Voto amministrativo: chi ha vinto? (nessuno), chi ha perso? (la politica) - di Noi Cittadini

Voto amministrativo: chi ha vinto? (nessuno), chi ha perso? (la politica) - di Noi Cittadini

Politica
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Riflessione a margine di una ulteriore occasione (illusione) perduta. In questa tornata elettorale, il cui esito, quale che sia, sostanzialmente, non lascia presagire gran che di buono

per il futuro, indubbiamente sono intervenuti molti fattori poco coerenti con la Politica, manifestati dal voto dei cittadini.

Al centro dei confronti e delle scelte da maturare con convinzione, non sembra, purtroppo, siano stati le proposte passate e future, le idee e i comportamenti passati, quali garanzia per quelli futuri, anche rispetto a quelle emergenze di cui paghiamo in ogni momento le conseguenze in termini di inciviltà e di invivibilità del territorio.

Non si può non osservare, con amarezza, quanto grave sia la responsabilità dei "politici" e dei "partiti" di questa città per questa - che noi riteniamo - mancata crescita del senso e del valore della "cittadinanza" attiva e di un'espressione di democrazia partecipata.

Di ciò è responsabile anche la stessa comunità, che pare non aver affatto maturato quella necessaria consapevolezza del dovere essere, non già una "sommatoria" di individui che lottano per propri ristretti interessi a scapito l'uno dell'altro, come dei nemici, per accaparrarsi i migliori e più sicuri "posti" o posizioni di "favori", bensì un "popolo", una comunità consapevole di dover "crescere" nell'interesse comune, civile e sociale, entro cui ritrovare e vivere quello personale, nel rispetto degli altri.

Posto che qualcuno più importante di noi (Tocqueville) ha scritto che la democrazia si definisce quale regime politico dei cittadini informati (il corsivo è nostro), se si espropriano i cittadini del diritto ad una corretta e trasparente informazione - sulla quale tante volte abbiamo sollevato l'interrogativo "ma è possibile che da un politico il cittadino non debba mai sapere la verità?- c'è reale esercizio di democrazia?

E, di fronte ad una scelta elettorale impegnativa, questo criterio non avrebbe dovuto orientare verso chi, tra i candidati, di questo principio è stato coerente testimone?

Così per la rappresentanza.

Posto che è fondamentale il diritto del cittadino di scegliere liberamente i propri rappresentanti, assistere allo spettacolo non inedito, ma poco onorevole per non dire indegno e sfrontato, di "transumanze" (poco!!) interessate, di candidature "imposte" dai "giochi" regionali e addirittura nazionali, di spaccature e divisioni all'interno di uno stesso schieramento o partito, alla faccia della coerenza e della convinzione politica su idee e progetti (qual è la differenza sostanziale fra Di Salvo, Sciortino, Lo Meo, PD1, PD2, Mpa, Mab, Mub......? ), con una selezione di candidati su base di "fedeltà" personale, parentale, di interessi di clan, camarille e correntine, non avrebbe dovuto orientare verso progetti, proposte e candidature chiari e ben definiti, coerenti, non personalistici, privi di interessi strettamente individuali, non esposti a nessun tipo di "ricatto" politico?

Così per la "sovranità", che appartiene al popolo.

A proposito della quale, appare ancor più clamorosa ed eclatante la mistificazione, proprio in relazione ai referendum, attuata proprio dai "devoti" della sovranità popolare (con la reazione fredda, freddina, tiepidina,- ora, giustamente, calda- dell'opposizione "parlamentare", PD e Terzo Polo) che le hanno tentate e le stanno tentando tutte pur di pregiudicare l'esito della consultazione popolare e di spogliare sistematicamente dei suoi diritti il cittadino, il quale, sia chiaro, non è, comunque, in assoluto, innocente.

Ed anche questo non avrebbe dovuto far riflettere ancora di più ciascuno di noi bagheresi circa la scelta di candidati che si sono presentati, sostanzialmente omogenei, o come espressione della Destra berlusconiana che governa, o come espressione del Centro(-Destra), prudente, attendista, opportunista, qualunquista (loro preferiscono farsi chiamare moderati) e non orientare, invece, la propria scelta verso chi ha rappresentato, con forte coerenza, proprio quelle forze politiche che hanno promosso e sostenuto il reale diritto alla sovranità dei cittadini su temi di vitale importanza, oltre che di grande democrazia, per tutti?

Così non è stato.

E pur con il massimo rispetto dell'espressione di voto, non possiamo non ribadire che ci sarebbe stato bisogno da parte di altre forze politiche e dei loro rappresentanti - noi, insieme agli amici del progetto politico che abbiamo sostenuto, ci abbiamo provato- di aiutare noi stessi e i nostri concittadini ad uscire fuori da quella rete ossessiva e pervasiva di condizionamenti e di manipolazione dei consensi, aggravata anche, in questi ultimi decenni, dal vuoto ideologico berlusconiano, per dare la reale possibilità a tutti di esercitare il diritto-dovere di aprire gli occhi e di reagire a quanti ne hanno voluto e ne vogliono umiliare l'intelligenza e la dignità di cittadini liberi.

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