Pino Fricano (PxB):le dimissioni di Fara Pipia hanno fatto chiarezza

Pino Fricano (PxB):le dimissioni di Fara Pipia hanno fatto chiarezza

Politica
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Dopo le dimissioni di Fara Pipia, espressione in giunta di Progetto x Bagheria, abbiamo chiesto a Pino Fricano già sindaco, fondatore e coordinatore del Movimento una sua opinione sugli sviluppi della situazione politica

Come mai, a 6 mesi dal voto, non si era ancora approvato il bilancio di previsione? eppure eravate stati voi a chiedere questo assessorato.

Come ha chiarito l'assessore Pipia , nella sua relazione al Consiglio, era stata ereditata una situazione molto pesante, circa 10 milioni di disavanzo sono stati coperti lo scorso anno con entrate straordinarie (quali il ricavato della costituzione a parte civile nel processo Aiello), fondi che ordinariamente si accantonano a garanzia dei debiti fuori bilancio e che invece sono stati utilizzati per mascherare una situazione oggettiva di dissesto, dovuta in particolare alle spese per il COINRES, che si trascina almeno dal 2008.

Sull'attuale bilancio oltre ai dati drammatici della spesa COINRES, che è stata accuratamente nascosta fino alla fine dello scorso anno, pesa lo stallo urbanistico che ha radici lontane (la revisione del PRG avrebbe dovuto essere definita entro il 2007!) e la riduzione dei trasferimenti statali e regionali, che si profila ancora più drammatica per il futuro.

Quindi secondo te il piano di rientro elaborato dalla giunta è inutile?

Credo sia stato fatto uno sforzo onesto e generoso, ma non si può pensare di risanare le finanze solo con le dismissioni e con l'aumento delle tariffe, rischiamo di fare svendite di fine attività e mettere le famiglie nelle condizioni di non potere pagare le imposte, solo per tamponare temporaneamente il problema.
Con l'attuale andazzo passeranno comunque almeno 2-3 anni prima che il piano possa dare i suoi frutti, se vogliamo avere effetti immediati è inevitabile, mettere in pratica quanto avevamo definito nel programma alla cui stesura avevamo dato un contributo fondamentale, a partire dal COINRES dove a fronte di una sentenza esecutiva, scelte dolorose ormai non sono più rinviabili.

Voi avete comunque condiviso la responsabilità con un assessorato importante, la colpa non è anche vostra?

Credo che l'assessore abbia operato bene, riuscendo a fare un miracolo, chiudere un bilancio in una situazione difficilissima, lavorando spesso in solitudine, qualche volta delegittimata dallo stesso sindaco e dall'ostracismo di chi non ha gradito i nostri richiami ad una maggiore discontinuità col passato.
All'assessore Pipia va anche il merito di aver fatto chiarezza, e di aver contribuito, in modo determinante, alla comprensione della reale situazione finanziaria in cui si trova il nostro Comune.

E' chiaro che le strategie e le soluzioni vanno condivise, ma, purtroppo, come ho già detto, c'è stata una scarsa capacità di ascolto in questo frangente da parte del Sindaco, ed è questo uno dei motivi fondamentali del logoramento del rapporto.

La nostra volontà originaria era spenderci nella pianificazione e programmazione territoriale prevedendo un nostro supporto tecnico ad un assessore vicino alle nostre idee di sviluppo programmatico e strutturato, ritenevamo che quello era il contesto in cui avremmo potuto dare il contributo maggiore.

Il sindaco ha deciso di affidarci l'assessorato più rognoso che nessuno nella maggioranza era disposto ad assumere perché, come abbiamo visto, comporta pesanti responsabilità e "anti-popolarità" che la politica attuale rifiuta, forse si sta preparando per un disimpegno da una componente, che è stata determinante per la sua candidatura e per la sua elezione, ma che non ha rappresentanti in consiglio, per reclutare consensi tra le forze della precedente amministrazione.

Non chiedevate troppo, visto il risultato elettorale non entusiasmante  ottenuto?

