impedimento a comparire in tribunale, se tale ordine a comparire in udienza impedisca l'esercizio delle funzioni istituzionali degli interessati.

Il quarto quesito chiede se si vuole abrogare la norma che prevede la costruzione di nuove centrali di energia nucleare sul territorio nazionale.
Io voterò SI a tutti e quattro i referendum.

Voterò SI, perchè L'acqua è un bene pubblico, e anche la gestione e distribuzione di questo bene non può essere affidata a privati, in quanto, è stato già dimostrato che cn la gestione privata, ad un aumento del costo in bolletta, non è corrisposto un miglioramento del servizio.

Voterò SI, perche la legge sul legittimo impedimento, ha introdotto nel nostro sistema giuridico un'anomalia, la possibilità cioè, solo per alcuni privilegiiati, di potersi sottrarre alla legge, che come enunciato dalla costituzione, madre di tutte le leggi, è uguale per tutti, pertanto mi esprimerò a favore dell'abrogazione.

Voterò SI, perchè sono contrario alla costruzione di centrali nucleari in Italia. Anche se il problema è complesso, il nostro paese non può lanciarsi in un avventura nucleare che sarebbe sicuramente costosa e pericolosa. Bisogna avere il coraggio di puntare ad uno sviluppo energetico sostenibile, tramite fonti rinnovabili ed inesauribili, le tecnologie hanno raggiunto oggi un grado di sufficiente sviluppo, sia in termini di costi che di produttività energetica.

Biagio Sciortino

Bagheria   06.06.2011

 

 

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