Bilancio 2011: il giorno della verità

Bilancio 2011: il giorno della verità

Politica
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Bagheria, 13 novembre 2011- Sarà lunedì 14 novembre il D-day per l'amministrazione Lo Meo, giorno in cui in rapida sequenza si susseguiranno in consiglio il dibattito richiesto dalle opposizione sullo stato dell'arte dell'iter approvativo del bilancio e, nel pomeriggio, la riunione di giunta
che dovrebbe approvare il documento finanziario del 2011.

Ci sono diversi livelli di lettura di questa vicenda del bilancio che l'amministrazione, a nostro avviso, ha gestito sin dall'inizio in maniera dilettantesca, contraddittoria, improvvisata e con scarsa chiarezza.

Mettiamo per il momento da parte gli umori e le conseguenti decisioni di assessori e di consiglieri quando si vedranno sottoporre per l'approvazione un documento che, stando ai si dice, non rispetterà i parametri del "patto di stabilità" e mancherà del parere favorevole del funzionario dirigente del settore, dr.ssa Vincenza Guttuso, e di quello dei revisori.

E' inutile a questo punto fare previsione e già da domani avremo un quadro più chiaro.

Più utile è invece ripercorrere i passaggi ufficiali che amministrazione ha posto in essere per arrivare alla attuale situazione che è insieme di stallo e di confusione.

Le voci sulle difficoltà della situazione finanziaria del comune si rincorrevano già durante la campagna elettorale, ma nessuno ci badava più di tanto; nella ricerca spasmodica dei voti a nessuno dei candidati conveniva approfondire una situazione che avrebbe richiesto, così come è evvenuto e avverrà, misure draconiane.

Sin dal giorno successivo all'elezioni i tam tam delle voci divennero dichiarazioni ufficiali che parlavano di una situazione vicina alla bancarotta, e la prima idea estemporanea fu quella, "per mettersi - come si suol dire - il ferro alla porta", di far pubblicare on line sul sito del comune, la situazione giornaliera di cassa.

Già da questo primo provvedimento si capì che con i bilanci i componenti della giunta di Lo Meo o non avevano molta familiarità, o pensavano che con la demagogia si risolvono i problemi, arrivando a contrabbandare per situazione debitoria l'esposizione sulle anticipazioni che il comune riceve mensilmente dal tesoriere (la Montepaschi).

Magari, dicemmo noi per primi, i nostri debiti fossero solo quei due-tre milioni di euro di anticipazioni.

L'amministrazione corresse subito il tiro, dicendo che era un modo per far capire che non c'era da stare allegri.

Subito dopo cominciarono a girare le voci sui così detti "debiti fuori bilancio": chi diceva dieci milioni, chi venti, chi trenta, e sino all'altro ieri un autorevole dirigente dell'U.D.C. giurava e spergiurava che sarebbero quaranta i milioni di euro di debiti fuori bilancio.

Cifre fuori da ogni controllo. Perché non è stata fatta sinora chiarezza su questo punto?

E poi i debiti fuori bilancio prima di essere contabilizzati debbono essere "riconosciuti" come tali da una delibera di consiglio, e sinora queste delibere non esistono.

Si parlava delle anticipazioni che il comune aveva ricevuto dalla regione per tappare i buchi del Coinres come di debiti saltati fuori "all'improvviso", quando invece questi debiti debbono essere necessariamente contabilizzati negli ultimi bilanci che il Coinres ha approvato, e che in quota parte ricadevano già sui comuni.

Insomma tutto un ambaradan funzionale a far aumentare la TARSU del 100%, e le tariffe degli asili nido.

Poi si va all'approvazione dei consuntivi 2010: l'amministrazione li approva, il consiglio pure quasi all'unanimità, e viene in quella occasione verificato il rispetto dei parametri del patto di stabilità, tant'è che partire dal 2012 si profilava la possibilità di restituire, a partire dal 1 gennaio 2012, al loro ruolo di dirigenti l'ing. Vincenzo Aiello, responsabile dell'Ufficio di Piano, e il comandante della Polizia Municipale Maurizio Parisi, proprio perché il comune non sarebbe stato più "ente strutturalmente deficitario"

Nelle ultime settimane però la situazione precipita: il sindaco comincia a fare improvvide dichiarazioni che c'è il rischio licenziamento per circa duecento dipendenti comunali, si diffondono voci circa un possibile rischio di dissesto finanziario che il sindaco si affretta a smentire, sino alle notizia di questi giorni sull'ultimatum del commissario perché entro lunedì 14 novembre sindaco e giunta approvi il bilancio preventivo 2011.