Quanto sta succedendo, non solo qui, è la conseguenza della frammentazione del voto, della morte della politica intesa come selezione della classe dirigente sulla base di valori, ideali, programmi; il voto dato all'amico, al parente a chi ti da una mano a risolvere un problema particolare, piuttosto che a chi ha la capacità di risolvere i problemi generali, porta al cortocircuito tra consenso e capacità di governo, la politica, in momenti di crisi e di dissesti finanziari, non è in grado o non vuole assumersi importanti responsabilità con scelte anche impopolari.

A livello nazionale e regionale si sta provando a risolvere questa contraddizione con governi di tecnici di provata esperienza, forse anche a livello locale qualcosa di simile è opportuna.

Viviamo in una fase molto delicata della nostra democrazia, la gravità della crisi economica e finanziaria richiede umiltà e senso di responsabilità; ai rappresentanti dei cittadini, se vogliono provare ad essere classe dirigente, è richiesto un supplemento di consapevolezza sui propri limiti, sulla necessità di fare un passo indietro e favorire il ruolo di quanti hanno dimostrato di possedere capacità di guidarci fuori dallo stallo.

Mettere in secondo piano interessi personali e avidità di potere deve essere il primo fondamentale passo per una restaurazione etica e morale della politica.

Questo sarà possibile se avvieremo un ripensamento serio sulle regole e sugli organismi con cui si esercita la sovranità popolare, a tutti i livelli vanno ridotte le rappresentanze, ridimensionati i compensi, favorita una effettiva rappresentatività dei bisogni diffusi del territorio ricorrendo a collegi uninominali, col doppio turno di votazione.

Le dichiarazioni finora rese fanno pensare ad un vostro disimpegno: passate all'opposizione?

In questo momento, prima di tutto per senso di responsabilità, soprattutto perché c'è poco contro cui opporsi, occorre comprendere che le responsabilità sono diffuse e segnano un passaggio d'epoca.

Credo comunque che il rapporto tra sindaco e assessore si sia irrimediabilmente  logorato, è la seconda donna che "salta", e non è un buon segno, si tratta degli assessori di prima designazione, quelli che hanno dato un contributo importante all'immagine e quindi all'elezione del sindaco, si prefigura un scenario contraddittorio rispetto al mandato elettorale, che rattrista molto.

Noi fin'ora abbiamo lavorato con lealtà e responsabilità, aldilà delle scelte che l'assessore ha fatto; se il sindaco saprà andare oltre l'assillo dei numeri in consiglio e mostrerà segni di reale voglia di collaborazione, riteniamo doveroso provare a continuare a fare la nostra parte,.

Se non ci saranno le condizioni torneremo ad essere coscienza critica di una comunità, capace di indicare i problemi ma anche le possibili soluzioni, lavorare per una crescita della consapevolezza e della responsabilità collettiva, che è la condizione indispensabile per riprendere il nostro cammino di sviluppo.

Quanto detto vale per un "progetto per Bagheria" o per l'intero MPA?

Lombardo guarda alle prossime regionali (maggio 2013) con la legittima aspirazione a completare l'opera di rinnovamento iniziata in Sicilia con la sua elezione, noi faremo di tutto per dargli una mano,

"PxB" è una componente, un circolo, geloso della sua identità, fortemente programmatica ed etica, consideriamo discriminante la cultura della regole e la scelta della classe dirigente in base al merito.

MPA a Bagheria ha più attori, ultimo Sciortino da poco entrato a farne parte, le responsabilità per l'eredità pesante che ha lasciato, oltre che sue sono di chi gli stava accanto .

Nell'interesse della nostra comunità, in un momento difficile del suo cammino proveremo comunque, con umiltà , a superare la contrapposizione elettorale, a fare sintesi, a recuperare lo spirito originario che ci ha visto lavorare fianco a fianco per 5 anni, speriamo di trovare dall'altra parte altrettanta disponibilità al confronto e assenza di logiche di ribaltoni che, come la storia locale ci ha dimostrato, durano il tempo di un mandato e, in questo contesto, forse anche meno.

Dicembre 2011

 

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