Una seduta consiliare inconcludente - di Lorenzo Gargano

Una seduta consiliare inconcludente - di Lorenzo Gargano

Politica
Typography


Una seduta del consiglo comunale quella del 26 luglio piuttosto sonnolenta e inconcludente, nonostante la brezza di maestrale che rinfresca Bagheria, i "nostri" 30 consiglieri (a dire il vero erano presenti in 26,

anche se qualcuno come Angelo Puleo in viaggio di nozze assente giustificato), sembrano gia piuttosto fiaccati dall'estenuante e arduo compito di consigliere comunale; l'impressione è che alla determinazione con cui hanno condotto la campagna elettorale che li ha visti sedersi sulle poltrone di Palazzo Ugdulena sia subentrato un generale rilassamento, come di chi sa di aver raggiunto una meta, e non come chi intraprenda un percorso impegnativo.

Una seduta inconcludente anche perchè a quasi due mesi dall'insediamento gli schieramenti di maggioranza e opposizione attraversano una fase interlocutoria, di studio reciproco.

L'azione amministrativa del sindaco e della giunta non è ancora entrata a pieno regime, e il consiglio comunale dopo una prima seduta che lasciava presagire un ben altro inizio, e un frettoloso, ma giusto ritiro da parte dell' amministrazione dell'aumento della TARSU, naviga a vista dibattendo non delle questioni strategiche, ma affrontanto alcune problematiche che via via si presentano, come il crollo di un soffitto nelle case popolari di via Angiò, che ha suscitato allarme sulla stabilita dei fabbricati del centro storico e la conseguente sicurezza degli abitanti.

Su questo argomento l'intervento di Massimo Mineo del gruppo l'Altra Bagheria, che sottolinea la tempestività con cui l'amministrazione ha provveduto alla messa in sicurezza dell'edificio di via Angiò, con la sistemazione di un ponteggio, e quello del sindaco Vincenzo Lo Meo che respinge al mittente le seppur blande accuse per la scelta della ditta che è intervenuta, dichiarando che per un criterio di praticità ne è stata delegata una che sta già lavorando con l'amministrazione comunale.

Sul fronte politico, ha tenuto banco la polemica legata all'elezione nella scorsa seduta di Antonino Arena a presidente della IV commissione (cultura).

Il gruppo consiliare del PD accusa l'opposizione di fare la voce grossa dai microfoni, e ammorbidirsi poi al momento del voto, tanto da aver determinato con i propri voti l'elezione di Arena, avvenuta a scrutinio segreto.

Il Pd dunque, che fornisce l'appoggio esterno a Lo Meo, e non ha chiesto nè avuto ruoli attivi nell'amministrazione o poltrone, si è visto soffiare anche quel posto, facendo così balenare il sospetto di un "accordo" maggioranza opposizione su quel voto, che ha lasciato con un palmo di naso il Partito democratico.

Stamane il consigliere Paolo Amoroso (Pdl) in un accalorato intervento, respinge queste accuse neanche troppo latenti di "inciucio" con la maggioranza, semmai dice." è il PD e la maggioranaza stessa che difetta di chiarezza e collegialità" - "non c'era nessun accordo, più semplicemente le cose sono andate diversamente da come si aspettavano, il voto è stato regolare, e gli atti sono pubblici"-.

Il protagonista di questa querelle il neo eletto presidente della commissione cultura, Nino Arena (Fli)si difende, -" dimostrerò di essere all'altezza del compito"- dice -"in caso contrario non esiterò a fare un passo indietro, voglio però sottolineare che l'esperienza bisogna farla sul campo, e altri prima di me hanno rivestito importanti ruoli amministrativi benche privi di esperienza"-.

Il capogruppo del PD Vella nel suo intervento ha esordito lamentando una lacuna dell'amministrazione, e cioè che nessuna  commemorazione sia stata prevista per l'anniversario della strage di via D'Amelio, -"una città come la nostra non può ignorare date come questa, tragiche ma importanti"- dichiara Vella - "La lotta alla mafia vive anche del ricordo, quando questo diventa impegno".

Quando il sindaco ha preso la parola, stemperando sul nascere la polemica, ha chiarito che non è stata organizzata una commemorazione a Bagheria, ma il vice-Sindaco e assessore Tania Naro, si è recata alla manifestazione in ricordo di Paolo Borsellino e della sua scorta che si è svolta a Palermo, in rappresentanza del comune di Bagheria.

Il Pd sempre per bocca del suo capogruppo, nel ribadire la sua lealtà all'amministrazione fornendo un appoggio esterno, ha però sottolineato una scarsa considerazione nelle scelte di questi giorni, e domandano in maniera retorica al sindaco: quale percoso voglia intraprendere?,  con chi si consulta nel prendere le decisioni ? quali sono le problematiche sulle quali intende muoversi nel prossimo futuro? interrogativi al momento insoluti.

Il sindaco presente a quasi tutta la seduta, ha ascoltato gli interventi dei consiglieri e nel suo intervento ha replicato su tutte le questioni sollevate durante il dibattito.

Il voto di maggioranza e opposizione per l'elezione del presidente della IV commissione è stata solo una coincidenza nessun cambio di maggioranza in vista-esordisce Lo Meo- che poi sul tema della stabiltà degli edifici nella case popolari di via Angiò, ha rimarcato la velocità con cui l'amministrazione tramite l'Ufficio tecnico ha fatto fronte all'emergenza in seguito all'esposto di un cittadino, mettendo in sicurezza l'edificio in questione e monitorando la situazione.

Sul tema dei rifiuti, che continuano ad "abbellire" Bagheria, chiede a tutti, politici e non, di evitare strumentalizzazioni. -"Risolvere questo problema è la nostra priorità, in questi giorni problemi alla discarica di Bellolampo rallentano la raccolta, ma stiamo lavorando nella direzione giusta"- dichiara il sindaco -"nessuno di noi vuole aumentare la Tarsu, conosciamo bene i problemi dei bagheresi, in questa fase ci vuole fiducia e pazienza, per risolvere un problema così grave ci vogliono strategie serie che richiedono studio e tempistiche adeguate".

Intorno alle 12,00 la seduta si anima un pò, al momento della votazione del terzo componente dell'ufficio di presidenza .

L'opposizione Pid- Pdl- Bagheria Popolare, abbandona i propri banchi e fa mancare il numero legale.

Un gesto plateale ma efficace, non si vota e seduta aggiornata.

Una prova di forza e compattezza, un colpo seppur lieve assestato alla maggioranza, che non può permettersi assenze o defezioni pena l'ingovernabilità, data l'esiguità della maggioranza numerica in consiglio.

A meno che non salti fuori dal cilindro uno"Scilipoti" o un qualche "responsabile" che salti la barricata, ma al momento nulla lo fa presagire....forse

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.