"CI STIAMO LAVORANDO: ENTRO LA PROSSIMA SETTIMANA PORTEREMO IL BILANCIO IN GIUNTA"

Per inciso da settembre ad oggi le dichiarazioni ufficiali del sindaco Lo Meo e dell'assessore al bilancio Fara Pipia sono state tutte dello stesso tenore:"Ci stiamo lavorando, entro la prossima settimana porteremo il bilancio in giunta".
Dopo due mesi si è capito che questo ritornello era un modo per tenere buono il consiglio e per tranquillizzare l'opinione pubblica.
Adesso non si può più rinviare.
Domani sapremo se il bilancio rispetta i parametri del patto di stabilità e se non li rispetta vogliamo anche capire il perché.

Troppo facile parlare delle entrate straordinarie ( la famosa sentenza Aiello) che avevano consentito di "resettare" i bilanci precedenti e altrettanto facile dare la colpa a chi c'era prima.

Da un anno all'altro non ci pare che siano accadute cose tali da creare "buchi" o voragini" nei conti , come qualcuno li ha definiti

Qua siamo in presenza di prospettive tragiche, come il taglio di spese per servizi essenziali per i cittadini, e tra queste le uniche risorse che esistevano per la comunicazione, che si stanno già riverberando anche sui livelli occupazionali, mentre si profilano aumento di ICI, e IRPEF comunali e oltre a varie ed eventuali.
Cosa è accaduto in realtà?
Nuove norme restrittive sui parametri del patto di stabilità che ne rendono difficile il raggiungimento? Crollo verticale di risorse in entrata che hanno fatto saltare le previsioni ? E cos'altro?
E poi questi debiti fuori bilancio, ci sono, non ci sono, di chi sono, e soprattutto a quanto ammonterebbero nel momento in cui venissero riconosciuti?

Un cenno infine alle condizioni politiche che la maggioranza ha creato in consiglio e fuori.

Una amministrazione che aveva dei numeri risicati avrebbe dovuto lavorare su diversi fronti per ricercare un ponte di dialogo e di collaborazione con le opposizioni proprio per far intendere che dalle difficoltà se ne usciva in maniera unita e solidale.

Abbiamo visto in consiglio minuscoli Richelieu della politica nostrana attaccare a testa bassa ed in maniera volgare e offensiva le forze politiche che avevano partecipato alla precedente esperienza amministrativa, e lo stesso Lo Meo che pure si sta dannando l'anima per rimettere la barca in linea di navigazione ( vicenda Coinres innanzitutto) non ha dimostrato pari impegno e capacità a sviluppare una iniziativa politica che avrebbe dovuto portare ad un allargamento della sua maggioranza in consiglio.

Sino alla a seduta consiliare di venerdì scorso, quando anziché accettare un sia pur difficile confronto si è preferito darsi alla fuga piuttosto che ragionare con l'opposizione.
Risultato: i rapporti tra i gruppi consiliari, (non ultima la vicenda dell'avv. Tania Naro), si sono avvelenati e adesso sarà più difficile chiedere alle forze in consiglio una collaborazione che consenta di uscire da un palude dove rischia di impantanarsi dopo pochi mesi l'esperienza del sindaco Lo Meo.

Sarebbe ora che domani in consiglio e in giunta si parlasse il linguaggio della verità e della chiarezza , dicendo chiaramente come stanno le cose, dove sono le reponsabilità i problemi  e le difficoltà e cosa serve per superarli, e di conseguenza assumendosi ognuno per la propria parte, sindaco assessori e consiglieri, le responsabilità che ci sono da assumersi-.

Continuare a menare il can per l'aia non serve nè all'amministrazione Lo Meo nè ai cittadini di Bagheria

Angelo  Gargano

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