Lettera aperta della Cisl al sindaco Lo Meo

Lettera aperta della Cisl al sindaco Lo Meo

Politica
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Volutamente abbiamo disertato le discussioni durante la lunga campagna elettorale, non perché non avessimo motivi validi per intervenire, anzi, ma per evitare che un nostro intervento potesse essere strumentalizzato a favore o contro quel candidato o quel partito.

Eletto il sindaco, varata la giunta, insediatosi il nuovo Consiglio Comunale, essendo già tempo di assumere importanti decisioni e scelte fondamentali per lo sviluppo del paese, ci si consenta di esprimere a Lei, signor sindaco, le nostre considerazioni e preoccupazioni sulla situazione politica, economica e sociale del nostro paese.

Senza voler fare processi, né condannare nessuno, (non è questo il nostro ruolo), Le diciamo subito, ma sicuramente Lei l'ha già capito, che l'incarico che si appresta a ricoprire e il progetto che si è intestato non sono semplici, anzi difficili e onerosi.

Lei eredita una città in profonda crisi economica,una crisi che penalizza soprattutto i giovani in cerca di lavoro, ma anche lavoratori dipendenti e pensionati e che rende drammatica la situazione di disoccupati e precari.

Una realtà disarmante, priva di prospettive, resa più difficile dalla crisi internazionale e nazionale, una realtà in cui la qualità della vita tocca livelli preoccupanti e il degrado nonostante le molte cose buone fatte negli ultimi anni, investe ormai periferia, quartieri popolari, ma anche parti importanti del centro: manutenzione stradale inesistente, disorganizzazione del servizio di igiene ambientale, circolazione al limite del collasso, pochi posteggi, inquinamento acustico e atmosferico in continua crescita, verde pubblico mal curato, cimitero spesso in stato di abbandono, discariche abusive a ridosso delle ville settecentesche ecc..ecc..; problemi aggravati poi da uno scarso senso civico e da un preoccupante senso di impunità personale collettivo.

Per la nostra città piena di tanti problemi da risolvere, assuefatta e rassegnata di fronte alla drammatica situazione che si sta vivendo, Lei deve fare in primo luogo qualcosa di importantissimo: tornare a dare una nuova speranza, la speranza nel suo futuro.

Così sperano i tanti bagheresi che credono in Lei, che Le hanno dato una messe di voti poche volte dati ad altri candidati e concessa una fiducia illimitata e strumenti per poter lavorare.
Ci rendiamo conto che Lei non ha la bacchetta magica e sappiamo che ha trovato una finanza comunale al collasso e ha scarse risorse finanziarie cui attingere.

Considerando poi che i trasferimenti dello Stato e della regione sono sempre più ridotti rispetto agli anni precedenti, necessita per prima cosa, secondo noi, utilizzare con il massimo rigore le risorse disponibili, instaurando una politica di contenimento risparmio sulle spese superflue.

Sempre, ma a maggior ragione ora, i cittadini non possono pagare i costi della politica e non possono sopportare ulteriori aumenti della tassazione locale come quella della TARSU, che respingiamo con forza.
Si cominci al contrario una vera lotta all'evasione fiscale e si eliminino gi sprechi, azzerando per esempio le consulenze esterne, operando una riduzione dei dirigenti esterni e dei loro compensi.

Il personale del Comune possiede tali professionalità e competenze da poter assumere tranquillamente qualsiasi incarico.
Di contro, secondo noi, si potrebbero utilizzare collaborazioni a titolo gratuito ( e senza rimborso spese): le intelligenze, le competenze, i saperi di tanti volenterosi bagheresi vengano trasformati in risorse.

Le chiediamo infine di aprire una nuova fase di concertazione, in cui tutte le parti sociali, in ragione dei loro ruoli e delle loro competenze, partecipino attivamente ai processi decisionali e diano attivamente il loro contributo alla soluzione dei problemi della città.

La nostra organizzazione sindacale, ove richiesta, darà la massima disponibilità a collaborare.

Nel contempo non esiterà a denunciare con forza le cose che, a nostro giudizio, non dovessero andare nella direzione giusta, che per noi è la difesa dei lavoratori, dei pensionati, dei bisognosi e degli svantaggiati e la tutela dei loro diritti e della loro dignità.

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